Inter
13 ottobre 2025

Digest Nerazzurro: Esposito brilla in azzurro, Chivu rivoluziona l'Inter

Riassunto

Esposito segna il primo gol in Nazionale dedicandolo alla famiglia, Gattuso e Spalletti lo paragonano a Vieri. Chivu rivoluziona l'Inter con 5 regole: formazioni segrete, intensità massima e rotazioni continue. Lautaro torna dall'Argentina giovedì, solo 2 allenamenti prima di Roma con Thuram out. Calhanoglu chiude le voci di mercato: 'Mai pensato di lasciare l'Inter'. Zielinski con le valigie: difficoltà di ambientamento potrebbero portare all'addio a gennaio.

Esposito fa sognare l'Italia: primo gol azzurro e paragoni con Vieri

Importanza: 9/10

Francesco Pio Esposito ha scritto una pagina di storia personale nella notte di Tallinn, siglando il suo primo gol con la maglia della Nazionale italiana nel 3-1 contro l'Estonia. Il giovane attaccante dell'Inter, entrato al 15' per sostituire l'infortunato Kean, ha chiuso i conti con un tiro al volo di controbalzo che ha fatto impazzire Gattuso: "Si merita tutto, va su ogni pallone come se fosse il pallone della vita".

Il punto è questo: Pio non è un talento qualunque. La sua rete, arrivata su assist di Spinazzola dopo un'azione corale, ha mostrato tutte le qualità che lo rendono speciale. Smarcamento perfetto, tecnica sopraffina e quella freddezza che solo i predestinati possiedono. Non a caso Spalletti lo paragona a Bobo Vieri: "Ti dà la convinzione che avremo un padrone dell'area di rigore. Qualsiasi cosa gli tiravi addosso te la restituiva pulita".

Credetemi, questo ragazzo ha qualcosa di diverso. Andrea Carnevale dell'Udinese lo conferma: "Era uno dei nostri pallini, l'Inter ha un giocatore che diventerà un grandissimo". E pensare che in estate poteva partire in prestito, ma Chivu ha voluto tenerlo a tutti i costi. Una scelta che si sta rivelando vincente, considerando anche il gol al Mondiale per Club contro il River e quello in Serie A a Cagliari.

L'emozione del ragazzo è palpabile: "Faccio fatica a capire cosa è successo, ho mille pensieri per la testa ma questo deve essere un punto di partenza". La maturità di Pio colpisce tutti: equilibrato, umile, consapevole che la strada è ancora lunga. Ma con questi presupposti, il futuro dell'attacco azzurro sembra in ottime mani.

Chivu, il 'dittatore democratico': cinque regole per la nuova Inter

Importanza: 8/10

La rivoluzione silenziosa di Cristian Chivu sta prendendo forma ad Appiano Gentile. Il tecnico romeno ha introdotto cinque comandamenti che stanno cambiando il volto dell'Inter, partendo da un principio fondamentale: nessuno sa se e quanto giocherà fino a tre ore prima del match.

Capitolo formazioni: addio alle certezze inzaghiane. Se prima era facile ipotizzare l'undici titolare, ora nemmeno i giocatori conoscono la formazione fino all'ultimo. Una strategia per tenere tutti sulla corda e dimostrare che il posto da titolare va conquistato ogni giorno. Le sostituzioni seguono la stessa filosofia: niente più cambi prestabiliti o dettati dalle ammonizioni, ma scelte dettate dai momenti della partita.

Ora, prestate attenzione al tema allenamenti: la parola chiave è diventata 'intensità'. Quella che Chivu pretende da tutti, quella su cui non transige. È la versione del sergente-Cristian, l'etimologia del "dittatore democratico" come si autodefinisce. Mkhitaryan lo conferma: "Vedo un allenatore che vuole crescere e ha un grande futuro".

La gestione dei nuovi acquisti rivela un altro aspetto della filosofia Chivu: proteggere i giovani dai fischi di San Siro facendoli esordire lontano dal Meazza. Una questione di fiducia e impatto psicologico che dimostra l'attenzione ai dettagli del tecnico.

Il risultato? Una squadra che corre, vola, domina e ha archiviato quei cali di concentrazione che nella scorsa stagione rischiavano di compromettere risultati già acquisiti. La cura Chivu sta funzionando, anche se qualche muso lungo (vedi Dumfries contro la Cremonese) è il prezzo da pagare per questa nuova mentalità vincente.

Lautaro, la corsa contro il tempo: dall'Argentina a Roma in 48 ore

Importanza: 7/10

Il capitano dell'Inter è chiamato agli straordinari. Lautaro Martinez tornerà a Milano solo giovedì pomeriggio dopo l'amichevole Argentina-Porto Rico di martedì notte, con appena due allenamenti nelle gambe prima della trasferta dell'Olimpico contro la Roma.

Una situazione già vista: lo scorso 20 ottobre stesso copione, stesso risultato. Il Toro rientrò in fretta e furia dal Sudamerica e decise Roma-Inter con un gol pesantissimo. La storia potrebbe ripetersi, anche perché Chivu non vuole rinunciare al suo capitano. Il peso specifico di Lautaro è troppo importante, soprattutto considerando l'assenza quasi certa di Thuram.

