L'Inter Parte per gli USA e Nuovi Equilibri
Riassunto
L'Inter vola verso Los Angeles per il Mondiale per Club con Sucic e Luis Henrique pronti al debutto contro il Monterrey. Kolarov ufficiale vice di Chivu, completando uno staff di soli ex nerazzurri. Sul mercato difesa tutto dipende da Bisseck: Mosquera e Leoni nel mirino per 20 milioni ciascuno. Buone notizie per il nuovo San Siro: Norman Foster in pole per il progetto e indagini ambientali positive senza necessità di bonifiche.
Destinazione Los Angeles: l'Inter vola verso il sogno americano
Il sogno americano dell'Inter è ufficialmente iniziato. Questa mattina dall'aeroporto di Malpensa è partito il volo charter che ha portato la spedizione nerazzurra a Los Angeles, dove tra una settimana esatta inizierà l'avventura nel Mondiale per Club. Una partenza che sa di déjà vu per Chivu, che nel 2009 aveva già vissuto la stessa esperienza con Mourinho (stesso hotel di Beverly Hills, stessi campi di UCLA). Ora tocca a lui guidare questa nuova missione.
Sucic e Luis Henrique subito protagonisti. Secondo la Gazzetta dello Sport, il debutto contro il Monterrey al Rose Bowl di Pasadena vedrà immediatamente in campo i due nuovi acquisti. Il croato, reduce dagli impegni con la nazionale dove ha brillato al fianco di Modric, si aggregherà direttamente negli Stati Uniti. L'infortunio di Calhanoglu gli offre una chance immediata, anche se bisogna capire in quale ruolo Chivu lo utilizzerà. Luis Henrique, invece, ha già svolto una seduta con i nuovi compagni e rappresenta l'alternativa ideale a Dumfries (può giocare anche a sinistra in caso di necessità).
La lista dei convocati svela le scelte di Chivu. Tra i 33 nomi spicca la presenza dei fratelli Esposito, Valentin Carboni e il ritorno di Palacios dal prestito al Monza. Sucic vestirà la maglia numero 8 di Arnautovic, Luis Henrique la 11 di Correa. Una rosa che mescola esperienza e gioventù, con cinque primavera aggregati (Berenbruch, Cocchi, Re Cecconi, De Pieri e il portiere Calligaris). Il punto è questo: Chivu ha voluto subito imprimere la sua filosofia, puntando sui giovani senza dimenticare l'esperienza dei veterani.
La struttura californiana è di primo livello e soddisfa ogni richiesta, anche se le tensioni per i raid anti-immigrazione hanno portato alla cancellazione di alcuni eventi promozionali. L'Inter si allenerà sui campi mitici della UCLA, dove sono cresciuti fenomeni come Kareem Abdul Jabbar e Jimmy Connors. Chissà che non porti bene anche a Chivu, che di partire con le marce elevate ha tutto il bisogno del mondo.
Kolarov completa lo staff: un'Inter di ex nerazzurri
Aleksandar Kolarov è ufficialmente il nuovo vice di Chivu. Dopo il tentativo fallito per Martusciello (bloccato dal contratto con la Salernitana) e il no di Samuel (rimasto fedele a Scaloni), l'Inter ha trovato il suo secondo allenatore nell'ex terzino serbo. Una scelta che completa uno staff tecnico fatto interamente di ex nerazzurri: oltre a Chivu e Kolarov, ci sono il preparatore dei portieri Orlandoni, il collaboratore tecnico Palombo e il preparatore atletico Rapetti.
"Offerta improvvisa ma significativa", così Kolarov ha salutato la Serbia Under 21 per abbracciare il progetto Inter. Il 39enne serbo lascia la panchina della nazionale giovanile dopo appena otto mesi, attirato dalla possibilità di tornare nel club dove ha chiuso la carriera da giocatore vincendo scudetto, Coppa Italia e Supercoppa tra il 2020 e il 2022. La federazione serba ha benedetto la scelta, definendola "la prova che è un esperto emergente con il potenziale per lasciare un segno profondo nella professione di allenatore".
