Inter travolge il Torino 5-0: esordio da sogno per Chivu
Riassunto
Inter devastante: 5-0 al Torino nell'esordio perfetto di Chivu, con doppietta di Thuram e gol di Bastoni, Lautaro e Bonny. Sucic convince da titolare, Diouf pronto dalla panchina nel mercato giovani da 80 milioni. Napoli trova l'accordo con Hojlund dopo la chiamata di McTominay, si tratta con lo United per 5+40 milioni. Asllani ufficiale al Torino per 13,5 milioni totali. Milan ko 2-1 con la Cremonese: Bonazzoli punisce con rovesciata spettacolare, Gimenez delude ancora.
Inter devastante: 5-0 al Torino, Chivu fa il miracolo
Cinque a zero. Cinque come le dita di una mano che si chiude a pugno, come i gol che hanno spazzato via ogni dubbio su questa nuova Inter. Credetemi, non poteva andare meglio di così l'esordio di Cristian Chivu sulla panchina nerazzurra. Il punto è questo: dopo mesi di scetticismo e domande retoriche su una scelta definita "di ripiego", il romeno ha risposto nel modo più eloquente possibile.
Bastoni apre le danze al 18' con una zampata su corner di Barella (il solito, benedetto calcio piazzato), poi arriva la magia di Sucic che pesca Thuram con un assist no-look da stropicciarsi gli occhi. Il francese non perdona: diagonale perfetto e 2-0 che sa di liberazione. Ma la serata è appena iniziata, perché nella ripresa l'Inter dilaga con la ferocia di chi ha fame arretrata.
Lautaro Martinez si butta come un falco su un retropassaggio scellerato di Gineitis e firma il 3-0 con una zampata da rapinatore d'area (quella fame che gli era mancata negli ultimi mesi). Poi ancora Thuram di testa su assist di Bastoni - uno che quando sale in cattedra fa sempre male - e infine il sigillo del debuttante Bonny, servito dal Toro argentino per il definitivo 5-0.
Capitolo ThuLa: tornata a duettare come ai bei tempi, con Marcus che si è preso l'Inter sulle spalle dopo mesi opachi. Due gol e una prestazione da MVP, con papà Lilian e fratello Khéphren in tribuna a godersi lo spettacolo. "L'Inter non è solo la ThuLa", ha detto Marcus nel post-partita, ma quando funziona così fa la differenza.
Chivu ha sfatato un tabù che durava da 22 anni: nessun allenatore straniero vinceva all'esordio in nerazzurro dai tempi di Cuper nel 2003. E che esordio: il primo tecnico nella storia dell'Inter a debuttare in Serie A con almeno 5 gol di scarto. Di manita in manita, verrebbe da dire, ma stavolta quella subita è solo un ricordo lontano.
Sucic subito titolare, Diouf in panchina: la rivoluzione dolce di Chivu
Petar Sucic al posto di Calhanoglu squalificato, Andy Diouf pronto a subentrare dalla panchina. Il mercato dell'Inter prende forma già alla prima giornata, con Chivu che ha scelto la strada della "rivoluzione dolce": mantenere le certezze inzaghiane aggiungendo linfa giovane.
Il croato ex Dinamo Zagabria ha impressionato tutti a San Siro: personalità da vendere, un assist delizioso per Thuram e due conclusioni dalla distanza che hanno fatto tremare Israel. "Non vedevo l'ora di giocare con questa maglia", ha confessato nel post-partita, dimostrando di aver già metabolizzato la pressione nerazzurra.
Chivu lo ha testato ovunque durante il precampionato - mezzala, regista, in un centrocampo a 4 o a 5 - e il ragazzo ha sempre risposto presente. La sua duttilità sarà fondamentale in una stagione che promette di essere lunga e impegnativa. Accanto a lui, dalla panchina, Diouf scalpitava per l'esordio: il francese da 25 milioni è arrivato dal Lens con credenziali importanti e potrebbe già vedere i primi minuti nelle prossime uscite.
Il punto è questo: l'Inter ha investito oltre 80 milioni sui giovani (età media 21,4 anni tra Sucic, Luis Henrique, Bonny, Diouf e Pio Esposito), ma si tratta di "elementi già pronti per giocare nell'Inter", come ha sottolineato Chivu. Una strategia che punta al presente senza dimenticare il futuro.
Sul fronte difensivo, invece, tutto rimane in standby. Marotta è stato chiaro: "In questo momento non siamo alla ricerca di un difensore", anche se le porte restano aperte per eventuali opportunità. I nomi di Kim e Upamecano continuano a circolare, ma solo in caso di cessione di Pavard - che al momento sembra destinato a restare.
Napoli-Hojlund: accordo raggiunto, ora si tratta con lo United
Il Napoli ha trovato l'accordo con Rasmus Hojlund per sostituire l'infortunato Lukaku. L'ex Atalanta ha detto sì al progetto azzurro dopo la telefonata di McTominay, che ha fatto da intermediario convincendo l'ex compagno di squadra a raggiungerlo sotto il Vesuvio.
La formula è quella classica del calcio moderno: prestito con opzione di riscatto che potrebbe diventare obbligo in base a presenze, gol e qualificazione in Champions League. Si parla di 5 milioni per il prestito più 40 milioni per il riscatto definitivo, cifre che il Manchester United sta valutando con attenzione.
