Inter
19 luglio 2025

Lookman-Inter: Ausilio allo scoperto, trattativa ufficiale con l'Atalanta

Riassunto

Ausilio ufficializza l'interesse per Lookman: accordo totale col giocatore ma l'Atalanta chiede 50M invece di 40. San Siro bocciato UEFA per Euro 2032, serve nuovo stadio entro 2027. Cessioni: Stankovic al Bruges per 10M, Asllani rifiuta l'estero. Calhanoglu nel mirino di Galatasaray e Fenerbahce, ma l'Inter fa muro.

Ausilio esce allo scoperto: "Lookman ci piace, parliamo con l'Atalanta"

Importanza: 9/10

Non è più tempo di bluff in casa nerazzurra. Piero Ausilio ha deciso di giocare a carte scoperte, confermando ufficialmente l'interesse dell'Inter per Ademola Lookman. Il direttore sportivo, ai microfoni di Sky, ha fatto chiarezza dopo giorni di voci e indiscrezioni: "Con l'Atalanta abbiamo uno splendido rapporto di rispetto e amicizia. Il giocatore ci piace tanto e vorremmo cercare di prenderlo".

Credetemi, questa è una svolta importante nella strategia comunicativa dell'Inter. Ausilio ha spiegato che i contatti con Bergamo sono già avviati: "Ci siamo sentiti, comunicando le nostre aspettative. Dovremo cercare di trovare un accordo, ma non faremo trattative infinite". Una dichiarazione che suona come un ultimatum elegante (ma pur sempre un ultimatum) alla Dea.

Il punto è questo: l'Inter vuole evitare un altro caso Koopmeiners, quella telenovela estiva che si trascinò per settimane. La strategia è chiara e Ausilio l'ha ribadita più volte durante la serata: Lookman è la priorità assoluta per l'attacco, ma senza perdere tempo in trattative infinite. "È un loro giocatore e sarà il club bergamasco a decidere cosa fare", ha aggiunto il ds con la diplomazia di chi sa di avere le carte in regola.

Capitolo Calhanoglu: qui Ausilio è stato categorico nel smentire qualsiasi scenario di cessione. "Non ha mai chiesto di essere ceduto, né abbiamo mai ricevuto offerte per lui. Non è mai stato messo sul mercato". Sul Galatasaray, poi, parole durissime: "Qualcuno ha avuto attenzioni su di lui in modo spregiudicato, non tenendo conto del rispetto che diamo quando trattiamo un giocatore". Insomma, i turchi si sono mossi senza permesso e l'Inter non l'ha presa bene.

Su Leoni, invece, frenata decisa: "Non può non piacere, ma al momento la difesa non rappresenta una priorità". Traduzione: prima Lookman, poi si vedrà. E sulle cessioni? "I giocatori interessati sono già stati informati e chi deve guardare ad altre opportunità ne è consapevole". Parole che suonano come una sentenza per alcuni elementi della rosa.

Lookman-Inter: accordo totale col giocatore, stallo con l'Atalanta sui 50 milioni

Importanza: 9/10

Tra Ademola Lookman e l'Inter sono cuoricini. L'accordo personale è totale: cinque anni di contratto, stipendio da 4 milioni netti a salire fino a 5 con il Decreto Crescita. Il nigeriano ha già detto sì all'Inter e ha rifiutato ogni altra destinazione, Atletico Madrid compreso. Il problema? L'Atalanta vuole 50 milioni, l'Inter ne offre 40.

La situazione è cristallina: Lookman vuole solo l'Inter e l'ha fatto sapere chiaramente alla dirigenza bergamasca. Non è un caso che sia finito subito ai box per un problema al polpaccio (lesione di primo grado al gemello, 2-3 settimane di stop). Coincidenze? Forse, ma la tempistica è quantomeno singolare. Il giocatore aveva già fatto lo stesso un anno fa quando il PSG lo corteggiava: si allenò a parte finché la trattativa non saltò.

