La settimana che può cambiare tutto: finale di Champions e rivoluzioni in panchina
Riassunto
La settimana più calda dell'anno: Inter-PSG sabato in finale Champions, con Luis Enrique che rispetta i nerazzurri e Van Dijk che vede l'esperienza come fattore chiave. Il Napoli festeggia lo scudetto conquistato con 42 punti di rimonta, ma Conte è verso l'addio con Allegri in pole per sostituirlo. Inzaghi resiste alle sirene arabe dell'Al-Hilal (50 milioni in 3 anni) concentrandosi sulla finale, mentre il Napoli prepara un mercato stellare con De Bruyne e David nel mirino.
Monaco chiama, l'Inter risponde: sei giorni per la storia
Eccoci al momento che tutti aspettavamo. Sabato 31 maggio, all'Allianz Arena di Monaco di Baviera, l'Inter di Simone Inzaghi affronterà il Paris Saint-Germain di Luis Enrique nella finale di Champions League. Una partita che vale una stagione, forse un'epoca.
Luis Enrique non nasconde il rispetto per i nerazzurri: "Sono una squadra estremamente dinamica, con notevoli qualità offensive e la capacità di difendere sia alta che bassa". L'allenatore spagnolo sa bene che dall'altra parte c'è una squadra che ha eliminato Bayern Monaco e Barcellona, non proprio l'ultima ruota del carro. Il punto è questo: quando arrivi in finale dopo aver battuto due colossi del genere, non ci sei per caso.
Virgil Van Dijk, che il PSG lo conosce bene (troppo bene, visto che lo ha eliminato), la vede così: "Forse l'Inter ha un po' più di esperienza del PSG, visto che ha giocato di recente la finale di Champions League". E qui casca l'asino: Istanbul 2023 brucia ancora, ma può essere la benzina giusta per Monaco 2025.
Capitolo Hakimi: l'ex nerazzurro non fa sconti sentimentali. "Non dimentico di aver indossato la maglia nerazzurra, di aver vinto uno scudetto con loro. Ma ora sono a Parigi e farò di tutto per batterli". Traduzione: preparatevi a soffrire quando lo vedrete correre sulla fascia destra.
Credetemi, questa finale ha tutti gli ingredimenti per essere memorabile. L'Inter ci arriva diversa rispetto a Istanbul: non più outsider, ma squadra consapevole della propria forza. Il PSG insegue il primo trionfo della sua storia, noi la quarta Champions. Chi avrà più fame? Lo scopriremo tra sei giorni, in quella che potrebbe essere la settimana più importante degli ultimi 15 anni nerazzurri.
Il Napoli di Conte: quando l'ossessione diventa scudetto
Quarantadue punti di rimonta in una stagione. Questo è il numero che racconta meglio di qualsiasi altra statistica il miracolo Napoli. Un anno fa erano a -41 dall'Inter, oggi sollevano il quarto scudetto della loro storia. Come si fa? Semplice: si chiama Antonio Conte.
"Il Napoli ci ha creduto più dell'Inter", scrive il Corriere dello Sport, e qui sta tutto. Mentre i nerazzurri si perdevano tra Champions e campionato, gli azzurri hanno fatto una cosa sola: vincere lo scudetto. Punto. L'assenza delle coppe è stata un vantaggio? Ovvio che sì, ma bisognava saperlo sfruttare.
Conte ha portato la stessa ossessione che aveva Spalletti, ma con un gruppo diverso. Meno tecnico forse, ma più cattivo. McTominay è stato il colpo del secolo: 12 gol, personalità da vendere, e quel gol in rovesciata che ha praticamente chiuso i conti. Uno che arriva dal Manchester United e ti fa la differenza in Serie A, chapeau.
La difesa meno battuta del campionato (27 gol subiti), un centrocampo che segna il doppio di quello dell'Inter (18 gol contro 9), e una mentalità granitica. Quando Conte vince cinque scudetti in Italia, in tutti e cinque ha la miglior difesa. Non è un caso, è metodo.
Rafa Benitez, che di calcio se ne intende, la mette giù dura: "Sarebbe irrispettoso dire che lo scudetto l'ha perso l'Inter". Ha ragione da vendere. Il Napoli ha meritato, punto e basta. Ora però c'è un piccolo dettaglio: Conte sembra già con un piede fuori da Napoli. Ma questa è un'altra storia...
Conte-Napoli: il matrimonio finisce dopo lo scudetto
Scudetto e addio. La storia si ripete, come all'Inter nel 2021. Antonio Conte ha portato il quarto tricolore a Napoli, ma il matrimonio con De Laurentiis sembra già finito. Martedì 27 maggio, dopo la visita al Papa, ci sarà l'incontro decisivo. Ma le sensazioni vanno tutte in una direzione: divorzio consensuale.
"Le motivazioni dietro a questa decisione sono diverse e non riguardano solamente il lato economico e di mercato", filtra da ambienti vicini al tecnico. Traduzione: Conte ha vinto, ha dimostrato quello che doveva dimostrare, ora vuole altro. E quell'altro ha un nome preciso: Juventus.
La prima scelta di De Laurentiis per sostituire Conte? Massimiliano Allegri. Un biennale da 6 milioni più bonus, e la volontà di chiudere in fretta per anticipare Milan e Inter. Che ironia: Allegri che sostituisce Conte dopo uno scudetto, esattamente come successe alla Juve nel 2014.
