Inter
9 settembre 2025

Derby d'Italia in arrivo: Chivu prepara l'Inter, Tudor ritrova i pezzi

Riassunto

Derby d'Italia in arrivo: Tudor ritrova i pezzi ma perde Conceicao per infortunio, Chivu aspetta Lautaro dall'Ecuador e riflette su Calhanoglu. Italia folle batte 5-4 Israele: Gattuso verso il Mondiale con una vittoria al cardiopalma. Pio Esposito vive una settimana da sogno tra esordio Inter e debutto azzurro, Marotta predica cautela per il giovane talento.

Derby d'Italia: Tudor ritrova i pezzi, Chivu aspetta Lautaro

Importanza: 9/10

Il Derby d'Italia si avvicina e le due squadre si preparano con strategie diverse. Da una parte Tudor che riaccoglie alla Continassa i suoi nazionali con qualche preoccupazione per Conceicao (infortunato col Portogallo), dall'altra Chivu che deve fare i conti con i rientri scaglionati e soprattutto con l'arrivo last-minute di Lautaro Martinez.

La Juventus può sorridere per il ritorno di Koopmeiners, Openda e Yildiz, tutti elementi che Tudor considera fondamentali per il suo scacchiere tattico. L'olandese in particolare cerca il riscatto dopo una prima stagione deludente: "Sarà utile in situazioni dove ci sarà da sgomitare", e il Derby d'Italia rappresenta l'occasione perfetta per dimostrare il suo valore. Il tecnico croato ha già le idee chiare sui duelli chiave: da Dumfries-Joao Mario sulle fasce al confronto centrale tra Acerbi e David, dove le caratteristiche del canadese potrebbero mettere in difficoltà il difensore azzurro.

Per l'Inter la situazione è più complicata. Lautaro tornerà solo giovedì dall'Ecuador dopo aver giocato titolare contro la Seleccion (come confermato da Scaloni), lasciando a Chivu appena 48 ore per prepararlo al meglio. Una situazione che fa arrabbiare il tecnico romeno, costretto a gestire l'ennesimo tour de force sudamericano del suo capitano. I precedenti però sorridono: l'argentino ha spesso brillato nei big match post-nazionale, come dimostrato nel Derby d'Italia dello scorso novembre quando segnò dopo la pausa.

Il punto è questo: sabato alle 18 allo Stadium si affronteranno due squadre in momenti diversi della loro costruzione. La Juventus di Tudor cerca conferme dopo le prime due vittorie senza gol subiti, l'Inter di Chivu vuole riscattare il ko con l'Udinese e dimostrare che la sconfitta è stata solo un incidente di percorso. Credetemi, sarà un Derby che può già dire molto sulle ambizioni stagionali di entrambe.

Italia folle: 5-4 a Israele, Gattuso verso il Mondiale

Importanza: 8/10

Che partita pazza a Debrecen! L'Italia di Gattuso batte 5-4 Israele in una gara che ha fatto venire i capelli bianchi a tutti gli azzurri. Una vittoria che vale oro per la corsa al Mondiale 2026, anche se il modo in cui è arrivata lascia qualche interrogativo sulla tenuta difensiva della squadra.

La serata ungherese ha regalato emozioni a non finire: doppietta di Kean, gol di Politano, Raspadori e il decisivo Tonali al 91'. Nel mezzo, autogol di Bastoni che ha riaperto una partita che sembrava chiusa, dimostrando come questa Nazionale abbia ancora qualche problema di concentrazione nei momenti cruciali. "Siamo dei pazzi, abbiamo preso gol assurdi", ha commentato Gattuso a fine partita, ma senza nascondere la soddisfazione per il carattere mostrato dai suoi.

Ora gli azzurri sono secondi nel girone a quota 9 punti, gli stessi di Israele ma con una differenza reti migliore (+5 contro +4). La Norvegia comanda a 12 punti e rappresenta l'ostacolo principale verso la qualificazione diretta. Il calendario sorride: Estonia in trasferta, Israele in casa, Moldavia fuori e il big match finale contro la Norvegia a San Siro il 16 novembre.

Capitolo interisti: Bastoni sfortunato nell'autogol ma solido per il resto della gara, Dimarco prezioso nonostante qualche difficoltà iniziale, Barella decisivo nell'azione dell'1-1 anche se non perfetto, Frattesi sufficiente nel suo spezzone. Tutti elementi che Chivu ritroverà mercoledì alla Pinetina, con la testa già al Derby d'Italia.

Il punto è questo: l'Italia di Gattuso ha il cuore ma deve ancora trovare l'equilibrio. La strada per il Mondiale è ancora lunga, ma questa vittoria dimostra che quando serve, questa squadra sa tirare fuori l'orgoglio. Ora serve continuità e meno follie difensive.

Calhanoglu nel mirino di Chivu: il posto non è più sicuro

Importanza: 8/10

Nessuno ha il posto assicurato, ha detto chiaramente Cristian Chivu. E questa regola vale anche per Hakan Calhanoglu, che dopo l'estate più difficile della sua carriera nerazzurra si ritrova a dover riconquistare la fiducia del nuovo allenatore.

Il turco è reduce da prestazioni sottotono sia con l'Inter (appena 39 palloni toccati contro l'Udinese) che con la nazionale (travolto 0-6 dalla Spagna). La condizione fisica non è ottimale - l'ultima partita vera risaliva alla finale di Champions del 31 maggio - e i capricci muscolari dell'estate hanno lasciato il segno. Ora Chivu si interroga: serve ancora il "vero" Calhanoglu o è il momento di cambiare?

