Digest Nerazzurro: Calhanoglu resta, Leoni nel mirino e il mercato si scalda
Riassunto
Calhanoglu resta all'Inter dopo il ritiro del Galatasaray, Chivu lavora per ricucire i rapporti. PSG devastante al Mondiale per Club con 15-0 alle big europee. Inter insiste per Leoni con 30 milioni, Parma ne chiede 40. Frattesi operato con successo, rientro per l'esordio. Allarme diritti TV: DAZN minaccia tagli fino a 200 milioni, calcio italiano a rischio.
Calhanoglu resta: il Galatasaray si ritira, Chivu ricuce lo strappo
Il punto è questo: Hakan Calhanoglu non si muove da Milano. Il Galatasaray ha alzato bandiera bianca dopo l'incontro di ieri con la dirigenza nerazzurra, e ora la permanenza del turco sembra l'epilogo più probabile di questa telenovela estiva.
La trattativa non è mai decollata davvero. I turchi erano arrivati a Milano per Osimhen (affare da 75 milioni che ha prosciugato le casse) e hanno fatto un tentativo anche per Calha, ma l'Inter non fa sconti: 30 milioni o niente. Una cifra che il Galatasaray, dopo aver investito tutto sul nigeriano, non può permettersi. "Quasi più cortesia che mercato", come ha scritto Tuttosport.
Ma la vera notizia è un'altra: Chivu ha già iniziato a ricucire. Il faccia a faccia tra il tecnico e il giocatore negli Stati Uniti è stato "un segnale distensivo", utile a ricomporre la frattura emersa dopo le dichiarazioni post-Fluminense. Il rumeno è convinto di poter sistemare i rapporti interni, soprattutto con Lautaro Martinez (e le recenti schermaglie social tra Thuram e il capitano sembrano confermare un clima più disteso).
Credetemi, questa permanenza non è affatto il male minore. Calhanoglu resta centrale nel progetto nerazzurro e la società lo considera ancora un pilastro. Certo, se dovesse arrivare un'offerta da 30 milioni nelle prossime settimane lo scenario potrebbe cambiare, ma al momento sembra fantamercato. Capitolo Ederson: se Calha resta, il sogno brasiliano dell'Atalanta rimarrà tale almeno per quest'estate.
PSG devastante: 15-0 alle big europee, Inter travolta 5-0 in finale
Spazzano via tutto come un aspirapolvere. Le parole di Claude Makélélé descrivono perfettamente l'impresa leggendaria del Paris Saint-Germain in questo Mondiale per Club. Dopo il pokerissimo rifilato all'Inter nella finale di Champions del 31 maggio, i parigini di Luis Enrique hanno continuato a macinare avversari: 4-0 all'Atletico Madrid, 4-0 al Real Madrid e 2-0 al Bayern Monaco.
Un parziale di 15-0 contro le migliori squadre d'Europa che fa impressione. "Chi ti vede giocare non sa come verrai fermato", ha aggiunto l'ex centrocampista francese a DAZN. Una macchina perfetta che ha demolito anche i Blancos di Xavi Alonso, costretto ad ammettere: "Dopo i primi dieci minuti la situazione si è complicata. Il PSG ha un progetto che ha richiesto tempo per svilupparsi".
La risposta di Luis Enrique è stata da manuale: "Hai figli, vero? E i tuoi figli si stancano di giocare? No. Beh, nemmeno i nostri". Il tecnico spagnolo ha creato un gruppo che si diverte, e quando una squadra si diverte così diventa inarrestabile.
Per l'Inter, quel 5-0 in finale resta una ferita aperta. Ma vedere questo PSG demolire anche Real Madrid, Atletico e Bayern dovrebbe far riflettere: non erano solo i nerazzurri ad essere in giornata no, erano i francesi ad essere in stato di grazia totale. Una consolazione magra, certo, ma che ridimensiona almeno parzialmente la portata del tracollo di Monaco.
Leoni, l'Inter insiste: 30 milioni pronti ma il Parma fa muro
Priorità difensore centrale. L'Inter ha le idee chiare e Giovanni Leoni resta in cima alla lista dei desideri per rinforzare il reparto arretrato. I nerazzurri hanno stanziato 30 milioni per il gioiello classe 2006 del Parma, ma i ducali tengono alta l'asticella: ne vogliono 40.
Una richiesta che nasconde la scarsa voglia di cedere il ragazzo in questa sessione di mercato. Ma in casa nerazzurra sono convinti che le cose possano cambiare col passare del tempo e portano pazienza. Leoni è il preferito per diverse ragioni: qualità cristalline, età perfetta (19 anni), passaporto italiano e soprattutto il feeling speciale con Chivu, che l'ha allenato proprio a Parma.
