Inter
22 agosto 2025

Diouf è nerazzurro: il colpo che cambia tutto

Riassunto

L'Inter chiude per Diouf: 25 milioni al Lens per il centrocampista francese che oggi svolgerà le visite mediche. Sucic candidato per una maglia da titolare contro il Torino al posto di Calhanoglu squalificato. Asllani ufficiale al Torino in prestito con diritto di riscatto. Il Napoli punta Hojlund dopo l'infortunio di Lukaku: il danese apre ma c'è il nodo ingaggio.

Diouf è nerazzurro: 25 milioni per il nuovo motore del centrocampo

Importanza: 10/10

Il punto è questo: dopo settimane di attesa e trattative sfinenti, l'Inter ha finalmente il suo centrocampista. Andy Diouf è ufficialmente nerazzurro, 25 milioni di euro (20 fissi più 5 di bonus) per strapparlo al Lens e regalare a Chivu il rinforzo tanto agognato per la mediana. Un colpo che sa di liberazione, dopo le beffe Lookman e Koné che avevano fatto tremare i polsoni di viale della Liberazione.

Il francese classe 2003 sbarcherà oggi a Milano per le visite mediche (prima all'Humanitas, poi al CONI) e la firma sul contratto quinquennale da 2 milioni netti a stagione. Un investimento che pesa 7,7 milioni a bilancio considerando ammortamento e stipendio lordo, ma che rappresenta esattamente quello che serviva: muscoli, dinamismo e quella freschezza che mancava in un reparto che aveva bisogno di linfa nuova.

Credetemi, Diouf non è un ripiego. Il ragazzo ha già dimostrato il suo valore in Ligue 1 (34 presenze nell'ultima stagione), ha vinto l'argento olimpico con la Francia Under 21 e soprattutto ha quella fame che serve per imporsi in nerazzurro. Alto 1,90 metri, box-to-box perfetto, capace di giocare sia da mediano che da interno: insomma, il prototipo del centrocampista moderno che Chivu aveva richiesto.

La cosa più bella? Il Napoli lo aveva trattato per giorni, ma dopo l'infortunio di Lukaku ha dovuto concentrarsi sull'attacco. L'Inter ne ha approfittato con un blitz di poche ore, dimostrando che quando vuole sa ancora essere spietata sul mercato. Per il Lens è una delle cessioni più importanti della storia (solo Openda, Khusanov e Wahi sono partiti per cifre superiori), per noi è il tassello che mancava per completare il puzzle di Chivu.

Chi è Andy Diouf: il guerriero che ha già segnato alla Fiorentina

Importanza: 9/10

Capitolo Diouf: ora che l'affare è chiuso, è il momento di conoscere meglio il nuovo gioiello nerazzurro. Andy Diouf, 22 anni, non è certo un illustre sconosciuto nel panorama europeo. Cresciuto tra PSG e Rennes (due dei migliori centri di formazione francesi), ha fatto il salto di qualità al Basilea dove si è messo in mostra in Conference League. E indovinate contro chi ha segnato in semifinale? Proprio contro la Fiorentina, dimostrando di non temere i palcoscenici importanti.

Il ragazzo ha una storia particolare: a Rennes richiedeva le registrazioni delle sue partite per studiarle e migliorare. Una mentalità da professionista vero, quella che serve per emergere in un ambiente esigente come l'Inter. Due anni fa il Lens lo ha prelevato per 15 milioni, facendolo firmare in piazza tra i tifosi e rendendolo momentaneamente il giocatore più caro della storia del club.

Le sue caratteristiche? Potenza fisica e atletica (tutte le 34 partite dell'ultima Ligue 1), capacità di percussione e naturalezza nel tiro da fuori. Un centrocampista completo che sa fare pesare il suo impatto fisico nel recupero e nel contrasto, ma che ha anche la tecnica per trattare bene il pallone. Will Still, il suo ex allenatore al Lens, lo considerava una pedina irrinunciabile.

L'impatto a bilancio? 4 milioni di ammortamento annuo per il cartellino più 3,7 milioni lordi di stipendio. Totale: 7,7 milioni a stagione per un giocatore che può crescere ancora tanto e che ha già l'esperienza internazionale (due presenze in Champions, Europa League con il Lens). Insomma, un investimento che sa di futuro ma con la garanzia del presente.

Sucic titolare contro il Torino: Chivu lancia il giovane croato

Importanza: 8/10

Ora, prestate attenzione: lunedì sera a San Siro non ci sarà solo l'esordio di Chivu in campionato, ma anche quello di Petar Sucic da titolare. Con Calhanoglu squalificato (eredità del giallo a Como) e Frattesi ancora in ritardo di condizione, il 21enne croato si candida per una maglia dal primo minuto contro il Torino.

Le prove generali le abbiamo viste nell'ultima amichevole contro l'Olympiacos a Bari, dove Chivu lo ha schierato da regista al posto del turco. Una scelta coraggiosa ma non casuale: il nuovo tecnico nerazzurro ha subito puntato su Sucic, buttandolo nella mischia già al Mondiale per club quando era appena sbarcato dalla Dinamo Zagabria.