Hojlund rappresenterebbe il colpo in stile De Laurentiis: giovane (classe 2003), di prospettiva, ma già con esperienza internazionale. Il danese aveva già dato il suo gradimento ai partenopei, ma pretendeva garanzie sull'obbligo di riscatto. Una richiesta comprensibile per un giocatore che vuole certezze sul suo futuro.
Il pressing di Conte è stato determinante: il tecnico salentino ha individuato nel danese il profilo perfetto per il suo calcio, un attaccante fisico e tecnico capace di far salire la squadra e finalizzare. L'infortunio di Lukaku ha accelerato i tempi, trasformando quella che era un'opportunità di mercato in una necessità impellente.
Ora la palla passa ai due club: il Napoli conta di chiudere entro mercoledì, mentre lo United valuta se privarsi di un giocatore su cui aveva investito molto. La sensazione è che l'affare possa decollare, regalando a Conte l'attaccante che cercava per completare il suo Napoli da scudetto.
Asllani al Torino: l'Inter incassa 13,5 milioni
Kristjan Asllani è ufficialmente un giocatore del Torino. L'albanese lascia l'Inter con la formula del prestito oneroso (1,5 milioni) più diritto di riscatto fissato a 12 milioni. Un'operazione che potrebbe fruttare ai nerazzurri fino a 13,5 milioni, più una percentuale del 20% sulla futura rivendita.
Il centrocampista classe 2002 non è riuscito a convincere completamente in tre anni a Milano: 99 presenze complessive, 4 gol e 5 assist, numeri che raccontano di un giocatore mai davvero esploso. Le critiche dei tifosi, soprattutto dopo la Supercoppa persa contro il Milan, avevano reso la sua posizione sempre più delicata.
Per il Torino di Marco Baroni rappresenta un rinforzo di qualità per il centrocampo: un regista moderno, abituato ai palcoscenici importanti (19 presenze in Champions League), con 33 caps in nazionale albanese. Il tecnico granata cercava proprio un giocatore con queste caratteristiche per il suo 4-3-3.
Curioso il timing dell'ufficialità: proprio nel giorno di Inter-Torino, ma Asllani non ha potuto prendere parte al match. Il suo esordio granata sarà rimandato alla prossima giornata, quando il Toro ospiterà la Fiorentina all'Olimpico Grande Torino.
Per l'Inter si tratta di una cessione che fa cassa e libera spazio in rosa. I soldi dell'operazione Asllani potrebbero essere reinvestiti sul mercato, anche se al momento la priorità sembra essere la ricerca di un difensore giovane. Il punto è questo: a volte separarsi è la scelta migliore per tutti.
Milan ko con la Cremonese: Gimenez flop, Bonazzoli da sogno
Il Milan di Allegri inizia malissimo: sconfitta 2-1 in casa contro la Cremonese neopromossa, con un Santi Gimenez da dimenticare e un Federico Bonazzoli da copertina. L'ex Inter ha punito i rossoneri con una rovesciata spettacolare che ha fatto il giro del web.
"Il Milan mi porta bene", ha scherzato Bonazzoli nel post-partita, ricordando che non è la prima volta che segna ai rossoneri in rovesciata. Il classe '97 cresciuto nell'Inter ha vissuto una serata magica: "Quando è partito il cross di Pezzella ho pensato 'questa è perfetta'. In quell'attimo è scattato qualcosa".
Dall'altra parte, Gimenez ha confermato tutti i dubbi sulla sua condizione. Il messicano da 28,5 milioni ha sprecato l'occasione di ripartire dopo mesi difficili: solo 7 passaggi positivi, 8 palle perse e una prestazione da matita blu. "Era fuori forma e fuori schemi", l'analisi impietosa della Gazzetta.
Allegri ora corre ai ripari: sfumato Boniface per i problemi fisici (il nigeriano ha pure sbottato sui social con un "pagliacci ovunque"), il Milan punta tutto su Conrad Harder dello Sporting Lisbona. Il danese classe 2005 dovrebbe arrivare per 24 milioni più bonus.
Bonazzoli, intanto, si gode il momento: "La mia Inter è la Cremonese. Sto bene qui e voglio stare qui". Un messaggio chiaro a chi sperava in un suo ritorno in nerazzurro. A 28 anni ha trovato la sua dimensione a Cremona, dove può essere protagonista senza pressioni eccessive.
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Juventus riparte bene con il 2-0 al Parma: David segna all'esordio e Vlahovic risponde presente, mentre Cambiaso si scusa per l'espulsione. La Curva Nord dell'Inter protesta: i gruppi organizzati restano fuori dal Meazza per le black list e i prezzi. Sul fronte stadi, Inter e Milan ottengono uno sconto di 30 milioni per l'acquisto di San Siro. L'Inter U23 debutta con un pari a Novara: 1-1 con gol di Topalovic. Mercato: la Cremonese sogna Jamie Vardy, mentre Simonelli rivela il tentativo fallito di chiudere il mercato prima del campionato, bloccato dalla Spagna. Infine, Buchanan show al Villarreal: tripletta e omaggio a Thuram nell'esultanza.
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