INTER, CHE SPETTACOLO! DUMFRIES EROE, YAMAL FENOMENO E SAN SIRO ATTENDE
Riassunto
L'Inter pareggia 3-3 contro il Barcellona nell'andata della semifinale di Champions League in una partita spettacolare con gol di Thuram e doppietta di Dumfries, ma perde Lautaro per infortunio muscolare che lo mette a forte rischio per il ritorno. Yamal incanta tutti ma divide le opinioni: Inzaghi lo definisce un talento che nasce ogni 50 anni, Boban frena i paragoni con Messi. Sul fronte stadio, scaduto il bando per San Siro senza offerte alternative: ora via alla trattativa privata tra Inter, Milan e Comune. Intanto, per l'inchiesta sulle curve, Inzaghi e Calhanoglu sono stati squalificati per una giornata e salteranno il Verona.
BARCELLONA-INTER 3-3: CHE SPETTACOLO AL MONTJUIC! DUMFRIES EROE, YAMAL FENOMENO
PARTITA PAZZESCA A BARCELLONA, FINISCE 3-3 E A SAN SIRO SARÀ BATTAGLIA VERA
Ragazzi, che partita! Che spettacolo! Che emozioni! Barcellona-Inter 3-3 è stata una di quelle serate che ti riconciliano col calcio, che ti fanno capire perché questo sport è il più bello del mondo (e perché Guardiola ha detto che "grazie a sfide come questa gli stadi non saranno mai vuoti").
L'Inter è andata in Catalogna e ha giocato una partita monumentale, trasformandosi completamente rispetto alle tre sconfitte consecutive che avevano fatto piombare tutti nel pessimismo cosmico. Pronti-via e dopo 30 secondi Thuram inventa un colpo di tacco che lascia di stucco Szczesny. Poi arriva il raddoppio di Dumfries in sforbiciata e sembra tutto apparecchiato per una serata da sogno.
Ma il Barcellona non è mica l'ultima arrivata, e quel fenomeno di Lamine Yamal (che aveva rischiato di non giocare per un problemino nel riscaldamento) ha deciso di prendersi la scena. Prima segna l'1-2 con un sinistro a giro che bacia il palo, poi colpisce una traversa, e prima dell'intervallo arriva il 2-2 di Ferran Torres. Insomma, tutto da rifare.
Nella ripresa l'Inter rientra con un piglio diverso e torna avanti con la doppietta di Dumfries (ma quanto ci era mancato l'olandese volante?), ma la gioia dura pochissimo perché Raphinha scaglia un bolide che colpisce la traversa e poi rimbalza sulla schiena di Sommer finendo in rete. E non è finita qui, perché nel finale Mkhitaryan si vede annullare il 4-3 per un fuorigioco millimetrico che lo perseguiterà per tutta la vita (parole sue).
Il risultato? Un 3-3 che lascia tutto aperto per il ritorno a San Siro. Chi vince va in finale, chi perde va a casa. Semplice, no? (Anche se in caso di pareggio ci sarebbero supplementari e rigori, ma non voglio nemmeno pensarci).
Capitolo infortuni: Koundé e Lautaro Martinez si sono fermati e sono a rischio per il ritorno. Per il nostro capitano le sensazioni non sono buone, ma Taremi ha mostrato segnali di risveglio. Credetemi, martedì prossimo San Siro sarà una bolgia. Chi ha impegni per quella sera, cancelli tutto!
YAMAL, FENOMENO O FENOMENINO? BOBAN FRENA, THURAM PROVOCA
LAMINE YAMAL INCANTA TUTTI, MA BOBAN AVVERTE: "NON SARÀ MAI COME MESSI"
Ragazzi, parliamoci chiaro: Lamine Yamal è un fenomeno. A 17 anni (non ancora compiuti) ha già raggiunto le 100 presenze col Barcellona, roba che nemmeno Messi. Contro l'Inter ha fatto vedere cose da marziano: gol, traversa, dribbling, assist... Inzaghi dopo la partita ha detto che "uno così nasce ogni 50 anni", e non ha tutti i torti.
Ma attenzione, perché c'è chi frena gli entusiasmi. Zvone Boban, negli studi di Sky Sport, ha voluto mettere un freno alla Yamal-mania: "Non arriverà mai vicino a Messi, ma questo non esclude che sia un genio del calcio e potrà arrivare ai livelli di Ronaldinho e Neymar. Però Messi e Maradona sono più veloci e più forti fisicamente. E poi i gol... certo, Lamine segna, ma Leo ne faceva 50 a stagione".
E non è finita qui, perché Boban ha anche criticato l'atteggiamento del ragazzo: "Mi piacerebbe vederlo fare meno il 'fenomeno', con questi capelli nuovi... Dovrebbe divertirsi responsabilmente". Insomma, il nostro Zvone non le manda a dire (e forse un po' di rosicamento milanista c'è, ma questo non l'ho detto io).
