Digest Nerazzurro - Leoni nel mirino, Calhanoglu in bilico
Riassunto
Zanetti conferma l'interesse per Leoni ma il Parma chiede 40 milioni contro i 30 offerti. Calhanoglu-Galatasaray in stand-by, Inter valuta Xhaka ma lo svizzero vicino all'Arabia. Ministero conferma vincolo San Siro dal 1955, passo avanti per i club. Taremi verso l'addio, Inter pensa a Openda per 30-35 milioni. Cagliari offre 7 milioni per Sebastiano Esposito, Inter ne chiede 10.
Leoni, Zanetti conferma: "Giovane interessante, vediamo se c'è possibilità"
Giovanni Leoni resta l'obiettivo numero uno per la difesa dell'Inter. Il punto è questo: dopo giorni di voci e indiscrezioni, è arrivata la conferma ufficiale direttamente da Javier Zanetti. "È un giovane molto interessante, vediamo se c'è questa possibilità", le parole del vice presidente nerazzurro che non nasconde l'interesse del club per il centrale del Parma.
La trattativa però si complica per le richieste economiche. Il Parma continua a sparare alto, fissando il prezzo a 40 milioni di euro contro i 30 offerti dall'Inter (una cifra che già rappresenta un investimento importante per le casse nerazzurre). La Gazzetta di Parma assicura che il Biscione "sia pronto ad alzare un pochino l'offerta", ma la distanza rimane significativa.
Capitolo Acerbi: permanenza confermata ma strategia invariata. Nonostante le voci dei giorni scorsi su un possibile addio del centrale per fare spazio al giovane talento, Francesco Acerbi ha deciso di restare all'Inter rifiutando le sirene arabe dell'Al Hilal. Una scelta che però non cambia i piani della dirigenza: Leoni rimane l'obiettivo prioritario per un vero e proprio cambio generazionale (considerando i 18 anni di differenza tra i due difensori).
Marco Materazzi benedice l'operazione: "È forte, ci sarà un motivo se lo vogliono tutti i migliori direttori sportivi. Ha personalità, che è la cosa più importante per giocare nei grandi stadi e nei grandi club". Parole che certificano la qualità del ragazzo, ma che rendono ancora più evidente quanto sia diventato costoso un talento che l'Inter aveva quasi in pugno un anno fa per una cifra irrisoria.
Il retroscena che fa male: la Gazzetta dello Sport rivela come Leoni fosse "già quasi dell'Inter" dodici mesi fa, quando giocava alla Sampdoria. Il centrale era in ballottaggio con Alex Perez per un posto nelle giovanili nerazzurre, ma l'indecisione del club ha permesso al Parma di anticipare tutti. Oggi l'Inter rischia di pagarlo "6-7 volte in più" rispetto a quello che sarebbe costato allora. Credetemi, questi sono i rimpianti che pesano di più nel calcio moderno.
Calhanoglu-Galatasaray: tutto fermo, spunta l'idea Xhaka
La situazione Calhanoglu rimane in stand-by, con il Galatasaray che non ha ancora affondato il colpo per il centrocampista nerazzurro. Il club turco, perso nell'affanno Osimhen, non ha ancora affrontato seriamente la questione anche perché non sa bene di quali munizioni disporrà per l'assalto al regista dell'Inter.
L'Inter si cautela e pensa a Granit Xhaka. Dopo il lungo corteggiamento del Milan e l'interesse della Juventus, lo svizzero trova estimatori anche in Viale della Liberazione. La pista Ederson resta forte ma il fatto che l'Atalanta non si schiodi dalla richiesta di 60 milioni sta spingendo la dirigenza a muoversi su altri fronti. Ben più economica l'opzione del capitano della nazionale svizzera: per una cifra compresa tra 12 e 15 milioni potrebbe essere portato a Milano.
