SCUDETTO APPESO A UN FILO: INTER BEFFATA, NAPOLI RINGRAZIA
Riassunto
L'Inter si fa riprendere due volte dalla Lazio (2-2) e resta a -1 dal Napoli, che pareggia 0-0 a Parma. Agli azzurri basta vincere contro il Cagliari all'ultima giornata per conquistare lo scudetto. Polemiche per il rigore concesso alla Lazio al 90' che ha impedito il sorpasso nerazzurro. Oggi il Consiglio di Lega decide date e orari dell'ultima giornata, con l'ipotesi di anticipare le partite di Inter e Napoli per permettere l'eventuale spareggio. Intanto cresce l'attesa per la finale di Champions League tra Inter e PSG.
PEDRO GELA SAN SIRO: INTER BEFFATA DALLA LAZIO, SCUDETTO PIÙ LONTANO
PEDRO GELA SAN SIRO E REGALA UN ASSIST AL NAPOLI
Se c'è una cosa che ho imparato in questi anni è che il calcio sa essere crudele. E ieri sera a San Siro abbiamo assistito all'ennesima dimostrazione di questa verità. L'Inter, a un passo dal sorpasso in classifica sul Napoli, si è fatta riprendere due volte dalla Lazio, vedendo sfumare la possibilità di arrivare all'ultima giornata da capolista.
La partita sembrava essersi messa sui binari giusti quando, allo scadere del primo tempo, Bisseck ha scaraventato in rete un missile terra-aria che si è infilato sotto la traversa di Mandas. Un gol che, unito allo 0-0 del Napoli a Parma, proiettava momentaneamente i nerazzurri in vetta alla classifica.
Ma nella ripresa è successo di tutto. Prima Pedro (entrato dalla panchina) ha pareggiato i conti al 72', poi Dumfries ha riportato avanti l'Inter con un colpo di testa all'80' su punizione di Calhanoglu. Quando ormai San Siro pregustava la vittoria, ecco la beffa: Bisseck allarga il braccio in area e Chiffi, richiamato dal VAR, assegna un rigore che lo stesso Pedro trasforma al 90'. Nel finale, per completare il quadro della disperazione, Arnautovic si divora un gol a porta vuota e poi ne segna uno in fuorigioco.
Il risultato? Un 2-2 che sa di occasione sprecata, con l'Inter che resta a -1 dal Napoli a 90 minuti dalla fine del campionato. E il silenzio stampa deciso dalla società a fine partita la dice lunga sulla delusione e sulla rabbia per un'opportunità gettata al vento. Inzaghi, espulso nel finale insieme a Baroni, è rimasto chiuso nello spogliatoio per oltre un'ora con dirigenti e squadra.
Il punto è questo: l'Inter ha avuto tra le mani lo scudetto e se l'è fatto sfuggire. E ora, per vincerlo, serve un miracolo: battere il Como all'ultima giornata e sperare che il Napoli non faccia altrettanto col Cagliari al Maradona. Credetemi, è dura da digerire.
NAPOLI A UN PASSO DAL TRICOLORE: BASTA BATTERE IL CAGLIARI
NAPOLI, SCUDETTO A UN PASSO: BASTA BATTERE IL CAGLIARI
Il Napoli è a un passo dal quarto scudetto della sua storia. E no, non è una frase fatta. Dopo il pareggio di ieri sera a Parma (0-0) e il contemporaneo 2-2 dell'Inter contro la Lazio, agli azzurri basta vincere domenica prossima contro il Cagliari per laurearsi campioni d'Italia. Matematica alla mano, con 79 punti e un +1 sui nerazzurri, la squadra di Conte ha il destino nelle proprie mani.
Ma attenzione, perché il calcio è strano e imprevedibile (lo abbiamo visto anche ieri sera). Se il Napoli non dovesse vincere contro il Cagliari e l'Inter battesse il Como, i nerazzurri sorpasserebbero gli azzurri. E c'è anche un terzo scenario, quello dello spareggio: se il Napoli perdesse e l'Inter pareggiasse, le due squadre chiuderebbero a pari punti (79) e si renderebbe necessario uno spareggio in gara secca per assegnare il titolo.
A proposito di spareggio, oggi è in programma un Consiglio di Lega per decidere date e orari dell'ultima giornata. L'ipotesi più probabile è che le sfide della 38esima giornata per l'assegnazione dello scudetto (Napoli-Cagliari e Como-Inter) si giochino venerdì 23 maggio, tenendo come data utile per lo spareggio lunedì 26 maggio, a 5 giorni dalla finale di Champions che i nerazzurri giocheranno a Monaco di Baviera.
Resta da sciogliere anche la sede dell'eventuale spareggio: da regolamento si dovrebbe giocare a San Siro (perché l'Inter, in caso di arrivo a pari punti, è in vantaggio per la differenza reti), ma per motivi di ordine pubblico il campo della sfida decisiva potrebbe subire uno spostamento.