Il curriculum di Kolarov negli ultimi anni è variegato. Dopo aver conseguito l'abilitazione come direttore sportivo a Coverciano nel 2023, aveva accettato il ruolo al Pisa per poi dimettersi dopo un mese per motivi familiari. Nel 2024 ha cambiato strada seguendo il corso da allenatore sempre a Coverciano insieme a Cesc Fabregas, conseguendo il master UEFA Pro A. Da qui la chiamata della Serbia Under 21 e ora il ritorno all'Inter.
Credetemi, non è neanche la prima volta che Kolarov incrocia il destino nerazzurro negli ultimi tempi. Era stato coinvolto nella trattativa per Samardzic dall'Udinese, quando il giocatore aveva anche svolto le visite mediche prima che l'affare saltasse. Ora, dopo due anni, l'Inter riabbraccia Kolarov trovando in lui un professionista preparato con un background di livello. Capitolo staff tecnico: si aggiunge anche Maurizio Fanchini come preparatore atletico, altro ritorno ad Appiano Gentile dopo l'esperienza dal 2011 al 2015.
Sucic, l'erede di Modric che fa impazzire la Croazia
"Il tipo di calciatore che i migliori esperti disegnerebbero in laboratorio se dovessero creare il centrocampista ideale". Così la stampa croata ha definito Petar Sucic dopo la maxi prestazione contro la Repubblica Ceca, dove ha giocato al fianco del suo idolo Modric nel 5-1 della nazionale. Per l'Inter è la conferma di aver messo le mani su un potenziale campione, pagato 14 milioni più 2,5 di bonus dalla Dinamo Zagabria.
Le caratteristiche di Sucic sono perfette per Chivu. Il nuovo allenatore nerazzurro ama i centrocampisti dotati di corsa, tecnica e fisico, portati agli inserimenti. Il 21enne croato ha tutto questo: potenza, intelligenza tattica, qualità tecnica, spirito vincente e personalità da leader. "È una gioia immensa giocare con Modric", ha dichiarato dopo la vittoria contro la Repubblica Ceca. "Lui ti guarda, tu lo guardi: si muove in modo brillante, detta il gioco in modo impeccabile. Il mio compito è semplicemente imparare da lui".
Il destino ha voluto che Sucic e Modric si ritroveranno da avversari nel derby di Milano, quando il Real Madrid affronterà l'Inter. Ma intanto il giovane centrocampista può contare su una condizione fisica migliore rispetto a molti compagni. Nel corso della stagione è stato a lungo fermo per un infortunio al piede, ma una volta smaltito ci ha messo poco a ritrovare posto e forma: 3 gol e 2 assist nelle ultime 4 giornate di campionato con la Dinamo.
Ora, prestate attenzione: Sucic potrebbe debuttare già contro il Monterrey, approfittando dell'assenza di Calhanoglu. È una mezz'ala d'inserimento con caratteristiche simili a Barella, ma può fare anche il regista o il fantasista. Un motorino del centrocampo che non si ferma mai (con la Dinamo faceva almeno 13 chilometri a partita). L'Inter ha trovato un centrocampista in più, che alla lunga potrebbe anche prendere il posto di Frattesi, sempre nel mirino di Napoli e Roma.
Difesa, tutto dipende da Bisseck: Mosquera e Leoni nel mirino
La composizione della difesa dell'Inter del prossimo anno dipenderà molto dal futuro di Bisseck. Il tedesco piace in Premier League, con il Manchester United che lo ha visionato spesso negli ultimi mesi. Una sua eventuale cessione potrebbe portare a una corposa plusvalenza e aprire le porte a nuovi innesti nel reparto arretrato.
Leoni e Mosquera sono le priorità assolute. Il primo, quando Chivu lo ha piazzato al centro della difesa a 3 del Parma, ha messo in mostra tutte le sue qualità e una maturità sorprendente per i suoi 18 anni. Lo spagnolo del Valencia, invece, sembra più adatto a fare il braccetto, visto che può giocare anche da terzino destro. Entrambi hanno un prezzo che si aggira attorno ai 20 milioni di euro, con Mosquera che va in scadenza tra un anno.