Numericamente l'Inter non avrebbe bisogno di un altro centrale (ci sono De Vrij, Acerbi, Bisseck, Darmian e Pavard), ma l'età avanzata di alcuni elementi impone riflessioni. L'idea è quella di aggiungere un centrale anche senza cedere nessuno, per consegnare a Chivu una rosa completa già per il raduno del 26 luglio.
Esiste comunque un piano B: Koni De Winter del Genoa. Con i rossoblu se ne è parlato anche durante i dialoghi per Carboni, e qui basterebbero 25-30 milioni per chiudere. L'Inter gioca su almeno due tavoli, ma Leoni rimane il sogno. E quando l'Inter sogna un giocatore, di solito alla fine lo prende.
Frattesi operato: intervento riuscito, rientro per l'esordio in campionato
Davide Frattesi trova il tempo di scherzare anche dal lettino dell'ospedale. "Ho chiesto di mettere a posto pure i piedi, ma non c'è stato niente da fare", ha scritto il centrocampista dell'Inter su Instagram dopo l'intervento chirurgico di Sports Hernia bilaterale presso l'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
L'operazione è perfettamente riuscita e ora inizia il programma di riabilitazione. I tempi di recupero sono di circa un mese, il che significa che Frattesi salterà il raduno del 26 luglio ma dovrebbe essere pronto per la prima giornata di campionato del 25 agosto contro il Torino.
Un'assenza che potrebbe rivelarsi provvidenziale per il futuro del centrocampista romano. Con Calhanoglu che resta e senza nuovi innesti a centrocampo, Frattesi avrà più spazio nella nuova Inter di Chivu. Il tecnico rumeno sembra puntare molto su di lui, tanto che secondo Sky Sport il giocatore è destinato alla permanenza nonostante le voci di mercato.
L'infortunio che lo aveva costretto al rientro anticipato dal Mondiale per Club si è rivelato più serio del previsto, ma ora Frattesi può guardare avanti. Dopo due stagioni con minutaggio limitato sotto Inzaghi, l'era Chivu potrebbe essere quella della consacrazione definitiva. Il sorriso dal lettino dell'ospedale è già un buon segno.
Allarme diritti TV: DAZN minaccia tagli, il calcio italiano trema
Il dolore dei soldi potrebbe essere fatale per il calcio italiano. Spifferi sempre più insistenti parlano di una possibile riduzione unilaterale dei pagamenti da parte di DAZN alla Serie A, con un taglio che potrebbe arrivare a 200 milioni sui 900 annui del contratto attuale.
Lo scenario ricorda quello francese, dove DAZN ha sospeso i pagamenti alla Ligue 1 accusandola di non contrastare la pirateria. Dopo schermaglie giudiziarie, il rapporto si è risolto e ora la lega francese prova a lanciare la sua piattaforma. Ma l'Italia non ha le stesse risorse per un'operazione del genere.
Gli effetti sarebbero devastanti: il taglio colpirebbe tutte le società in parti uguali, ma per le minori l'impatto sarebbe proporzionalmente più doloroso. Il calcio professionistico italiano viene da 5 miliardi di perdite nel quinquennio 2018-2023, e un'ulteriore compressione dei ricavi aggraverebbe uno scenario già tremendo.
La Serie B ha registrato 826 milioni di perdite, la Serie C quasi mezzo miliardo su 750 milioni di ricavi (spende due euro per ogni euro incassato). Sarebbe l'accelerazione traumatica di un declino già in corso, con effetti devastanti sulla formazione dei giovani talenti e sulla sopravvivenza di club storici.
Ora, prestate attenzione: mentre il calcio europeo cresce del 7,6%, quello italiano arranca all'1,6%. Se DAZN dovesse davvero tagliare, il gap diventerebbe incolmabile.
Da Leggere Più Tardi
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Mercato in fermento: Buchanan verso il Sassuolo per 7-8 milioni con diritto di recompra, mentre Stankovic è nel mirino del Bruges per 10 milioni. Sul fronte cessioni, Sebastiano Esposito piace al Cagliari che offre 7 milioni più percentuale. Movimenti in Serie A: Theo Hernandez ufficiale all'Al Hilal per 25 milioni, Dzeko torna alla Fiorentina fino al 2026, Immobile ufficiale al Bologna. Campagna abbonamenti: Inter lancia la nuova stagione con rincari medi del 10% e novità per i tifosi. Il calcio che conta si muove, l'Inter osserva e pianifica.
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