Certo, il ragazzo deve ancora crescere in fase di impostazione (lo si è visto contro i greci), ma ha personalità da vendere e non si tira mai indietro nei contrasti. La sua versatilità è un'arma in più: può giocare da mezzala, da regista e anche in una mediana a due come ha fatto con Modric in nazionale. Proprio quello che serve alla nuova Inter di Chivu, che punta sull'elasticità tattica.

L'alternativa sarebbe spostare Barella davanti alla difesa, ma tutto lascia pensare che il tecnico romeno voglia dare fiducia al suo pupillo. Del resto, Sucic ha già dimostrato di non avere paura: contro il River Plate ha sfoggiato un coraggio niente male nei contrasti, e questo a Chivu piace. Lunedì sera scopriremo se la scommessa pagherà, ma una cosa è certa: il futuro dell'Inter passa anche dai piedi di questo ragazzino croato che ha fame di emergere.

Asllani saluta l'Inter: è ufficialmente un giocatore del Torino

Importanza: 8/10

Capitolo chiuso: Kristjan Asllani non è più un giocatore dell'Inter. L'albanese ha sostenuto le visite mediche al Centro di Medicina dello Sport di Torino e nel pomeriggio ha firmato il contratto che lo lega ai granata. Prestito oneroso da 1,5 milioni con diritto di riscatto a 12 milioni: una formula che sa tanto di addio definitivo.

La trattativa con il Bologna era saltata per il no del giocatore sull'ingaggio, ma il Torino di Baroni si è inserito con decisione e ha chiuso in poche ore. Per l'Inter è una liberazione: Asllani era ormai fuori dai piani tecnici e la sua cessione libera spazio (e monte ingaggi) per altri movimenti.

Il paradosso è che lunedì sera, nella partita dell'ex contro l'Inter, Asllani potrebbe essere già a disposizione di Baroni. Una beffa del calendario che renderà ancora più particolare il debutto di Chivu a San Siro. L'albanese avrà voglia di dimostrare il suo valore proprio contro la squadra che lo ha messo alla porta.

Per il Torino è un colpo importante: Asllani può aprire il ventaglio delle opzioni tattiche di Baroni, che ora può pensare anche al 4-3-3 con il regista albanese in mezzo al campo. Un'opportunità di rilancio per un giocatore che all'Inter non è mai riuscito a imporsi definitivamente, complici anche alcune prestazioni sottotono nei momenti decisivi.

La sensazione è che questa cessione possa fare bene a tutti: l'Inter si libera di un esubero, il Torino si rinforza con un giocatore di qualità e Asllani ritrova continuità e fiducia. Ora tocca a lui dimostrare che le critiche ricevute in nerazzurro erano eccessive.

Napoli su Hojlund: il danese apre ma c'è il nodo ingaggio

Importanza: 8/10

Il Napoli non si ferma: dopo l'infortunio di Lukaku (che ha scelto la terapia conservativa e starà fuori 3-4 mesi), Conte ha bisogno di un attaccante e Rasmus Hojlund è diventato l'obiettivo numero uno. Il danese del Manchester United ha già aperto al trasferimento, ma restano da limare alcuni dettagli importanti.

Il problema principale? L'ingaggio. Hojlund al Milan aveva chiesto 6,5 milioni a stagione (troppi per i rossoneri), e anche per il Napoli la cifra è elevata. Si tratta, ma il giocatore ha le idee chiare: se deve partire da Old Trafford, vuole farlo a titolo definitivo o almeno in prestito con obbligo di riscatto. Niente scommesse, insomma.

I contatti tra Manna e l'entourage del giocatore sono continui, e c'è ottimismo per arrivare alla fumata bianca. La base di partenza con lo United c'è già: prestito oneroso a 5-6 milioni con diritto di riscatto a 35-40 milioni. Ma Hojlund preferirebbe l'obbligo, per avere garanzie di continuità.

L'alternativa resta Dovbyk della Roma: l'ucraino ha già detto sì al Napoli e sarebbe felice di giocare al Maradona. Il problema è che la Roma ha bisogno di vendere per il settlement agreement UEFA, e vorrebbe una cessione a titolo definitivo piuttosto che un prestito.

La sensazione è che il Napoli riuscirà a chiudere per uno dei due: Conte ha bisogno di un centravanti di peso per sostituire Lukaku, e la società è pronta a investire. La corsa contro il tempo è iniziata, e i prossimi giorni saranno decisivi per capire chi sarà il nuovo bomber azzurro.

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Il mercato entra nel vivo con diversi movimenti interessanti. Il Milan ha chiuso per Boniface dal Bayer Leverkusen con prestito più diritto di riscatto per 30 milioni, nonostante i dubbi dei tifosi per i suoi problemi fisici. La Juventus di Tudor si lamenta del mercato aperto durante il campionato: "È una pazzia", dice il tecnico croato. In casa Inter, Zanetti elogia Lautaro definendolo "già una bandiera" e supporta Chivu. Bastoni analizza la nuova metodologia di allenamento: "Più dura, si lavora tanto sull'intensità". Sul fronte San Siro, continuano i problemi con ambulanti e ultras dopo l'inchiesta "Doppia curva". Infine, l'Inter ha annunciato una nuova partnership con Sector No Limits come Official Timekeeper, confermando la solidità commerciale del club.

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