Inter
1 luglio 2025

Eliminazione amara e sfogo del Toro: l'Inter saluta il Mondiale tra polemiche e mercato

Riassunto

Inter eliminata dal Fluminense 2-0 agli ottavi del Mondiale per Club: stagione finita a zero titoli dopo 63 partite. Lautaro furioso: "Chi non vuole stare se ne vada", frecciata a Calhanoglu che non chiarisce il futuro. Bonny ufficiale per 24 milioni, visite completate. Inzaghi elimina Guardiola 4-3 con l'Al-Hilal. Quote crollate sull'addio di Calhanoglu al Galatasaray.

Fluminense shock: l'Inter fuori dal Mondiale per Club

Importanza: 10/10

Finisce qui l'avventura americana dell'Inter. Il Fluminense elimina i nerazzurri dal Mondiale per Club con un secco 2-0 che sa di beffa e di occasione sprecata. A Charlotte, sotto un sole cocente che ha messo a dura prova fisico e mente, la squadra di Chivu ha pagato a caro prezzo un approccio sbagliato e una prestazione ben lontana da quella vista contro il River Plate.

Il punto è questo: l'Inter si è suicidata nei primi tre minuti. Cross deviato, Cano libero di colpire di testa e Sommer che resta piantato sulla linea come un palo della porta. Da lì in poi è stata una lunga rincorsa che non ha mai trovato il pareggio, nonostante un palo di Lautaro e una traversa di Dimarco nel finale. Il raddoppio di Hercules al 93' ha solo certificato una sconfitta che era nell'aria da tempo.

Capitolo prestazione: male, molto male. Thuram danzante ma mai verticale, Lautaro inguardabile per un'ora abbondante (poi si è svegliato quando ormai era troppo tardi), una difesa che ha ballato come ai tempi peggiori. L'unico a salvarsi è stato Barella, ultimo ad arrendersi e sempre lucido negli inviti. Ma non è bastato contro un Fluminense pragmatico e cinico, guidato da un Thiago Silva che ha dimostrato ancora una volta di essere un campione senza tempo.

Ora, prestate attenzione: questa eliminazione chiude una stagione da zero titoli. Dopo Supercoppa Italiana, Coppa Italia, Serie A e Champions League, anche il Mondiale per Club si chiude con un nulla di fatto. Sessantatré partite per niente, o quasi. Almeno i 33 milioni incassati fino a qui resteranno nelle casse nerazzurre, ma il sapore amaro di un'altra occasione persa non se ne andrà facilmente.

Lautaro incorna tutti: "Chi non vuole stare se ne vada"

Importanza: 9/10

Il Toro ha incornato. E stavolta non ha sbagliato la mira. Lautaro Martinez, visibilmente furioso dopo l'eliminazione, ha puntato il dito contro chi non ha la giusta mentalità: "Qua bisogna voler stare, capito? Chi vuole stare con noi sta, chi non vuole deve andare via". Parole durissime, da capitano vero, che sanno di ultimatum.

Credetemi, quando Lautaro parla così significa che qualcosa si è rotto. L'argentino non ha fatto nomi, ma il riferimento sembra chiaro: "Ho visto tante cose che non mi sono piaciute, dentro e fuori dal campo. Sono il capitano e devo dirlo perché io sono così". Un messaggio che arriva dopo una stagione lunghissima, fatta di troppe delusioni e di qualche atteggiamento che evidentemente non è piaciuto al numero 10.

Il punto è questo: Lautaro ha messo tutti davanti alle proprie responsabilità. "Da soli non si fanno le cose, lottiamo tutti insieme. Ma voglio lottare per obiettivi importanti perché siamo una grande squadra". Il riferimento a Calhanoglu appare evidente, considerando le voci di mercato e i comportamenti degli ultimi tempi del turco.

Capitolo futuro: le parole del Toro hanno trovato subito l'appoggio di Marotta, che ha confermato come il richiamo del capitano "trovi condivisione nella società". Un segnale forte che l'Inter del futuro non accetterà più mezze misure o atteggiamenti poco professionali. Chi non è felice di restare, può fare le valigie.

Bonny è nerazzurro: il francese sbarca a Milano

Importanza: 8/10

Mentre l'Inter usciva dal Mondiale per Club, a Milano atterrava il futuro. Ange-Yoan Bonny è arrivato in serata a Linate, pronto a diventare il terzo acquisto estivo dei nerazzurri dopo Sucic e Luis Henrique. Il francese, 21 anni, ha già sostenuto le visite mediche all'Humanitas e firmato un quinquennale da 2 milioni netti a stagione.

Il punto è questo: Chivu ha voluto fortemente il suo pupillo del Parma. Ventiquattro milioni più due di bonus per un attaccante che conosce già i meccanismi del calcio italiano e che può dare subito una mano. "Siamo ai dettagli", aveva confermato Marotta prima della partita, e infatti l'affare si è chiuso in tempi record.

