Inter
12 ottobre 2025

Digest Nerazzurro - Esposito fa sognare, Thuram out ma l'Inter guarda avanti

Riassunto

Esposito segna il primo gol in Nazionale nel 3-1 all'Estonia dedicandolo alla famiglia. Thuram salta Roma per precauzione, obiettivo Napoli al 100%. TAR respinge sospensiva su San Siro: via libera al rogito. Chivu rivoluziona l'Inter con formazioni segrete e intensità massima. Rinnovi: Frattesi in bilico, Carlos Augusto verso l'aumento.

Esposito fa sognare l'Italia: primo gol azzurro e dedica alla famiglia

Importanza: 9/10

Francesco Pio Esposito ha scritto una pagina di storia personale nella vittoria dell'Italia per 3-1 contro l'Estonia. Il giovane attaccante dell'Inter, entrato al posto dell'infortunato Kean, ha trovato la sua prima rete in maglia azzurra con un destro preciso su assist di Spinazzola al 74'. Un gol che vale molto più di tre punti.

"Entrare così non è mai facile, ma sono davvero molto contento ed emozionato", ha dichiarato il classe 2005 ai microfoni di Rai Sport. Le parole tradiscono l'emozione di chi ha realizzato il sogno di ogni bambino italiano: segnare con la maglia della Nazionale. Ma Esposito, con la maturità che lo contraddistingue, mantiene i piedi per terra: "La gente parla tanto di me, c'è chi mi esalta e chi mi critica. Ma credo che questa sia diventata la mia forza: so cosa valgo e continuo a lavorare ogni giorno".

Il gol è arrivato in un momento particolare della partita (appena due minuti dopo Donnarumma avrebbe commesso l'errore che ha portato al gol estone), ma Esposito ha dimostrato freddezza e precisione. "Questo deve essere un punto di partenza", ha sottolineato il giovane bomber, che ora conta già quattro presenze con la Nazionale maggiore nonostante la giovanissima età.

La dedica finale non poteva che andare alla famiglia: "Questo gol è per la mia famiglia, che mi è sempre stata accanto e ha fatto tanti sacrifici per permettermi di arrivare fin qui". Parole che confermano la solidità umana di un ragazzo che sta bruciando le tappe senza perdere l'umiltà. Gattuso ha trovato in lui un jolly prezioso, e l'Inter può sorridere pensando al futuro.

Thuram, niente fretta: salta Roma e Champions, obiettivo Napoli

Importanza: 8/10

Marcus Thuram non ci sarà contro la Roma. La decisione è ormai presa: l'Inter preferisce non rischiare con il francese, ancora alle prese con il problema al bicipite femorale sinistro accusato contro lo Slavia Praga. Una scelta di prudenza che testimonia il cambio di mentalità in casa nerazzurra.

"Meglio rispettare i tempi dei muscoli francesi", scrive la Gazzetta dello Sport, spegnendo ogni allarmismo. Il decorso procede bene secondo i piani, ma i controlli continui degli ultimi giorni hanno convinto lo staff medico a non forzare i tempi. Il mirino si sposta così 200 chilometri più a sud: è il 25 ottobre a Napoli che Marcus vuole esserci davvero.

La trasferta dell'Olimpico rappresenterebbe un rischio inutile per un giocatore che ha già sofferto nella parte finale della scorsa stagione per problemi fisici trascinati troppo a lungo. "Non al 70% delle forze, ma a pieno regime e con la testa libera dalla paura di ricadute": questo l'obiettivo dichiarato del francese, che sa bene quanto sia importante arrivare integro al big match contro Conte.

Credetemi, la serenità che si respira ad Appiano è figlia di una consapevolezza nuova: "All'Inter è cambiato il mondo, ora c'è vita dietro la ThuLa". La presenza di Bonny e Pio Esposito permette di spegnere anche la minima tentazione di affrettare il recupero. Una rivoluzione silenziosa ma sostanziale: prima si rischiava sempre, ora si ragiona con la testa. E se dovesse saltare anche Bruxelles contro l'Union St Gilloise? Pazienza, l'importante è averlo al 100% quando conterà davvero.

San Siro, il TAR spiana la strada: respinta la sospensiva, rogito in vista

Importanza: 8/10

Il TAR della Lombardia ha respinto la richiesta di sospensiva urgente avanzata dall'Associazione Gruppo Verde San Siro e da oltre cento abitanti del quartiere. Una decisione che spiana la strada al rogito per la cessione di San Siro a Inter e Milan prima che scatti il vincolo della Soprintendenza.

I giudici amministrativi lombardi sono stati chiari: "Non è prospettabile un pregiudizio di estrema gravità ed urgenza tale da non consentire di attendere l'esame della domanda cautelare in sede collegiale". Una motivazione tecnica che nasconde una sostanza politica importante: il progetto del nuovo stadio può andare avanti senza intoppi legali, almeno per ora.

La data dell'udienza fissata per l'11 novembre non è casuale: è il giorno successivo a quello in cui scatterebbe il vincolo della Soprintendenza sul secondo anello del Meazza. Se lo stadio fosse ancora di proprietà pubblica, non potrebbe essere più demolito. I tempi sono strettissimi, ma ora c'è la certezza di poter arrivare al rogito in tempo utile.

