Morte Digitale e AGI: Quando l'AI Gioca con l'Eternità
Riassunto
L'AI del 2025 sta giocando con due delle esperienze più profonde dell'umanità: la morte e l'intelligenza. Mentre i deathbot trasformano il lutto in un business miliardario che impedisce di elaborare la perdita, GPT-5 consuma energia come una piccola città per avvicinarsi all'AGI. In entrambi i casi, le Big Tech nascondono i veri costi - emotivi ed ambientali - dietro promesse di progresso tecnologico.
I Deathbot Stanno Trasformando il Lutto in Business
Ecco la verità che nessuno vuole dirvi: l'AI della resurrezione digitale non è innovazione, è sfruttamento del dolore. Mentre Rod Stewart fa cantare un Ozzy Osbourne morto ai suoi concerti e i genitori di vittime di sparatorie creano avatar dei loro figli, stiamo assistendo alla commercializzazione più cinica del lutto umano.
Il mercato cinese vale già 1,2 miliardi di sterline e dovrebbe quadruplicare entro quest'anno. Costo per riportare "in vita" una persona? 50.000 yuan. Ma dietro questi numeri c'è una realtà inquietante: stiamo creando dipendenze digitali che impediscono alle persone di elaborare il lutto naturalmente.
I "griefbot" promettono conforto ma consegnano illusioni. Come dice la cyberpsicologista Elaine Kasket, questi servizi stanno "patologizzando il dolore" - trasformando un'esperienza umana normale in un problema tecnologico da risolvere. Il risultato? Persone che non riescono più ad accettare la morte, intrappolate in conversazioni con macchine che fingono di essere i loro cari.
Ma il vero problema è il consenso: i morti non possono dire no. Le loro voci, i loro volti, le loro personalità vengono digitalizzate senza il loro permesso, spesso omettendo i difetti per creare versioni "sanitizzate" che non sono mai esistite.
GPT-5 Consuma 20 Volte Più Energia (Ma OpenAI Non Ve Lo Dice)
OpenAI ha appena rilasciato GPT-5 e sta nascondendo un segreto costoso: il nuovo modello consuma fino a 20 volte più energia del suo predecessore. Una singola risposta può richiedere 40 watt-ora di elettricità - abbastanza per alimentare una lampadina per 40 minuti.
Dimentichiamo l'hype sulle capacità rivoluzionarie e parliamo di numeri concreti. Con 2,5 miliardi di richieste giornaliere su ChatGPT, GPT-5 potrebbe consumare l'elettricità di 1,5 milioni di case americane al giorno. Ma Sam Altman e OpenAI si rifiutano di pubblicare dati ufficiali sul consumo energetico dal 2020.
La corsa verso l'AGI ha un prezzo ambientale nascosto. I ricercatori dell'Università del Rhode Island hanno dovuto fare reverse engineering per calcolare questi consumi, mentre le aziende AI continuano a bruciare centinaia di miliardi in infrastrutture. La logica è semplice: modelli più grandi = più potenza = più soldi.
Quello che non vi stanno dicendo è che questa "modalità di ragionamento" tanto pubblicizzata consuma 5-10 volte più energia per la stessa risposta. Stiamo letteralmente bruciando il pianeta per chatbot più intelligenti, mentre le Big Tech si nascondono dietro il silenzio sui dati ambientali.
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L'AI cinese sta vincendo la corsa globale mentre l'Occidente si concentra sui consumi energetici. DeepSeek R1 ha dimostrato capacità di ragionamento comparabili a OpenAI, con sei modelli cinesi nella top 20 mondiale. Saudi Aramco usa già DeepSeek nei suoi datacenter principali, dimostrando che l'adozione globale - non solo le capacità tecniche - determinerà chi vince questa corsa. La definizione di AGI resta un "moving target" secondo gli esperti VC, ma gli investimenti da 400 miliardi di dollari annui delle Big Tech americane dimostrano che la posta in gioco è reale. Il paradosso dell'innovazione AI: più potenti diventano i modelli, più energia consumano, creando un circolo vizioso tra progresso tecnologico e impatto ambientale che nessuno vuole affrontare pubblicamente.
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