Dall'altra parte, Marcus Thuram ha voluto provocare un po' quando gli hanno chiesto se Yamal sia il miglior giocatore al mondo: "No, per niente. Il miglior giocatore del mondo è francese, e anche il secondo è francese. Sono Ousmane (Dembélé) e Kylian (Mbappé). Yamal è forse il terzo". Beh, diciamo che il nostro Marcus non pecca certo di patriottismo!
La verità? Yamal è un talento straordinario che ha un bagaglio di colpi e conoscenze calcistiche impressionante per un ragazzo tanto giovane. Come ha scritto qualcuno, "non sai mai cosa aspettarti e non sai mai come andare a prenderlo". I paragoni con Messi lasciamoli perdere, godiamoci questo ragazzo che promette di farci divertire per i prossimi 15 anni (possibilmente non contro l'Inter, però).
Ah, e se volete vedere un'esultanza pazzesca, cercate il video del padre di Yamal dopo il gol del figlio: ha quasi smontato le tribune del Montjuic!
ALLARME LAUTARO: INFORTUNIO AI FLESSORI, RISCHIA DI SALTARE IL RITORNO
LAUTARO SI FERMA, INZAGHI PREOCCUPATO: "SARÀ DIFFICILISSIMO AVERLO PER IL RITORNO"
E quando le cose sembrano andare bene, ecco la notizia che non vorresti mai sentire. Lautaro Martinez si è fermato nel finale del primo tempo della sfida contro il Barcellona per un problema muscolare. La diagnosi ufficiale parla di "risentimento ai flessori della coscia sinistra", ma le sensazioni non sono per niente buone.
Il nostro capitano, visibilmente dolorante, ha provato a resistere fino all'intervallo (anche per non sprecare uno slot di sostituzione), ma poi ha dovuto alzare bandiera bianca. Le immagini delle sue mani sul volto e delle lacrime trattenute a malapena spezzavano il cuore. Del resto, per il Toro era l'ottava partita consecutiva da titolare, e alla fine il fisico ha presentato il conto.
Inzaghi dopo la partita non ha nascosto la preoccupazione: "Speriamo di non perderlo, ma sarà difficilissimo". E in effetti, secondo le ultime indiscrezioni, le possibilità di recupero per la gara di ritorno contro il Barcellona sono praticamente nulle. Domani (oggi, per chi legge) il capitano nerazzurro si sottoporrà agli esami strumentali che chiariranno l'entità dell'infortunio, ma la sensazione è che lo stop sarà più lungo di una settimana.
L'unica nota positiva in questo scenario è che Mehdi Taremi, entrato proprio al posto di Lautaro, ha mostrato segnali di risveglio dopo prestazioni non proprio esaltanti. L'iraniano ha lavorato bene per la squadra, si è piazzato dietro Thuram e ha dato un buon contributo. Certo, non è Lautaro, ma in questo momento ci aggrappiamo a qualsiasi cosa.
Ora la speranza è che il nostro capitano possa recuperare almeno per l'eventuale finale (se ci arriviamo), ma prima dobbiamo pensare a battere il Barcellona a San Siro. E dovremo farlo senza il nostro bomber, che quest'anno ha già segnato 24 gol in tutte le competizioni. Mica facile, eh?
SAN SIRO, FUTURO DECISO: NESSUNA OFFERTA ALTERNATIVA A QUELLA DI INTER E MILAN
STADIO MEAZZA: SCADUTO IL BANDO, ORA TRATTATIVA PRIVATA TRA COMUNE E CLUB
Era nell'aria, ma ora è ufficiale: il futuro dello stadio Giuseppe Meazza e delle aree limitrofe nel quartiere di San Siro passerà tutto da Inter e Milan. Allo scoccare della mezzanotte tra il 30 aprile e il 1° maggio è scaduto il termine ultimo del bando pubblico per presentare al Comune di Milano proposte alternative a quella delle due società calcistiche per l'acquisizione delle suddette aree. E indovinate un po'? Non è arrivata nessuna offerta alternativa.
Insomma, il Comune ha fatto il suo dovere aprendo un bando pubblico (anche per mettere a tacere i dubbi di quanti ritenevano che la possibilità di un nuovo progetto nel quartiere di San Siro andasse comunicata al mercato), ma il risultato è stato quello che tutti si aspettavano: Inter e Milan rimangono gli unici enti con cui Palazzo Marino potrà sedersi attorno a un tavolo per trattare.
E ora che succede? Partirà la trattativa privata fra i club, rappresentati da Beppe Marotta e Paolo Scaroni, e il Comune di Milano. Contemporaneamente si dovrà procedere anche alla chiusura della Conferenza dei servizi che vede coinvolta anche la Regione Lombardia. Se tutto andrà per il meglio, il Comune dichiarerà il pubblico interesse per l'operazione attraverso una delibera di giunta.