Capitolo caratteristiche: Bonny porta fisico, velocità e quella fame tipica di chi vuole dimostrare tutto. Con Lautaro e Thuram davanti, più Pio Esposito che sembra destinato a restare, l'attacco nerazzurro si ringiovanisce e si arricchisce di alternative. Il francese si è tenuto in forma durante le vacanze a Ibiza con un preparatore personale, segno di grande professionalità.

Ora, prestate attenzione: l'arrivo di Bonny conferma la nuova filosofia dell'Inter targata Oaktree. Investimenti sui giovani, prospettiva futura e capacità di spesa che non si vedevano da tempo. Con Leoni nel mirino per la difesa, i nerazzurri stanno costruendo una squadra per il presente ma soprattutto per il domani.

Caso Calhanoglu: il silenzio che fa rumore

Importanza: 8/10

Il silenzio di Calhanoglu sta diventando assordante. Mentre dalla Turchia continuano ad arrivare indiscrezioni sul suo possibile trasferimento al Galatasaray, il centrocampista nerazzurro non si sbilancia. "Accadrà quello che Dio vorrà", ha detto al matrimonio di un connazionale, parole che sul Bosforo sono state interpretate come un segnale di apertura.

Credetemi, questa situazione sta infastidendo non poco l'ambiente nerazzurro. L'Inter si aspettava una presa di posizione chiara, come accadde l'anno scorso quando Ausilio chiamò direttamente il giocatore per chiarire la situazione. Stavolta, invece, Calha sembra voler "cavalcare" il momento per forzare la mano.

Il punto è questo: il Galatasaray offre un contratto faraonico da 10 milioni a stagione, ma non vuole spendere i 35-40 milioni che chiede l'Inter per il cartellino. Ecco perché ha affidato al giocatore il compito di liberarsi a cifre più sostenibili. Una strategia che in casa nerazzurra non è passata inosservata.

Capitolo futuro: le quote dei bookmaker sono crollate, con l'addio di Calhanoglu quotato a 1.20. Marotta ha già fatto capire che "se vuole andare, le porte sono spalancate", ma solo a condizioni economiche adeguate. Nel frattempo, Chivu ha già individuato in Adrian Bernabé del Parma il possibile sostituto. Il cerchio si chiude sempre lì, a Parma.

Inzaghi elimina Guardiola: Al-Hilal ai quarti

Importanza: 7/10

Simone Inzaghi ha fatto fuori Pep Guardiola. L'Al-Hilal batte il Manchester City 4-3 ai supplementari e vola ai quarti di finale del Mondiale per Club, dove affronterà proprio il Fluminense che ha eliminato l'Inter. Un altro 4-3 per l'ex tecnico nerazzurro, che sembra aver trovato la formula magica anche in Arabia Saudita.

Il punto è questo: Inzaghi ha disegnato un'altra partita perfetta, proprio come quella del Barcellona in Champions. Difesa a tre, blocco basso e ripartenze letali. Il City ha dominato il primo tempo, ma dal 46' in poi l'Al-Hilal ha costruito la sua vittoria con cinismo e organizzazione. Marcos Leonardo ha fatto il Frattesi della situazione, segnando il gol decisivo al 113'.

Capitolo tattica: Guardiola ha provato tutti i cambi possibili, ma stavolta la sua macchina perfetta si è inceppata. L'Al-Hilal ha saputo soffrire e colpire nei momenti giusti, con Koulibaly e Foden che hanno reso ancora più spettacolare una partita già bellissima. Nel finale, Pep è anche entrato in campo per contestare un rigore, segno di quanto fosse nervoso.

Ora, prestate attenzione: se l'Inter non si fosse suicidata contro il Fluminense, ci sarebbe stato un incrocio incredibile ai quarti. Invece, l'obiettivo semifinale è materia solo per il "demone" che ha preso residenza a Riad. Inzaghi continua a stupire, anche lontano da Milano.

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Mercato in fermento mentre l'Inter metabolizza l'eliminazione. Giovanni Leoni resta nel mirino per 30 milioni, con l'idea di tocccare quota 100 milioni di investimenti. Giovani in vetrina: Pio Esposito ha conquistato tutti con il gol al River, mentre Sucic continua a impressionare per personalità e qualità. Aspetti economici: l'eliminazione costa 12,2 milioni, cifra equivalente a una qualificazione Champions. Ex nerazzurri protagonisti: Felipe Melo elogia Pio Esposito e pronostica la vittoria dell'Inter, mentre Thiago Silva dedica il successo ai tifosi del Milan. Prospettive future: il Genoa punta Valentin Carboni in prestito, mentre l'Inter valuta le prossime mosse in un'estate che si preannuncia rivoluzionaria.

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