Il francese punta il Napoli del 25 ottobre per il rientro dal problema al bicipite femorale. Contro Roma e Union Saint-Gilloise non ci sarà, lasciando tutto il peso dell'attacco sulle spalle dell'argentino. Una responsabilità che Lautaro ha sempre saputo gestire, forte di quella mentalità da leader che lo contraddistingue.

La gestione fisica sarà cruciale: 95 minuti contro il Venezuela hanno mostrato un Toro in grande spolvero (cinque conclusioni in porta, assist per Lo Celso), ma ora serve dosare le energie. Pochettino potrebbe fare un regalo all'Inter utilizzando meno il capitano nerazzurro contro Porto Rico, ma la voglia di Lautaro di essere protagonista anche in Nazionale è nota.

L'obiettivo personale aggiunge ulteriore motivazione: con 158 gol all'attivo, il Toro è a sole tre reti da Sandro Mazzola nella classifica all-time dell'Inter. Un traguardo storico che potrebbe arrivare proprio all'Olimpico, teatro già di gioie passate per il capitano nerazzurro.

Calhanoglu mette fine alle voci: 'All'Inter sono felice, darò il massimo'

Importanza: 7/10

Hakan Calhanoglu ha chiuso definitivamente il capitolo delle voci di mercato che avevano caratterizzato la sua estate. Il centrocampista turco, dopo la vittoria per 6-1 della sua Nazionale contro la Bulgaria, ha parlato chiaro: "Non è mai successo niente, sono sempre stato un giocatore dell'Inter e sono contento di continuare".

Le indiscrezioni su Galatasaray e Fenerbahce avevano tenuto banco per settimane, ma il regista nerazzurro non ha mai vacillato. "Faccio tutto per il club perché sono un giocatore dell'Inter e non è cambiato niente", ha ribadito con fermezza a SportMediaset, mettendo a tacere ogni speculazione.

La serata di Sofia è stata speciale per Calha: 100 presenze con la maglia della Turchia, un traguardo che lo riempie d'orgoglio. "Non è facile avere 100 presenze in Nazionale, sono fiero e orgoglioso di me stesso", ha dichiarato il capitano turco, ringraziando tutti gli allenatori che hanno creduto in lui.

Oltre alle dichiarazioni d'amore per l'Inter, Calhanoglu ha anche promosso un talento juventino: Kenan Yildiz, autore di una doppietta contro la Bulgaria. "Credo abbia le chance di vincere un pallone d'oro perché ha ottime caratteristiche e qualità", il giudizio del centrocampista nerazzurro sul giovane connazionale.

La posizione di Calhanoglu nel progetto Chivu resta centrale: al netto di squalifiche e problemi fisici, il turco è sempre stato titolare in questa stagione. Il mercato può aspettare, ora conta solo l'Inter e la voglia di vincere ancora insieme ai compagni nerazzurri.

Zielinski con le valigie: l'Inter valuta l'addio a gennaio

Importanza: 6/10

Il matrimonio tra Piotr Zielinski e l'Inter potrebbe finire prima del previsto. Il centrocampista polacco, arrivato in estate con grandi aspettative, sta vivendo un'esperienza complicata che potrebbe portarlo lontano da Milano già a gennaio.

I numeri parlano chiaro: appena 121 minuti giocati tra campionato e Champions League, penultimo per impiego tra i centrocampisti nerazzurri. Solo Andy Diouf, ancora in fase di inserimento, ha giocato meno dell'ex Napoli. Una situazione che stride con l'ingaggio da 4,5 milioni a stagione fino al 2028.

Le difficoltà di ambientamento nel calcio di Chivu sono evidenti. Se con Inzaghi faticava a trovare spazio, con il nuovo tecnico la musica non è cambiata. La concorrenza di Calhanoglu, Barella e Mkhitaryan si è rivelata più dura del previsto, relegando il polacco ai margini del progetto.

Il grosso ostacolo per una cessione resta proprio l'ingaggio elevato. Difficilmente Zielinski troverà club disposti a corrispondergli la stessa cifra, ma la voglia di giocare con continuità potrebbe convincerlo a rivedere le sue aspettative economiche. A gennaio, insieme al suo entourage, verrà fatto il punto della situazione.

L'eventuale partenza di Zielinski potrebbe aprire le porte all'arrivo di un nuovo mediano. L'Inter sta già valutando diversi profili per rinforzare il centrocampo, considerando anche le scadenze contrattuali di fine stagione. Una situazione in evoluzione che potrebbe riservare sorprese nel mercato invernale.

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Altre notizie dal mondo nerazzurro: Bastoni resta con la Nazionale nonostante la squalifica che lo escluderà da Italia-Israele, tornando domani a Milano per preparare Roma-Inter. Sul fronte mercato, Inter e Milan tengono d'occhio Gila della Lazio: il rinnovo è in alto mare e i nerazzurri avevano già fatto un tentativo respinto. Bisseck potrebbe partire a gennaio solo per offerte vicine ai 35 milioni. Dal Festival dello Sport arrivano i ricordi di Balotelli sull'Inter: "Moratti mi ha fatto un regalo, non è uno scherzo giocare in nerazzurro". Infine, Aleksandar Stankovic brilla con la Serbia nonostante la sconfitta contro l'Albania: l'Inter mantiene il controllo con clausole di riacquisto da 23 e 25 milioni.

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