Il D-Day di Inzaghi: tra Arabia e Fabregas, l'Inter al bivio
Riassunto
Giornata decisiva per l'Inter: domani l'incontro tra Inzaghi e la dirigenza mentre l'Al-Hilal offre 50 milioni l'anno. Fabregas prima scelta per sostituirlo, ma il Como fa muro. Frattesi rompe con Inzaghi dopo la finale, Napoli in agguato. Arriva Luis Henrique da 25 milioni. Acerbi dice no alla Nazionale scatenando polemiche.
Fabregas prima scelta: l'Inter prepara il piano B
Il punto è questo: mentre Simone Inzaghi riflette sull'offerta dell'Al-Hilal da 25 milioni a stagione, l'Inter ha già mosso le sue pedine per il futuro. E il nome in cima alla lista non è un mistero: Cesc Fabregas.
L'allenatore del Como è diventato il profilo ideale per sostituire eventualmente Inzaghi (che domani incontrerà la dirigenza per il faccia a faccia decisivo). La coppia Ausilio-Marotta apprezza il lavoro fatto dallo spagnolo con i biancoblù: decimo posto da neopromosso, calcio propositivo e moderno con il 4-2-3-1. Guai a chiudersi in difesa - questa la filosofia di Fabregas che potrebbe sposarsi perfettamente con l'idea di calcio dell'Inter.
Ma c'è un problema: il muro del Como. Già Roma e Bayer Leverkusen ci hanno provato senza successo. "Volete Fabregas? Non se ne parla", è stata la risposta secca della società lariana. Un club di provincia sì, ma con grandi ambizioni e disponibilità economica per trattenere il suo gioiello.
L'Inter però ha un vantaggio: l'appeal internazionale. Se Fabregas dovesse davvero diventare una possibilità concreta, i nerazzurri sarebbero pronti a fare sul serio. Nel frattempo, De Zerbi resta l'alternativa (ha una clausola da 6 milioni con il Marsiglia valida fino al 10 giugno).
Credetemi, la sensazione è che tutto si deciderà nelle prossime 48 ore. L'Al-Hilal spinge, convinto di avere già il sì di Inzaghi. Ma l'Inter non starà a guardare: se il matrimonio dovesse finire, il piano di successione è già pronto.
Inzaghi verso l'addio: il presidente Al-Hilal a Parigi
Ora, prestate attenzione: mentre l'Inter aspetta la decisione di Simone Inzaghi, dall'Arabia arrivano segnali inequivocabili. Il presidente dell'Al-Hilal, Fahad bin Nafel, è atterrato a Parigi con un aereo privato per finalizzare quattro acquisti stranieri. E il primo nome sulla lista è proprio quello del tecnico nerazzurro.
L'offerta sul tavolo è da capogiro: 50 milioni di euro all'anno per convincere Inzaghi ad accettare la sfida saudita. Ma non solo: l'Al-Hilal vuole costruire una squadra da sogno con Theo Hernandez in difesa, Bruno Fernandes a centrocampo e Victor Osimhen in attacco.
Secondo Sky Sport, Inzaghi ha tanti dubbi ed è ancora indeciso. Ne sta parlando con la famiglia, consapevole che l'Al-Hilal vuole fare un mercato davvero super. La sensazione è che il tecnico sia più fuori che dentro l'Inter, alla vigilia del vertice decisivo di domani pomeriggio.
L'Inter, dal canto suo, non ha ancora incontrato alcun allenatore per l'eventuale sostituto, limitandosi a pre-allertare gli agenti di Fabregas e De Zerbi. Entrambi non saranno semplici da liberare dai rispettivi club e chiederebbero garanzie di cambiamenti tecnici.
Capitolo finale: se Inzaghi dovesse dire sì all'Arabia, la firma potrebbe arrivare già domani. Un epilogo che sembrava impensabile solo una settimana fa, prima della disfatta di Monaco.
Frattesi rompe con Inzaghi: Napoli in agguato
La goccia che ha fatto traboccare il vaso: "Perché non mi hai fatto entrare, mister? Me lo meritavo...". Queste le parole di Davide Frattesi a Simone Inzaghi negli spogliatoi dell'Allianz Arena, dopo essere rimasto in panchina per tutti i 90 minuti della finale.
Il centrocampista romano non ha digerito l'esclusione, soprattutto dopo essere stato decisivo contro Bayern Monaco e Barcellona con gol pesantissimi. Il rapporto con Inzaghi è sempre stato ondivago, e ora sembra arrivato al punto di rottura.
Su Instagram, Frattesi ha rincarato la dose: "Avrei voluto essere lì dentro a combattere con i miei fratelli, e il fatto di non averlo potuto fare fa male". Un messaggio che sa di addio, confermato dalle indiscrezioni che parlano di un futuro lontano da Milano in caso di permanenza di Inzaghi.