Ora, prestate attenzione: questo non è un nuovo caso Koopmeiners. L'Atalanta stavolta è rassegnata all'idea di perdere il nigeriano e non ostacolerà la sua partenza. La Dea sa che trattenere a forza un giocatore sarebbe controproducente, soprattutto dopo che Lookman ha digerito di buon grado il mancato trasferimento al PSG e pure l'attacco pubblico di Gasperini dopo il rigore sbagliato con il Bruges.

Capitolo cifre: l'Inter ha messo sul piatto 40 milioni (la cifra che secondo l'entourage del giocatore era stata pattuita un anno fa come prezzo di uscita), l'Atalanta ne chiede 50 e storce il naso anche sulla formula del prestito con obbligo. I bergamaschi vogliono vendere alle loro condizioni, ma sanno che il tempo gioca contro di loro. Lookman ha fatto la sua scelta e aspetta che quella promessa di un anno fa venga mantenuta.

L'Inter, dal canto suo, mantiene la posizione: 40 milioni e non un euro di più. Marotta e Ausilio hanno fatto sapere che la loro proposta non è migliorabile. Ma lo scenario può cambiare con la giusta pazienza: all'Inter l'ottimismo si respira a pieni polmoni grazie al patto di ferro tra attaccante e club.

San Siro bocciato UEFA: niente Euro 2032, urgenza nuovo stadio

Importanza: 7/10

Urgenza. Non è certamente una parola nuova quando si parla del futuro di San Siro, ma ora è diventata drammaticamente pressante. L'attuale Meazza non ha i requisiti per ospitare Euro 2032 e la UEFA l'ha bocciato senza appello. La struttura è troppo datata per interventi efficaci di ammodernamento, nonostante ci siano sette anni di tempo.

Il summit di ieri a Palazzo Marino tra Milan, Inter, sindaco Sala, FIGC e UEFA ha certificato quello che tutti temevano: San Siro così com'è non può ospitare la rassegna continentale. Anche i lavori di ristrutturazione non basterebbero, la struttura ha troppi anni sulle spalle. Tutto questo nonostante Milano sia la città ideale per trasporti e strutture ricettive.

Ora come ora, l'unico stadio italiano con tutti i requisiti è l'Allianz di Torino. Anche l'Olimpico di Roma necessita di lavori, ma essendo sede istituzionale dovrebbe farcela. La dead line per la lista definitiva? Ottobre 2026. Sembra lontana, ma non lo è affatto considerando l'interminabile iter che Milan e Inter stanno vivendo per il nuovo impianto.

L'alert su Euro 2032 è l'ennesima conferma di quello che i due club sostengono da anni: San Siro non solo è inadeguato nei servizi, ma un piano di ristrutturazione profonda avrebbe costi sproporzionati. Una tesi che Milan e Inter avevano fatto presente al Comune fin dall'inizio, suggerendo di scartare a priori questa ipotesi.

E mentre l'iter per il nuovo San Siro ha registrato due punti a favore (il no del TAR alla sospensiva e l'accordo sul prezzo), lo tsunami dell'inchiesta urbanistica milanese con il sindaco Sala indagato rappresenta un punto di domanda gigantesco. Lo scenario peggiore? Un iter che si impantana di nuovo mentre San Siro resta inadeguato. A quel punto la figuraccia sarebbe servita, e che figuraccia.

Cessioni Inter: Stankovic al Bruges, Asllani deve partire

Importanza: 6/10

Capitolo uscite: l'Inter ha le idee chiare su chi deve fare le valigie. Aleksander Stankovic è vicinissimo al Club Bruges per 10 milioni con clausola di riacquisto a 25 milioni valida per due anni. La trattativa è in dirittura d'arrivo dopo una settimana di contatti, mancavano solo alcuni dettagli contrattuali che hanno allungato i tempi.

Per Kristjan Asllani, invece, la situazione è più complicata. Il centrocampista albanese sta rifiutando ogni destinazione all'estero, "indispettendo l'Inter" come riporta la Gazzetta. Ausilio è stato chiarissimo: "Dopo tre anni è meglio che trovi opportunità diverse, è arrivato anche Sucic. Glielo abbiamo già detto". Traduzione: Asllani deve partire, ma lui non sembra della stessa idea.

