AI Digest: Quando il potere si maschera da progresso

Sam Altman ha annunciato che ChatGPT permetterà contenuti erotici per utenti adulti verificati a partire da dicembre. La mossa arriva appena mesi dopo che OpenAI aveva implementato restrizioni più severe per affrontare problemi di salute mentale, inclusi casi di utenti che sviluppavano relazioni preoccupanti con il chatbot.

Altman sostiene che l'azienda ha "mitigato i seri problemi di salute mentale" e può ora rilassare le restrizioni in sicurezza. Tuttavia, OpenAI non ha fornito prove concrete di questo successo, mentre GPT-5 - il modello più recente - produce effettivamente più risposte dannose rispetto al predecessore quando testato su argomenti come suicidio e autolesionismo.

La tempistica è sospetta: OpenAI corre verso 800 milioni di utenti settimanali mentre cerca di giustificare investimenti miliardari. L'introduzione di contenuti erotici segue la strategia di successo di Character.AI, dove gli utenti passano in media due ore al giorno chattando con i bot. Ma il vero problema è: questa è davvero sicurezza migliorata o semplicemente ottimizzazione dell'engagement mascherata da principio "trattare gli adulti come adulti"?

Google sta investendo 15 miliardi di dollari per costruire un hub AI da 1 gigawatt in India, proprio mentre il governo Modi promuove alternative locali ai giganti tech americani. L'investimento quinquennale rappresenta il più grande impegno di Google fuori dagli Stati Uniti, ma arriva in un momento politicamente delicato.

Dopo i dazi del 50% di Trump sulle importazioni indiane, Modi ha iniziato a spingere per prodotti "swadeshi" (made in India). I ministeri indiani stanno attivamente promuovendo alternative locali a Google Cloud, Gmail e persino Google Maps, creando una potenziale minaccia politica per il futuro di Google nel paese.

La scelta di Visakhapatnam nell'Andhra Pradesh non è casuale. Il Chief Minister Chandrababu Naidu è un alleato chiave che ha supportato il ritorno al potere di Modi alle ultime elezioni generali. Google sta essenzialmente scommettendo che i soldi possano comprare influenza politica in un momento in cui l'India - il paese più popoloso del mondo - sta cercando di bilanciare opportunità economiche con sovranità tecnologica.

La domanda è: questo massiccio investimento sarà sufficiente a proteggere Google dalle pressioni geopolitiche crescenti?

OpenAI ha annunciato una partnership con Broadcom per sviluppare 10 gigawatt di acceleratori AI personalizzati, in un accordo che potrebbe costare fino a 500 miliardi di dollari. I sistemi saranno implementati nei data center di OpenAI e partner dal 2026 al 2029, rappresentando un passo cruciale verso l'indipendenza hardware.

Questo è solo l'ultimo di una serie di accordi infrastrutturali massicci per OpenAI. Nelle ultime settimane, l'azienda ha annunciato circa 33 gigawatt di capacità computazionale attraverso partnership con Nvidia, AMD e Broadcom. Ha anche presumibilmente firmato un accordo da 300 miliardi di dollari con Oracle per l'infrastruttura cloud.

La strategia è chiara: OpenAI vuole controllare l'intera catena del valore AI, dal silicio al software. Progettando i propri chip, l'azienda può "incorporare ciò che ha imparato dallo sviluppo di modelli frontier direttamente nell'hardware", sbloccando presumibilmente "nuovi livelli di capacità e intelligenza".

Ma c'è un problema: OpenAI sta essenzialmente scommettendo il futuro dell'azienda su investimenti infrastrutturali che devono essere ripagati. Con questi numeri astronomici, il margine di errore è praticamente zero.

Una nuova ricerca rivela che il 62% degli studenti britannici tra 13 e 18 anni crede che l'AI abbia un impatto negativo sulle loro competenze scolastiche. Solo il 2% dichiara di non usare AI per i compiti, mentre l'80% la usa regolarmente - un paradosso che rivela una generazione consapevole ma intrappolata.

"L'AI rende troppo facile trovare le risposte senza fare il lavoro da soli", dice un quarto degli studenti. Altri lamentano che limita il pensiero creativo e riduce la probabilità di risolvere problemi autonomamente. Quello che non vi stanno dicendo è che questi ragazzi hanno una comprensione più sofisticata dell'AI di molti adulti che la promuovono.

Uno studio del MIT ha misurato l'attività elettrica cerebrale durante la scrittura di saggi con LLM, concludendo che la dipendenza dall'AI solleva "preoccupazioni sulle implicazioni educative a lungo termine". Mentre GPT-5 produce più risposte dannose del predecessore su argomenti come suicidio e autolesionismo, continuiamo a spingere questa tecnologia nelle scuole.

Gli studenti chiedono più guida dagli insegnanti sull'uso appropriato dell'AI. Ironia della sorte, la "generazione tecnologica" si rivolge ancora agli adulti per orientamento su come usare produttivamente questi strumenti senza compromettere il proprio sviluppo cognitivo.

OpenAI sta collaborando con governi stranieri per costruire sistemi di "AI sovrana", inclusi accordi con monarchie come gli Emirati Arabi Uniti. La strategia, coordinata con il governo USA, mira a diffondere la tecnologia AI democratica globalmente mentre la Cina accelera il deployment dei propri sistemi.

Jason Kwon di OpenAI sostiene che collaborare con governi non democratici può aiutarli a "evolversi verso il liberalismo". È lo stesso ragionamento usato per la Cina vent'anni fa quando entrò nel WTO - sappiamo tutti come è andata a finire. La Cina è già avanti con i modelli open source: Alibaba riporta 300 milioni di download per i suoi modelli Qwen.

Mentre OpenAI costruisce data center da 5 gigawatt ad Abu Dhabi, i critici democratici denunciano il "tecno-fascismo". Big Tech usa un linguaggio orwelliano dove "libertà" significa evitare responsabilità e la regolamentazione viene descritta come "controllo statale" piuttosto che espressione della volontà collettiva.

Il vero problema: stiamo assistendo alla proattiva unione di potere industriale e governativo che bypassa le norme liberali, dove gli individui rinunciano ai propri interessi per un "bene superiore" predeterminato dalle élite tecnologiche.