Le alternative non mancano: Sucic ha dimostrato qualità cristalline nel 5-0 al Torino, Diouf è in crescita costante e ha segnato nel test col Padova, mentre il trio Sucic-Barella-Mkhitaryan potrebbe garantire più equilibrio e dinamismo. "Se Chivu scegliesse di cambiare pelle in corsa, potrebbe preferirgli la fisicità e il dinamismo di Diouf", scrive la Gazzetta.

Il calendario offre a Calhanoglu due occasioni d'oro per zittire i dubbi: Juventus e Ajax, tra campionato e Champions. Due partite che trasmettono emozione anche al più algido dei calciatori, e dove il turco potrebbe ritrovare quella verticalità che lo ha reso imprescindibile negli anni scorsi. Allo Stadium peraltro ha firmato l'ultima vittoria dell'Inter tre anni fa, con un rigore ripetuto dopo la parata di Szczesny.

Credetemi, la situazione è delicata: Calhanoglu resta centrale nei piani di Chivu, ma deve dimostrare sul campo di essere ancora coinvolto nel progetto Inter. Le foto di rappresentanza per spegnere le polemiche estive non bastano più, servono prestazioni da leader. Il Derby d'Italia può essere il momento della svolta.

Pio Esposito, settimana da sogno: dall'Inter all'Italia

Importanza: 7/10

Una settimana da film per Francesco Pio Esposito. Prima l'esordio in Serie A con l'Inter contro l'Udinese, poi il debutto in Nazionale nel 5-0 all'Estonia: il più piccolo dei fratelli Esposito sta vivendo il momento più bello della sua giovane carriera.

"Sogna, ragazzo. Sogna", gli ha sussurrato Gattuso dopo avergli dato una pacca sulla spalla a Bergamo. E Pio può davvero sognare in grande: a 19 anni ha già assaggiato San Siro da protagonista e l'Atleti Azzurri d'Italia con l'inno di Mameli cantato a squarciagola. Il destino a volte sorride: cresciuto in un campetto sgangherato di Castellammare, ha debuttato in azzurro proprio nella città rivale per antonomasia.

Marotta però predica cautela: "È sicuramente un grande talento, ma per diventare un campione deve crescere ancora". Il presidente nerazzurro ha indicato la strada: "I meriti sono quasi tutti suoi, abbinati al lavoro della famiglia e al percorso fatto all'Inter". Servono umiltà, perseveranza e passione, qualità che Pio sembra possedere ma che deve ancora consolidare.

L'utilità tattica è già evidente: supera il metro e novanta, tiene botta, difende il pallone e sa fare la sponda per i compagni. Chivu lo considera un jolly prezioso, capace di fare la punta nel 3-4-2-1, la boa in tandem con Lautaro o Thuram, o tenere il reparto da solo. Quando c'è lui in campo, Dimarco e Dumfries intensificano i cross dalle fasce.

Attenzione però ai rischi: Ventura ha lanciato l'allarme guardando al caso Camarda, "astro nascente ora a Lecce per trovare spazio". Il sistema deve mettere i giovani in condizione di giocare con continuità, altrimenti si rischia di bruciarli. Per Pio la strada è ancora lunga, ma le basi ci sono tutte.

Conceicao si ferma: allarme Juventus per il Derby

Importanza: 7/10

Brutte notizie per Tudor a cinque giorni dal Derby d'Italia. Francisco Conceicao ha dovuto lasciare il ritiro del Portogallo per un fastidio muscolare, mettendo a rischio la sua presenza nella super sfida contro l'Inter di sabato.

Il comunicato della Federazione portoghese non lascia spazio a interpretazioni: "Il giocatore ha manifestato problemi muscolari ed è stato considerato indisponibile". Il portoghese era già uscito malconcio dalla trasferta di Genoa e aveva lavorato a parte nei primi allenamenti con la nazionale, segno che il problema si trascinava da giorni.

L'assenza di Conceicao sarebbe un colpo durissimo per i piani tattici di Tudor. L'ex Porto è stato titolare in entrambe le prime giornate di Serie A e rappresenta una delle armi più pericolose della Juventus sulle fasce. Non dimentichiamo che fu proprio lui a decidere l'ultimo Juventus-Inter con il gol dell'1-0 su assist di Kolo Muani, dimostrando di saper incidere nei momenti che contano.

Le alternative ci sono ma non convincono del tutto: Zhegrova è fermo da dicembre e sta lavorando per ritrovare la condizione, McKennie potrebbe essere dirottato sulla trequarti, oppure Tudor potrebbe virare sul 3-4-2-1 con Yildiz alle spalle di David e uno tra Vlahovic e Openda. Tutte soluzioni che però cambiano gli equilibri tattici studiati per fermare l'Inter.

Ora la corsa contro il tempo: Conceicao tornerà a Torino per gli esami strumentali e solo allora si capirà se potrà recuperare per sabato. Tudor incrocia le dita, perché perdere uno dei suoi uomini più in forma proprio alla vigilia del Derby sarebbe davvero una beffa del destino.

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Capitolo nazionali: Akanji e Sucic protagonisti con Svizzera e Croazia, entrambi a segno nelle vittorie delle rispettive selezioni. Zielinski contento del nuovo CT Urban: "Porta serenità e ottimismo alla squadra". Mercato che bolle: Onana lascia lo United per il Trabzonspor, mentre Bento si pente dell'Al-Nassr e l'entourage lo ripropone all'Inter. San Siro sempre caldo: Inter e Milan contestano i costi di ristrutturazione del Comune, sostenendo che rinnovare costa meno (428 milioni) che costruire ex novo (810 milioni). Veron sicuro dell'Inter: "Squadra rodata, vedo i nerazzurri favoriti sulla Juve", dice la Brujita che nel 2005 decise la Supercoppa proprio contro i bianconeri. Riconoscimenti: Marotta balza al 73° posto nella classifica Top Manager Reputation, guadagnando 11 posizioni in un mese.

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