Inter
5 giugno 2025

Fabregas dice no, Inzaghi vola in Arabia: l'Inter riparte da zero

Riassunto

Giornata di svolta per l'Inter: Fabregas dice no dal palco di Londra mentre Inzaghi firma con l'Al-Hilal per 52 milioni. Como fa muro per lo spagnolo, Vieira diventa il favorito per la panchina. Ufficiale Sucic per 14 milioni, Hojlund apre al ritorno in Serie A. I giocatori salutano Inzaghi sui social con messaggi commoventi.

Fabregas chiude all'Inter: Como fa muro, Ausilio a mani vuote

Importanza: 10/10

Il punto è questo: Cesc Fabregas ha detto no all'Inter. Non con le parole, ma con i fatti. Dal palco del SWXS London, lo spagnolo ha blindato il suo futuro al Como con dichiarazioni che suonano come una porta sbattuta in faccia ai nerazzurri. "Credo molto nel progetto a lungo termine del Como", ha scandito l'ex Arsenal, mentre il presidente Suwarso rincarava la dose: "Il nostro percorso ruota attorno a Fabregas, che non lascerà il club".

Piero Ausilio era volato a Londra con la valigia piena di speranze e un mandato preciso da Marotta (che aveva chiesto ufficialmente il via libera al Como per parlare con Fabregas). Ma si è ritrovato davanti un muro invalicabile. Il blitz londinese si è trasformato in un buco nell'acqua clamoroso. L'incontro serale tra i due c'è stato, questo è confermato, ma senza il benestare del Como e con Fabregas che ha ribadito la sua posizione.

Credetemi, la situazione è più complicata di quanto sembri. Il catalano ha anche delle quote societarie nel Como e un contratto fino al 2028. Non è solo una questione di cuore o di progetti sportivi, ma anche di interessi economici. Il Como ha investito su di lui come simbolo del rilancio e non ha alcuna intenzione di mollare la presa.

Ora l'Inter deve correre ai ripari. Capitolo alternative: Patrick Vieira è diventato il favorito numero uno, con una clausola da 500mila euro che lo libererebbe dal Genoa. Più staccato Cristian Chivu, che però ha il vantaggio di conoscere l'ambiente. Il tempo stringe: lunedì c'è il raduno ad Appiano, mercoledì la partenza per Los Angeles. Non proprio il massimo presentarsi al Mondiale per Club con un allenatore "a tempo".

Inzaghi vola verso l'oro arabo: ufficiale all'Al-Hilal per 52 milioni

Importanza: 9/10

Ora, prestate attenzione: Simone Inzaghi è ufficialmente il nuovo allenatore dell'Al-Hilal. Il piacentino ha firmato un contratto biennale da 26 milioni netti a stagione, diventando l'allenatore più pagato al mondo. Una cifra che fa girare la testa: 52 milioni complessivi per due anni di lavoro in Arabia Saudita.

La giornata di ieri ha segnato il punto di non ritorno. Alle 11 del mattino, Inzaghi è partito da Linate insieme al suo agente Federico Pastorello, destinazione Parigi per l'incontro decisivo con i dirigenti dell'Al-Hilal. Nel pomeriggio la firma, in serata l'annuncio ufficiale con tanto di video di presentazione (anche se con una gaffe clamorosa: hanno usato l'audio di un gol di Pippo Inzaghi invece che di Simone).

"Sono Simone Inzaghi e oggi comincia la mia storia con l'Al-Hilal", le prime parole del nuovo tecnico saudita. Un addio che brucia ancora di più dopo la debacle di Monaco. Quattro anni all'Inter, sei trofei vinti (uno scudetto, due Coppe Italia, tre Supercoppe), due finali di Champions perse. Un bilancio che divide: per alcuni insufficiente considerando la rosa a disposizione, per altri straordinario vista la situazione economica del club.

L'Al-Hilal lo aspetta per una sfida immediata: il Mondiale per Club negli Stati Uniti, dove potrebbe ritrovarsi di fronte proprio l'Inter ai quarti di finale. Che beffa del destino sarebbe. Intanto Federico Pastorello festeggia sui social: "Una delle nostre operazioni più prestigiose". Prestigiosa sì, ma che lascia l'Inter a mani vuote e con l'amaro in bocca.

Sucic è nerazzurro: primo colpo per il Mondiale per Club

Importanza: 8/10

Mentre la dirigenza cerca il nuovo allenatore, il mercato dell'Inter non si ferma. È ufficiale: Petar Sucic è un nuovo giocatore nerazzurro. Il centrocampista croato classe 2003 arriva dalla Dinamo Zagabria per 14 milioni più 2 di bonus, firmando un contratto quadriennale da 1,5 milioni netti a stagione.

"Centrocampista dotato di grande visione di gioco, tecnica e versatilità", così lo descrive il comunicato ufficiale dell'Inter. Sucic può ricoprire diversi ruoli a centrocampo ed è già nel giro della nazionale croata con 7 presenze. Un investimento sul futuro che guarda anche al presente: sarà subito a disposizione per il Mondiale per Club negli Stati Uniti.