L'obiettivo di tutte le parti in causa è riuscire a chiudere la vendita dei terreni dello stadio, dell'impianto stesso e dei terreni limitrofi entro il 10 novembre 2025. Perché proprio quella data? Perché sarà allora che scatterà il vincolo della Soprintendenza sul secondo anello, che invece sarebbe evitato con la cessione a un privato dell'intera struttura del Giuseppe Meazza.
Il piano di Inter e Milan prevede la costruzione di un nuovo stadio, la demolizione (totale o parziale) di San Siro e la realizzazione di un investimento immobiliare e commerciale nell'area circostante. I due club dovrebbero acquistare le aree per 197 milioni (di cui 73 milioni per lo stadio Meazza), cifra fissata dall'Agenzia delle entrate su richiesta del Comune.
Resta da capire chi pagherà la bonifica e la demolizione di San Siro, attività che potrebbero costare svariate decine di milioni di euro, e che le squadre vorrebbero scontare dal prezzo. Ma questi sono dettagli che verranno discussi nella trattativa privata. L'importante è che finalmente si sia fatto un passo avanti concreto verso la realizzazione di uno stadio moderno che possa garantire ai club milanesi ricavi in linea con i top club europei.
INCHIESTA CURVE: INZAGHI E CALHANOGLU SQUALIFICATI, MULTA ALL'INTER
RAPPORTI CON GLI ULTRAS: UNA GIORNATA DI STOP PER INZAGHI E CALHANOGLU, 70MILA EURO DI MULTA ALL'INTER
Ecco la notizia che non ti aspetti (o forse sì, visto che se ne parlava da giorni). Hakan Calhanoglu e Simone Inzaghi hanno patteggiato una giornata di squalifica con la Procura della Figc nell'ambito delle indagini sportive scaturite dall'inchiesta "Doppia Curva" della Procura di Milano, quella che ha fatto luce sui rapporti tra le società e gli ultras di Inter e Milan.
Al nostro allenatore e al centrocampista turco è stata contestata la violazione di due articoli del Codice di Giustizia Sportiva: l'articolo 4 (che parla di lealtà, probità e correttezza) e l'articolo 25 comma 10, che prevede il divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società. In pratica, gli è stato contestato di aver avuto rapporti con esponenti della Curva Nord.
Entrambi hanno trovato il patteggiamento pre-dibattito processuale, evitando così l'apertura del processo sportivo ed un'eventuale sanzione più seria (che avrebbe potuto portare ad almeno due giornate di squalifica). Oltre alla squalifica, per Inzaghi e Calhanoglu scatta anche una multa rispettivamente di 15mila e 30mila euro.
Ma non è finita qui, perché anche altri tesserati dell'Inter sono stati sanzionati: Javier Zanetti se l'è cavata con una multa da 14.500 euro (la sua posizione è stata ritenuta la meno grave), mentre Claudio Sala (responsabile sicurezza) e Massimiliano Silva (SLO nerazzurro) hanno ricevuto 30 giorni di inibizione ciascuno, oltre a una multa di 14.500 euro. Nessuna irregolarità, invece, è stata riscontrata per Beppe Marotta, che secondo gli atti prima degli incontri ha sempre avvisato tramite PEC la Digos e la Procura Figc.
Infine, la società Inter è stata multata per 70mila euro per responsabilità oggettiva nei confronti dei suoi tesserati. Anche il Milan ha ricevuto una sanzione di 30mila euro.
La squalifica per Inzaghi e Calhanoglu verrà scontata nel prossimo turno di campionato contro il Verona. Una gara che, dopo la sconfitta con la Roma, diventa fondamentale per tenere vive le speranze scudetto. In panchina ci sarà il vice Farris, mentre a centrocampo dovrebbe giocare Asllani al posto del turco. Ma con la semifinale di ritorno di Champions alle porte, non mi stupirei se Inzaghi facesse un ampio turnover...
Da Leggere Più Tardi
Approfondimenti e letture consigliate per esplorare ulteriormente gli argomenti trattati
Se volete approfondire altri temi interessanti del mondo nerazzurro, ecco alcuni spunti:
Conte al Napoli: Il tecnico salentino potrebbe vincere lo scudetto proprio a scapito della sua ex squadra. Massimo Crippa lo paragona addirittura a Maradona: "Noi avevamo Diego, adesso il valore aggiunto è in panchina". E De Laurentiis anticipa l'incontro per blindarlo e allontanare le sirene juventine.
Mercato: L'Inter continua a seguire Santiago Castro del Bologna, ma i rossoblù sparano alto: 40 milioni come base di partenza. Zanetti è in missione sul gioiello argentino, ma servirà uno sforzo economico importante.
Thuram e Dumfries: La loro importanza per l'Inter è stata evidente contro il Barcellona. Non è un caso che le tre sconfitte consecutive siano arrivate proprio quando entrambi erano infortunati. Il loro ritorno ha trasformato la squadra.
Polemiche: Fa discutere l'accusa dell'ex medico del Real Madrid sulle bende ai polsi dei giocatori del Barcellona: "Se vuoi un accesso venoso più facile, usi i polsi...".
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