Capitolo economico: l'abbattimento dell'attuale impianto (eccezion fatta per una piccola porzione) rimane una delle condizioni imprescindibili poste dai due club. Il punto è questo: senza demolizione, niente nuovo progetto. E senza nuovo progetto, niente stadio di proprietà. I ricorrenti puntavano il dito su "numerosi motivi aggiuntivi" e "violazione delle normative ambientali", ma per ora la giustizia amministrativa ha dato ragione a Inter e Milan. Il derby del futuro si giocherà in casa propria.

I cinque comandamenti di Chivu: la rivoluzione silenziosa dell'Inter

Importanza: 7/10

Cristian Chivu sta attuando una rivoluzione silenziosa che va ben oltre i risultati sul campo. Formazione, sostituzioni, allenamenti, esordi e rotazioni: questi i cinque pilastri su cui il tecnico rumeno sta costruendo la nuova Inter, rompendo con abitudini consolidate negli anni precedenti.

La novità più eclatante riguarda la gestione del gruppo: "Ufficialmente neppure i calciatori stessi conoscono la formazione titolare, fino a... 3 ore prima del via". Se con Inzaghi ipotizzare l'undici era quasi scontato, con Chivu nessuno sa se e quanto giocherà. Una scelta che tiene tutti sulla corda e mantiene alta la competizione interna.

Negli allenamenti di Appiano "la parola chiave è diventata intensità". Quella che Chivu pretende da tutti, senza eccezioni e senza repliche. È la versione del "sergente-Cristian", l'etimologia del "dittatore democratico" attraverso cui il tecnico si autodefinisce. Il risultato? La squadra corre, vola, a tratti domina e ha archiviato i cali di concentrazione che rischiavano di compromettere risultati già acquisiti.

Anche le sostituzioni seguono una logica diversa: niente più cambi prestabiliti o dettati dalle ammonizioni, ma scelte che vengono fatte in base ai momenti delle partite. E poi c'è la gestione dei giovani, che tendenzialmente vengono lanciati lontano da San Siro per ridurre la pressione. Una metodologia che sta dando i suoi frutti, come dimostrano i casi di Bonny ed Esposito. L'Inter di Chivu è diversa, più imprevedibile, più intensa. E forse proprio per questo più vincente.

Rinnovi Inter: Frattesi in bilico, Carlos Augusto verso l'aumento

Importanza: 7/10

La stagione dei rinnovi in casa Inter si preannuncia delicata, con due situazioni che meritano particolare attenzione: quelle di Davide Frattesi e Carlos Augusto. Due giocatori, due storie diverse, due approcci differenti da parte della società nerazzurra.

Per Frattesi la situazione è più complessa. L'ex Sassuolo, che a gennaio aveva manifestato il desiderio di tornare alla Roma, aveva ritrovato speranza con l'arrivo di Chivu. Ma quello che è successo dopo, dal mancato passaggio al 3-4-2-1 alle garanzie offerte da Sucic, sembra averlo paradossalmente spinto ancora più indietro nelle gerarchie. Il rinnovo del contratto (attualmente in scadenza nel 2028) è oggi "ipotesi più tiepida di quanto si potesse immaginare in estate".

Diversa la situazione di Carlos Augusto: l'ex Monza si sta confermando alternativa più che affidabile sulla catena di sinistra. Chivu sa di poter contare su di lui sia da braccetto che da quinto, una duttilità che lo ha portato ad "appiccicarsi sulle spalle il grado di co-titolare". Questo gli permetterà di puntare legittimamente a un aumento rispetto ai circa 2 milioni attuali.

Non solo loro due: anche Dimarco entra nel mirino dei dirigenti nerazzurri. La scadenza 2027 "impone di trovare un accordo prima che si arrivi troppo a ridosso". Sullo sfondo, le scadenze 2026 di Sommer, De Vrij, Acerbi, Mkhitaryan e Darmian: "Un occhio particolare andrà dedicato al rinnovamento della difesa", considerando che Acerbi avrà 38 anni, Sommer e Mkhitaryan 37. Il futuro dell'Inter passa anche da queste scelte.

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Altre storie dal mondo nerazzurro: L'Inter-Atletico Madrid di Bengasi ha fruttato 4 milioni alle casse nerazzurre, con Bisseck protagonista del gol del pareggio. Deludenti invece Luis Henrique e Diouf, che hanno sprecato l'occasione di mettersi in mostra. Dal Brasile arrivano voci su Robinho Jr, ma Romano smentisce: clausola da 100 milioni. Venerdì storico derby milanese: Alcione-Inter U23 al Breda di Sesto San Giovanni. Lautaro protagonista con l'Argentina: assist vincente nel successo contro il Venezuela. Bastoni squalificato per la sfida con Israele, tornerà prima ad Appiano. Matthäus al Festival di Trento: "Trapattoni mi convinse" e ricordi dello Scudetto della birra. L'Inter Women pareggia 2-2 a Firenze: Santi salva nel finale e vola a +3 sulla Juventus.

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