Il punto è questo: l'Inter ha bisogno di fare cassa per finanziare l'operazione Lookman e le cessioni sono fondamentali. I 10 milioni di Stankovic rappresentano un quarto di quelli che servono per il nigeriano dell'Atalanta. Ma se Asllani continua a fare muro, la situazione si complica.

Su altri fronti: si è raffreddata la pista Sassuolo per Buchanan (il Villarreal è tornato a pensarci), mentre Sebastiano Esposito è conteso tra Fiorentina e Cagliari. Per quanto riguarda i big, Ausilio ha blindato Thuram ("Non è assolutamente sul mercato") e Frattesi ("Incedibile, fa parte del nostro progetto").

Sulla clausola di Dumfries, il ds ha spiegato: "Messa in momento particolare, rischiavamo di perderlo a zero e abbiamo tutelato l'asset del club". Insomma, meglio una clausola che perdere il giocatore gratis. Ora resta da capire se qualcuno la attiverà o se l'olandese resterà in nerazzurro. La sensazione è che l'Inter stia gestendo le uscite con chirurgica precisione, ma serve la collaborazione dei giocatori interessati.

Calhanoglu nel mirino turco: Galatasaray spregiudicato, spunta il Fenerbahce

Importanza: 7/10

Il caso Calhanoglu non è ancora chiuso. Nonostante le smentite ufficiali di Ausilio, dalla Turchia continuano ad arrivare voci insistenti su un possibile ritorno in patria del centrocampista nerazzurro. E ora non c'è solo il Galatasaray: si è fatto avanti anche il Fenerbahce di Mourinho.

Secondo l'emittente turca YS Tv, il presidente del Fenerbahce Ali Koç avrebbe incontrato direttamente Calhanoglu per sondare la sua disponibilità. L'incontro avrebbe riguardato informazioni sullo stipendio e sulle richieste dell'Inter per una eventuale cessione. La fonte turca sostiene che Hakan vorrebbe tornare in patria, ma l'ostacolo resta la valutazione dell'Inter.

Ausilio, però, ha usato parole durissime sul comportamento del Galatasaray: "Qualcuno ha avuto attenzioni su di lui in modo spregiudicato, non tenendo conto del rispetto che diamo quando trattiamo un giocatore". Il riferimento è chiaramente ai contatti diretti senza passare per i canali ufficiali, una pratica che l'Inter considera scorretta.

La posizione del club nerazzurro è cristallina: "Calhanoglu non ha mai chiesto assolutamente di andare via dall'Inter. Non c'è alcun problema con lui, è un campione e l'Inter spera di poter andare avanti a lungo con lui". Ausilio ha anche rivelato che c'è stato "un confronto col Galatasaray e ci siamo resi conto che non c'era nulla".

Credetemi, la situazione è più complessa di quanto sembri. Da una parte l'Inter blinda pubblicamente il suo regista, dall'altra i club turchi continuano a muoversi sottotraccia. Il Fenerbahce di Mourinho rappresenta una tentazione in più per Calhanoglu, che potrebbe essere attirato dall'idea di lavorare con lo Special One. Ma l'Inter, almeno per ora, fa muro: Hakan è incedibile e punto. Sui social turchi, intanto, i tifosi del Fenerbahce hanno iniziato a scatenarsi. Il mercato, si sa, è anche questo.

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Mercato in fermento: il Milan monitora Vlahovic della Juventus per agosto, mentre il Fenerbahce di Mourinho pensa anche al serbo. Derby milanese per Giovanni Leoni del Parma: Inter favorita ma il Milan si inserisce, con la Juventus di Tudor che osserva. Porte girevoli: Terracciano ufficiale al Milan, Sportiello torna all'Atalanta. Il Sassuolo cerca il post-Laurienté: ritorno di fiamma su Buchanan dell'Inter, suggestione Insigne. Ufficialità: Valentin Carboni al Genoa in prestito secco, mentre Beukema completa le visite col Napoli. Conte carica l'ambiente: "Saremo armati, è bene che si sappia".

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