Il Napoli è in prima fila per il classe '99. Antonio Conte lo aveva già cercato a gennaio, e ora potrebbe tornare alla carica. I partenopei hanno quasi chiuso per De Bruyne, ma Frattesi rappresenterebbe un profilo diverso e complementare.
L'Inter valuta il giocatore 40 milioni di euro, cifra che potrebbe scendere considerando i rapporti tesi. La Roma resta interessata (è cresciuto nel settore giovanile giallorosso), ma il Napoli sembra in pole position. Anche l'Inghilterra monitora la situazione: diversi club di Premier League hanno inserito Frattesi nel loro database.
Insomma, dopo due stagioni da vice, Frattesi vuole più spazio. E se non lo trova all'Inter...
Luis Henrique sbarca a Milano: 'Un sogno essere qui'
Mentre l'Inter vive ore di incertezza per il futuro di Inzaghi, arriva una certezza dal mercato: Luis Henrique è atterrato a Malpensa ed è ufficialmente un nuovo giocatore nerazzurro.
L'esterno brasiliano, classe 2001, è arrivato con un volo da Lisbona e ha subito dimostrato entusiasmo: "Se sto realizzando un sogno? Certo", le sue prime parole ai giornalisti presenti. Quando gli hanno chiesto del Mondiale per Club, la risposta è stata netta: "Sono pronto".
L'operazione con il Marsiglia è stata definita per 25 milioni di euro (23 più 2 di bonus legati al percorso Champions dell'Inter). Un investimento importante che conferma la strategia Oaktree: puntare sui giovani di talento per costruire il futuro.
Luis Henrique arriva da una stagione da protagonista in Ligue 1: 7 gol e 8 assist in 35 presenze, numeri che hanno convinto la dirigenza nerazzurra. Il brasiliano ha lavorato con Roberto De Zerbi, che lo ha trasformato in un giocatore completo e moderno.
Domani sono previste le visite mediche, poi la firma sul contratto quinquennale (scadenza 2030). Luis Henrique sarà subito a disposizione per il Mondiale per Club, rappresentando insieme a Sucic i primi tasselli del nuovo corso Inter.
Un segnale chiaro: qualunque sia il futuro di Inzaghi, l'Inter guarda avanti e investe sul domani.
Caso Acerbi: il no alla Nazionale divide l'opinione pubblica
Francesco Acerbi ha detto no all'Italia. E il mondo del calcio si divide tra chi lo critica e chi lo comprende.
Il difensore dell'Inter ha rifiutato la convocazione di Spalletti per le qualificazioni mondiali, motivando la decisione con la mancanza di "rispetto". Il riferimento è alle parole del ct sulla sua età ("Ma lei sa di che anno è Acerbi?") pronunciate quando qualcuno gli faceva notare le prestazioni del centrale nerazzurro.
Gianluigi Buffon non ha usato mezzi termini: "Un calciatore non dice no a Spalletti, dice no a qualcosa di più grande che è l'Italia". Il capo delegazione azzurro ha ricordato come anche dopo sconfitte dolorose con la Juventus, il dovere verso la Nazionale venisse sempre prima.
La Gazzetta dello Sport è stata ancora più dura: "Non si dice no all'Italia. Non ha avuto il coraggio di dire al ct due settimane fa 'grazie, ma no', evitando questa commedia sgradevole?". Un rimprovero che tocca il cuore della questione: il timing della decisione.
Dal punto di vista regolamentare, Acerbi non subirà alcuna squalifica nonostante l'articolo 76 delle Noif preveda sanzioni per chi rifiuta la convocazione. La Federcalcio ha scelto la linea morbida.
Il caso Acerbi si inserisce in un momento delicato per l'Inter e per il giocatore stesso, reduce dalla disfatta di Monaco. A 37 anni, il centrale sembra aver scelto di chiudere definitivamente con la maglia azzurra.
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Approfondimenti e letture consigliate per esplorare ulteriormente gli argomenti trattati
Capitolo mercato: l'Inter ha mosso i primi passi per Rasmus Højlund, contattando l'entourage del danese del Manchester United. Obiettivo principale per l'attacco insieme a Bonny del Parma. Donnarumma incerto: il portiere del PSG non esclude l'addio dopo la Champions vinta, l'Inter tra le ipotesi per il futuro. Allegri-Milan ufficiale: l'agente Branchini conferma il ritorno in rossonero, nessuna preoccupazione per Ibrahimovic. Rabiot apre al Milan: il francese del Marsiglia non chiude alla possibilità di seguire Allegri, "Se mi chiama sono disponibile". Oaktree può investire: secondo la Gazzetta, la sconfitta in finale potrebbe essere un'opportunità per evitare gli errori post-Triplete e costruire un nuovo ciclo.
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