Xhaka garantirebbe l'affidabilità di Hakan in mezzo al campo per un triennio, arco temporale perfetto per un possibile nuovo contratto. Il classe 1992 lascerà il Leverkusen dopo l'addio di Xabi Alonso e, anche se ha in mano una ricca proposta araba, è lusingato dall'interesse nerazzurro. Dal connazionale Sommer ha imparato quanto all'Inter si viva bene da ultratrentenni.
Ma dalla Germania arrivano brutte notizie: secondo Sky Sports Deutschland, Xhaka avrebbe raggiunto un principio d'accordo con il Neom SC della Saudi Pro League. L'offerta economicamente irrinunciabile di 10 milioni di euro netti a stagione ha inevitabilmente spostato gli equilibri della trattativa, mettendo tutti gli altri club in secondo piano.
Ora, prestate attenzione: se la permanenza di Calhanoglu non dispiacerebbe all'Inter (i rapporti con Lautaro e compagnia possono essere ricomposti senza scossoni), preparare un piano B e pure un piano C è semplice dovere di un club strutturato. La svolta giovanilista di Oaktree non sarebbe contraddetta da un arrivo come quello di Xhaka, considerando che nei quasi 70 milioni spesi c'è già stata una iniezione di gioventù con Sucic, Luis Henrique e Bonny.
San Siro, il Ministero conferma: vincolo dal 10 novembre 1955
Punto a favore di Inter e Milan nella telenovela di San Siro. Il Ministero della Cultura ha confermato la data del 10 novembre 1955 come data di decorrenza del vincolo per il secondo anello dello stadio, quella indicata dalla Soprintendenza e cruciale per il futuro dell'impianto di San Siro.
Quello fu il giorno del collaudo del secondo anello e solo con quel collaudo l'opera può dirsi conclusa. Scattano quindi da quel momento i termini per la valutazione di interesse culturale, della durata di 70 anni. Una conferma che vale come un fattore cruciale per la valutazione in senso positivo per Milan e Inter nelle loro ambizioni legate al Meazza.
I comitati contrari alla vendita avevano contestato quella data, in particolare "Sì Meazza" che aveva presentato immagini e ritagli di giornale risalenti al giugno 1955 in cui si vedeva lo stadio già frequentato. Secondo il Ministero, però, proprio quelle testimonianze confermano come il secondo anello non fosse stato ancora completato e come gli interventi strutturali non fossero ancora terminati.
Martedì ci sarà l'udienza al TAR che si esprimerà definitivamente sulla questione, ma le indicazioni arrivate dal Ministero sembrano già indirizzare la valutazione in senso favorevole ai due club milanesi. Il sindaco Beppe Sala sta provando ad accelerare, avendo convocato per lunedì i capigruppo della maggioranza per portare poi il dossier sulla vendita in Consiglio comunale.
La strada verso la cessione appare più spianata, anche se si prevede ancora battaglia con le polemiche sul vincolo che sicuramente peseranno sull'iter. Ma per Inter e Milan questo rappresenta un passo avanti fondamentale nel loro progetto di acquisizione e ristrutturazione dello stadio di San Siro.
Taremi verso l'addio: quattro club interessati, Inter pensa a Openda
Fuori Mehdi Taremi, dentro Ikoma-Loïs Openda. Questa, secondo il Corriere dello Sport, è l'ultima tentazione dell'Inter per l'attacco della prossima stagione. In caso di addio dell'iraniano si andrà a caccia di un profilo più tecnico e con caratteristiche differenti per aumentare la fantasia con dribbling, gol e assist.
Taremi è valutato una decina di milioni e al momento è oggetto di sondaggi da parte di Fulham (che sembra essere l'opzione più concreta), Nottingham Forest e Besiktas, mentre gli agenti dell'ex Porto l'hanno proposto al Fenerbahçe. L'attaccante iraniano ha però rifiutato una proposta arrivata dall'Al-Wasl degli Emirati Arabi Uniti: ha ancora voglia di giocarsi le sue carte in Europa.