Il ragazzo ha le idee chiare: "Per me l'Inter è uno dei più grandi club d'Europa, quando mi si è presentata l'opportunità non ho avuto il minimo dubbio". Ha avuto modo di confrontarsi con Fabio Cannavaro, suo allenatore alla Dinamo, che gli ha parlato benissimo della Serie A e dell'ambiente nerazzurro.

Succic diventa l'ottavo croato della storia dell'Inter, seguendo le orme di Kovacic e Brozovic. Ha parlato con entrambi prima di trasferirsi: "Mi hanno confermato la grandezza di questo club". Un talento che arriva in un momento di transizione, pronto a crescere sotto la guida del nuovo allenatore. Chiunque esso sia.

Hojlund apre all'Inter: svolta per l'attacco nerazzurro

Importanza: 8/10

Mentre tutti guardano alla panchina, Ausilio lavora anche sul mercato in entrata. E dalla Premier League arriva una notizia che può cambiare i piani dell'attacco nerazzurro: Rasmus Hojlund ha aperto al ritorno in Serie A. Il danese del Manchester United, pagato 75 milioni due anni fa, ora vale molto meno dopo stagioni opache in Inghilterra.

L'Inter valuta un prestito con diritto di riscatto fissato intorno ai 45 milioni (la cifra a bilancio dello United dopo due anni di ammortamento). Un diritto che diventerebbe obbligo al verificarsi di determinate condizioni a partire dall'estate 2026. I Red Devils vorrebbero una cessione definitiva, ma la formula nerazzurra potrebbe convincerli.

Credetemi, l'operazione ha senso per tutti. Hojlund ritroverebbe la Serie A dove aveva brillato con l'Atalanta, l'Inter si assicurerebbe un attaccante giovane e di prospettiva senza investimenti immediati eccessivi. La concorrenza si è diradata nelle ultime settimane, aumentando le possibilità di successo.

C'è un retroscena interessante: la settimana scorsa il danese era vicinissimo alla Juventus, ma il licenziamento di Giuntoli ha interrotto ogni discorso. Ora i nerazzurri sono ottimisti sulla buona riuscita dell'affare. E se Pio Esposito dovesse brillare al Mondiale per Club? La Gazzetta si domanda se non convenga puntare direttamente su di lui, saltando il prestito e accelerando la sua crescita nell'Inter. Nulla è escluso in questo momento di transizione.

L'addio che commuove: i giocatori salutano Inzaghi sui social

Importanza: 7/10

Quando le parole ufficiali non bastano, parlano i cuori. I giocatori dell'Inter hanno affidato ai social i loro saluti a Simone Inzaghi, regalando momenti di autentica commozione. Capitolo sentimenti: Lautaro Martinez ha rotto il silenzio con una storia Instagram che ritrae l'abbraccio con il tecnico e un semplice "Grazie di tutto mister".

Denzel Dumfries ha scritto parole che toccano l'anima: "Siamo cresciuti come una famiglia, fin dal primo giorno ci siamo sentiti come a casa". Alessandro Bastoni ha aggiunto: "Sei stato una guida, ma anche uno di noi. Grazie per tutto quello che ci hai lasciato dentro e fuori dal campo".

Stefan De Vrij, che saluta Inzaghi per la seconda volta dopo l'esperienza alla Lazio, ha ricordato: "Non dimenticheremo mai la strada fatta insieme. Le vittorie, i trofei, ma anche i momenti più duri, sempre affrontati con unità e spirito di squadra". Nicolò Barella, solitamente poco attivo sui social, ha voluto omaggiare tutto lo staff: "A Max, a Fabio, a Claudio... solo un immenso grazie".

Anche lo staff tecnico ha salutato la famiglia nerazzurra. Claudio Spicciariello, preparatore atletico, ha pubblicato una foto della festa scudetto con un semplice "Noi siamo questo". Barella ha commentato: "Grande Claudione. Mancherai". Quattro anni di lavoro che si chiudono con l'affetto genuino di chi ha condiviso gioie e dolori. L'eredità umana di Inzaghi, forse, vale più di qualsiasi trofeo.

Da Leggere Più Tardi

Approfondimenti e letture consigliate per esplorare ulteriormente gli argomenti trattati

Mercato in fermento: mentre l'Inter cerca il nuovo allenatore, Bonny del Parma resta nel mirino con il Napoli che fa concorrenza. Il Milan accelera per Modric dopo il blitz di Tare in Croazia, mentre Reijnders va al City per 70 milioni. Nazionale in emergenza: Pio Esposito salta gli Europei U21 per infortunio, mentre Acerbi continua a dire no a Spalletti. Addii e arrivi: Correa verso il Botafogo per chiudere la sua avventura nerazzurra, mentre Raiola visita la sede per Cocchi e nega trattative concrete per Donnarumma. Ricordi e omaggi: Milano ha salutato Ernesto Pellegrini con Marotta che rassicura: "Siamo un'Inter forte". Il Mondiale per Club si avvicina con DAZN che presenta la programmazione gratuita e gli show speciali.

Naviga nel tema

Ricevi digest come questo direttamente su Telegram

Unisciti a migliaia di utenti che ricevono quotidianamente analisi curate su inter e calcio italiano. Informazione di qualità, zero spam.

Iscriviti al canale Inter e Calcio Italiano