Le quote dei bookmaker parlano chiaro: Allegri al Napoli a 1.50. Significa che è praticamente fatta. Ma c'è un dettaglio non da poco: Max sta aspettando di capire cosa succede con Inzaghi all'Inter. Perché se Simone dovesse davvero cedere alle sirene arabe...
Il punto è questo: Conte ha fatto il suo capolavoro, ma Napoli per lui è stata una tappa, non una destinazione. La Juventus lo chiama, Chiellini spinge, e Antonio non ha mai nascosto che Torino è casa sua. De Laurentiis lo sa, e stavolta non vuole ripetere l'errore Spalletti: meglio separarsi da amici che da nemici.
Inzaghi e le sirene arabe: 50 milioni per dire addio
Cinquanta milioni in tre anni. È l'offerta monstre che l'Al-Hilal ha messo sul tavolo per strappare Simone Inzaghi all'Inter. Una cifra che farebbe vacillare chiunque, ma il tecnico piacentino per ora tiene duro. O almeno, così sembra.
Secondo Sky Deutschland, Inzaghi sarebbe "in trattativa avanzata con l'Al-Hilal", ma nessun accordo è stato ancora raggiunto. Il motivo? La finale di Champions. Simone ha deciso di interrompere i colloqui per concentrarsi sui 90 minuti più importanti della stagione. Saggia decisione.
L'Inter, dal canto suo, non si fa trovare impreparata. Oaktree considera Inzaghi un perno del progetto e sta lavorando a un rinnovo fino al 2027 con ingaggio sensibilmente aumentato. Ma quanto può offrire l'Inter contro i petrodollari sauditi? Difficile competere su quel terreno.
La posizione ufficiale del club è chiara: "Non ritiene il futuro del proprio allenatore un tema di discussione". Marotta ha sempre detto che si vuole proseguire con Inzaghi almeno fino al 2026, con l'obiettivo di rinnovare dopo la finale di Champions.
Capitolo verità: se Inzaghi dovesse davvero partire, l'Inter avrebbe già pronto il sostituto. E indovinate chi? Massimiliano Allegri, che però è corteggiato anche da Napoli e Milan. Un domino di panchine che potrebbe scatenarsi subito dopo Monaco. Credetemi, questa finale vale molto più di una coppa: vale il futuro di mezza Serie A.
Napoli, mercato da sogno: De Bruyne e David nel mirino
Kevin De Bruyne al Napoli. Scrivetelo, perché potrebbe succedere davvero. Il belga ha salutato il Manchester City e il Napoli è in pole position per regalare a Conte (o al suo successore) un colpo da novanta. Sei milioni netti all'anno, bonus alla firma, e un biennale che potrebbe cambiare il volto del centrocampo azzurro.
"Kevin ha aperto totalmente all'opzione Napoli", filtra dalla Gazzetta dello Sport. Il classe '91 vuole ancora giocare ad alti livelli in Europa, e la Serie A gli sembra la dimensione giusta: "tatticamente complessa, emotivamente accattivante, fisicamente meno logorante". Traduzione: ha ancora fame di vittorie.
Ma non finisce qui. Il Napoli sta lavorando anche su Jonathan David, l'attaccante canadese del Lille che ha già salutato il club francese. Qui però c'è battaglia: la Juventus prova l'inserimento, e le commissioni rallentano la trattativa. "L'offerta del Napoli è seria e importante e David è molto intrigato", ma le aste non piacciono a De Laurentiis.
Il piano è chiaro: dopo lo scudetto, il Napoli vuole tornare protagonista in Champions League. E per farlo servono giocatori di livello internazionale. De Bruyne e David sarebbero due colpi da 90, capaci di alzare immediatamente il tasso tecnico della squadra.
Credetemi, se il Napoli dovesse chiudere entrambe le operazioni, la prossima Serie A diventerebbe ancora più interessante. Perché quando hai De Bruyne che ti inventa calcio e David che ti fa gol, puoi permetterti di sognare in grande. Anche senza Conte.
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Mentre l'attenzione è tutta su Monaco, il calciomercato non dorme mai. L'Inter ha messo nel mirino Bonny del Parma, con Ausilio presente al Gewiss Stadium per visionarlo dal vivo. Sul fronte uscite, Zalewski ha convinto tutti e l'Inter procederà al riscatto per 6,5 milioni dalla Roma. Capitolo Juventus: i bianconeri puntano su David, Osimhen e Gyokeres per rivoluzionare l'attacco, mentre Conte sembra sempre più vicino al ritorno a Torino con Chiellini che spinge per il suo ex capitano. In Serie A si sono definiti i verdetti finali: Lecce, Verona e Parma salvi, retrocedono Empoli, Venezia e Monza. Sul fronte nostalgia, Aristide Guarneri ricorda la Grande Inter di Herrera: "Ha cambiato la vita di tutti, era il più grande in assoluto". Per la finale di Champions, anche Verratti conferma la sua presenza a Monaco per tifare PSG, mentre Zidane, nonostante sia di Marsiglia, sostiene la squadra francese. Il calcio non si ferma mai, nemmeno quando c'è una finale da giocare.
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