l'Inter verso il Mondiale per Club senza Taremi e con novità sul calciomercato

Da Los Angeles arriva la prima conferenza stampa ufficiale di Cristian Chivu. Il nuovo allenatore dell'Inter si è presentato con l'emozione di chi torna a casa dopo 13 anni di nerazzurro nel sangue. "Avevo già fatto l'allenatore dell'Inter, anche se nel settore giovanile", ha esordito con quel sorriso che scalda i cuori interisti.

Marotta ha voluto subito chiarire: "Non è un ripiego come è stato scritto. È un allenatore made in Inter, non solo made in Italy". Il presidente ha spiegato la scelta con quella determinazione che conosciamo: dopo quattro anni con Inzaghi si è arrivati a un divorzio consensuale, ma Chivu rappresenta il profilo perfetto per le ambizioni del club.

Capitolo nostalgia: "Abbiamo la chat con la squadra del Triplete. Siamo compagni e amici per tutta la vita", ha rivelato Chivu. I messaggi di congratulazioni da parte di tutti gli eroi del 2010 sono arrivati puntuali, compreso quello di Mourinho al telefono. "Mi ha fatto piacere ricevere il sostegno di persone che hanno scritto pagine importanti della storia dell'Inter".

Sulla chiamata dell'Inter: "Per me è stata una sorpresa, pensavo di continuare a Parma. Ma quando chiama l'Inter è motivo di orgoglio". Con Inzaghi? "L'ho sentito per fargli l'in bocca al lupo quando ho saputo che non avrebbe continuato, poi non ci siamo più sentiti".

Il nuovo staff è tutto nerazzurro: Kolarov vice, Cecchi e Palombo collaboratori, Rapetti e Franchini preparatori atletici. "È uno staff competitivo, di persone esperte. Sono sicuro faremo grandi cose assieme".

Oaktree gioca d'anticipo e sistema i conti dell'Inter. Il fondo americano ha annunciato il rimborso anticipato del bond da 412 milioni in scadenza nel 2027, un'operazione che migliorerà significativamente la struttura finanziaria del club.

I numeri parlano chiaro: il nuovo finanziamento arriverà a tassi più vantaggiosi rispetto al 6,75% attuale. Due i motivi principali: il mercato offre oggi tassi inferiori e l'Inter presenta conti in netto miglioramento, con il primo utile in arrivo dopo oltre un decennio. Senza dimenticare che Oaktree rappresenta una proprietà solida, subentrata nel maggio 2024 con una ricapitalizzazione da 52 milioni.

Capitolo strategia: secondo gli esperti, questa mossa è propedeutica a una futura cessione del club. L'asticella del prezzo è elevata: tra le 2 e 3 volte il fatturato. Ma intanto Oaktree gioca in casa nel Mondiale per Club, dove arrivare in finale porterebbe 132 milioni nelle casse nerazzurre.

Credetemi, non è solo una questione di bilanci. Senza questo intervento, l'Inter rischiava di non potersi iscrivere al campionato 2026/27 per via delle nuove regole sui controlli finanziari. Il bond sarebbe entrato nelle passività a breve termine, compromettendo i requisiti per l'iscrizione alla Serie A.

Ora la Quercia può guardare al futuro con maggiore serenità, forte di una struttura finanziaria più solida e di un debito meglio gestito.

Il futuro di Hakan Calhanoglu è in bilico. Il regista turco ha ricevuto sondaggi concreti dal Galatasaray e dall'Arabia Saudita, e questa volta l'Inter è disposta ad ascoltare offerte. Una posizione diametralmente opposta al passato, quando i nerazzurri respinsero immediatamente gli assalti del Bayern.

La strategia Oaktree è chiara: ringiovanire e abbassare il costo squadra. Calhanoglu pesa 6,5 milioni di ingaggio e a 31 anni rappresenta un'occasione di mercato importante. Dalla Turchia insistono: il Galatasaray avrebbe già parlato con il giocatore, ottenendo un "se siete d'accordo, perché no?". Il club giallorosso offre 15 milioni più un ingaggio da 10 milioni netti.

Ma l'Inter non fa sconti: la valutazione oscilla tra i 35 e i 40 milioni di euro. Una cifra che tiene conto del contratto fino al 2027 e delle qualità di un giocatore che nelle ultime stagioni si è dimostrato un regista atipico: geometrie, conclusioni, calci piazzati, ma anche grandi corse e chiusure difensive.

Capitolo sostituti: se Calhanoglu dovesse partire, l'Inter ha già individuato in Nicolò Rovella della Lazio il profilo ideale. Il problema? La clausola da 50 milioni è considerata troppo alta. Alternative: Ederson dell'Atalanta (40 milioni), Hjulmand dello Sporting (stesso prezzo) e Angelo Stiller dello Stoccarda.

Per ora nessuna offerta ufficiale è arrivata a Milano, ma la macchina mediatica è partita. E quando succede, di solito c'è qualche intermediario che si è messo al lavoro.

Gennaro Gattuso è il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana. L'ufficialità è arrivata dalle parole di Gianluigi Buffon ai microfoni di Rai Sport: "Stiamo lavorando, mancano dei dettagli. Abbiamo avuto dei giorni impegnativi ma credo che alla fine abbiamo fatto la scelta migliore".

Ringhio ha battuto la concorrenza dei suoi ex compagni di squadra in azzurro Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi. Una scelta che punta sulla grinta e sul carattere per risollevare un'Italia reduce dalla disfatta contro la Norvegia e dall'esonero di Spalletti.

Dal mondo del calcio arrivano i primi commenti positivi. Cafu, leggenda brasiliana che ha affrontato spesso l'Italia, non ha dubbi: "Rino ha la grinta giusta per guidare l'Italia. Già da calciatore faceva del suo carattere un punto di forza. In Italia i talenti non mancano, mi aspetto di vedere un'Italia diversa".

Capitolo ripartenza: secondo Buffon, l'obiettivo è "evitare di fare figure non da Italia. Fra il perdere e il perdere in una certa maniera c'è differenza". Il nuovo CT dovrà ricreare quella sinergia tra Nazionale e club che negli ultimi tempi sembrava essersi persa.

Gattuso eredita una situazione complicata, ma la sua esperienza da allenatore in Italia e all'estero rappresenta un bagaglio importante. Ora tocca a lui riportare l'Italia dove merita: al prossimo Mondiale.