Openda piace più di Nkunku per caratteristiche più idonee alla linea tracciata da Oaktree. L'attaccante classe 2000 del Lipsia ha proprio le qualità che cerca l'Inter: può agire sulla trequarti, centralmente o lateralmente, è capace di saltare l'uomo e di dare imprevedibilità all'azione. Insieme anche all'età giusta per assecondare la filosofia del fondo americano.
L'idea dell'Inter è di non andare oltre l'investimento da 30-35 milioni, anche se il principale ostacolo potrebbe essere proprio il prezzo del cartellino. I nerazzurri probabilmente lavoreranno con l'entourage del giocatore belga per avere una sponda solida al momento di trattare con il Lipsia, studiando anche una formula vantaggiosa con prestito e obbligo di riscatto.
Con Chivu il 3-5-2 inzaghiano potrebbe mutare spesso in un 3-4-2-1 o in un 3-4-1-2. Openda agirebbe quindi sulla trequarti, in posizione più arretrata, oppure da classica seconda punta. Ben 11 assist nell'ultima stagione certificano che non è soltanto un bomber, ma un giocatore completo che potrebbe dare quella qualità negli ultimi metri che è mancata all'Inter.
Sebastiano Esposito: Cagliari offre 7 milioni, Inter ne chiede 10
Sebastiano Esposito è conteso tra Fiorentina e Cagliari, con i sardi che hanno messo sul piatto 7 milioni di euro più una percentuale sulla futura rivendita. L'Inter, che detiene il cartellino del giovane attaccante, non sembra però intenzionata a cedere per meno di 10 milioni di euro.
Il Cagliari ha individuato il giorno giusto per chiudere: secondo Gianluca Di Marzio, nella giornata di martedì 15 luglio il club rossoblu punta a definire l'acquisto di Esposito insieme a quello di Michael Folorunsho dal Napoli. Una doppia operazione che darebbe maggiore qualità alla rosa di Pisacane.
La Fiorentina però resiste e continua a tenere il mirino puntato sull'attaccante dell'Inter. I viola considerano Esposito un'alternativa concreta a Moise Kean nel caso in cui il classe 2000 dovesse partire (corteggiato anche dall'Al-Hilal ma intenzionato a rimanere in Europa).
Nei prossimi giorni si potrebbe capire di più sulla formula dell'eventuale trasferimento. Il Cagliari sembrerebbe essere più avanti nella trattativa rispetto alla Fiorentina, ma tutto dipenderà dalla volontà finale del giocatore e dalla capacità dei sardi di avvicinarsi alle richieste economiche dell'Inter.
Per l'Inter si tratta di una cessione importante nel piano di ringiovanimento della rosa voluto da Oaktree. Sebastiano Esposito fa parte di quel pacchetto di cessioni che comprende anche Buchanan, Asllani e Aleksandar Stankovic, con l'obiettivo di ricavare almeno 40 milioni di euro da reinvestire sul mercato.
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Dumfries nel mirino del Manchester City con la clausola da 25 milioni che scade il 31 luglio, mentre il Napoli chiude per Beukema dal Bologna per 30 milioni più bonus. Como guida la classifica spese con 112 milioni investiti sul mercato, distanziando nettamente l'Inter ferma a 60 milioni. Asllani diventa un caso: il centrocampista rifiuta tutte le destinazioni estere facendo storcere il naso alla dirigenza. Stankovic al Bruges: ancora nessun accordo sulla recompra, Inter valuta anche il prestito. Zanetti a New York per il Mondiale per Club: "L'eliminazione col Fluminense ci ha fatto male". Lautaro si allena in vacanza in Messico con un solo obiettivo: presentarsi al top ad Appiano. Inter Under 23: Prestia primo acquisto, Akinsanmiro rinnova fino al 2029 prima del prestito al Pisa. Acerbi rifiuta l'Arabia: no ai milioni dell'Al Hilal, vuole restare a difendere la maglia nerazzurra anche con Chivu.
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