Ma c'è un problema: per Mosquera la concorrenza è agguerrita. L'Arsenal si è fatto avanti con decisione, e lo spagnolo vorrebbe un ruolo da protagonista. Per questo motivo il Lipsia è attualmente in pole position. L'Inter, dal canto suo, dovrebbe prima cedere per fare spazio: oltre a Bisseck, anche Acerbi potrebbe partire. Per l'ex Lazio si ragiona sull'età e il club può esercitare la clausola di uscita anticipata versando 500mila euro.
Capitolo alternative: De Winter, Beukema e Lucumí sono in seconda fila rispetto alle due priorità principali. Il belga del Genoa ha la concorrenza del Villarreal, mentre per gli altri due del Bologna le valutazioni restano elevate. Tutto rinviato ovviamente a dopo il Mondiale, quando peserà anche il parere di Chivu sui profili da seguire. L'allenatore rumeno conosce bene Leoni per averlo allenato al Parma, e questa potrebbe essere la carta vincente per convincere il giovane difensore a scegliere l'Inter.
San Siro, Norman Foster e buone notizie dal sottosuolo
Norman Foster per il nuovo San Siro. Il sindaco Sala ha espresso un giudizio positivo sull'ipotesi di affidare il progetto del nuovo stadio all'archistar britannico, pur ammettendo di non essere stato informato in anticipo. "Mi sembra un'idea molto positiva", ha dichiarato a margine di un evento pubblico. La deadline resta fissata al 10 novembre, prima che entrino in funzione i vincoli della sovrintendenza, ma l'obiettivo è chiudere tutto nell'estate.
Arrivano ottime notizie dalle indagini ambientali preliminari condotte da Inter e Milan sulle aree di San Siro. Cinquantotto sondaggi totali hanno dato esito sostanzialmente positivo: in 24 casi è stata riscontrata la piena conformità ai limiti di legge per l'uso residenziale e a verde pubblico. I restanti 34 rientrano nei limiti per le aree a uso industriale e commerciale, coerenti con le caratteristiche d'uso delle relative zone.
Anche nell'area dello stadio i risultati sono incoraggianti. Dodici sondaggi hanno interessato l'interno dei cancelli del Meazza: 4 rispettano i limiti per uso residenziale, negli altri 8 sono stati riscontrati superamenti lievi di IPA, idrocarburi e metalli pesanti. "Si tratta di superamenti che, vista la tipologia di contaminanti, il valore e la pavimentazione dell'area, ad oggi non richiedono interventi di interdizione né di prevenzione", spiega la nota del Comune.
Il Parco dei Capitani è completamente pulito. Le indagini geotecniche hanno escluso la presenza nel sottosuolo di fondamenta del vecchio palazzetto demolito negli anni '80, confermando l'assenza di contaminazioni superiori ai limiti di legge. Credetemi, queste sono notizie fondamentali per accelerare le procedure di cessione dell'area e per evitare costosi interventi di bonifica che avrebbero complicato i tempi e i costi del progetto. Inter e Milan possono sorridere: la strada verso il nuovo stadio si fa sempre meno in salita.
Da Leggere Più Tardi
Approfondimenti e letture consigliate per esplorare ulteriormente gli argomenti trattati
Mercato in fermento: l'asse Inter-Parma si scalda non solo per Bonny, ma anche per Giovanni Leoni, valutato 25-30 milioni. Zalewski verso la conferma: l'Inter riscatterà il polacco per 6,5 milioni dalla Roma. Luis Henrique saluta Marsiglia: il brasiliano ha ringraziato l'OM per l'accoglienza ricevuta. Calhanoglu nel mirino saudita: l'Arabia tenta il turco con offerte faraoniche, Rovella il possibile sostituto. Arnautovic ai saluti: secondo addio emozionante dell'austriaco. Mondiale per Club: 26 giocatori puntano al 'doppio' Mondiale, tra cui Lautaro e Pavard. Mancini senza filtri: l'ex ct non è stato contattato dall'Inter post-Inzaghi. Monterrey si rinforza: i messicani prendono Mele, portiere dell'Uruguay.
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