Capitolo Conte: il tecnico del Napoli, espulso nel finale di Parma, non sarà in panchina nell'ultima decisiva sfida contro il Cagliari. "Abbiamo l'osso in bocca e non dobbiamo mollarlo", ha detto nel post-partita. E ha ragione: il Napoli è a un solo morso dal tricolore.
MOVIOLA INTER-LAZIO: POLEMICHE SUL RIGORE DEL 2-2
MOVIOLA INTER-LAZIO: POLEMICHE SUL RIGORE DEL 2-2
Se c'è una cosa che non manca mai nel calcio italiano sono le polemiche arbitrali. E la partita di ieri sera tra Inter e Lazio non ha fatto eccezione, con diversi episodi controversi che hanno acceso gli animi a San Siro.
Il più discusso? Ovviamente il rigore concesso alla Lazio al 90' per un tocco di mano di Bisseck. Il difensore tedesco, che fino a quel momento aveva disputato una partita eccellente (coronata anche dal gol dell'1-0), ha allargato il braccio destro intercettando un tentativo di lob di Castellanos. Chiffi inizialmente ha lasciato correre, ma richiamato dal VAR ha assegnato il penalty che Pedro ha trasformato per il definitivo 2-2.
Ma non è stato l'unico episodio contestato. Al 22' lo stesso Bisseck è entrato in area laziale e, dopo un contatto con Rovella, è caduto reclamando un calcio di rigore. L'arbitro ha lasciato proseguire tra le proteste dell'Inter. Il VAR non è intervenuto perché si trattava di interpretazione da campo, ma è palese che il difensore nerazzurro sia stato sbilanciato dal laziale con una spinta a due mani sulla schiena.
Altro momento chiave all'80', quando Dumfries ha segnato il 2-1 su punizione di Calhanoglu. La Lazio ha protestato per un presunto fallo di Thuram su Marusic, ma in realtà i due si tenevano a vicenda e Chiffi ha giustamente convalidato la rete.
Insomma, una direzione di gara che ha lasciato più di qualche dubbio, tanto che l'Inter ha deciso di non presentarsi davanti ai microfoni nel post-partita. Un silenzio stampa che la dice lunga sul nervosismo in casa nerazzurra per una serata che poteva essere trionfale e si è invece trasformata in un incubo.
E Inzaghi? Espulso nel finale insieme a Baroni per proteste, ha dovuto assistere agli ultimi minuti della partita fuori dal campo. Una beffa nella beffa per il tecnico nerazzurro, che ora dovrà preparare la trasferta di Como senza poter contare sulla sua presenza in panchina.
PARMA-NAPOLI 0-0: CONTE MANTIENE IL VANTAGGIO
PARMA-NAPOLI 0-0: CONTE MANTIENE IL VANTAGGIO
Il Napoli non va oltre lo 0-0 al Tardini contro il Parma, ma mantiene il punto di vantaggio sull'Inter e si avvicina sempre più al quarto scudetto della sua storia. Una partita complicata per gli azzurri, che hanno colpito ben tre legni (uno con Anguissa e due con Politano e McTominay) senza riuscire a sbloccare il risultato.
Finale thrilling con un rigore prima assegnato e poi tolto al Napoli dopo revisione VAR. Succede tutto nei minuti di recupero: Neres viene steso in area da Lovik, l'arbitro Doveri indica il dischetto, ma dalla sala video richiamano il direttore di gara alla on-field review per un precedente fallo di Simeone su Circati. Rigore cancellato e 0-0 finale.
Ma la vera notizia per il Napoli arriva da San Siro, dove l'Inter non è andata oltre il 2-2 contro la Lazio. Un risultato che permette agli azzurri di mantenere il +1 in classifica e di giocarsi il match point scudetto domenica prossima al Maradona contro il Cagliari.
Antonio Conte, espulso nel finale per proteste (e quindi assente nell'ultima decisiva sfida), ha commentato così il pareggio: "Siamo vicini, ma ancora quel passo lo dobbiamo fare. L'ultimo passo lo faremo in casa nostra col supporto dei nostri tifosi. Siamo a un passo dal fare qualcosa di storico e inimmaginabile per Napoli. Vincere qui è diverso rispetto ad altre piazze in cui sono più abituati a vincere scudetti e coppe".
E sul finale concitato: "Mi ha fatto innervosire l'ostruzione che c'è stata oggi, vengo dal calcio inglese e su questo dobbiamo migliorare. È questo che ha procurato l'espulsione".
Insomma, il Napoli ha l'osso in bocca (per usare le parole di Conte) e non deve mollarlo. Domenica prossima, contro il Cagliari, potrebbe essere il giorno della festa scudetto. E questa volta, a differenza di due anni fa, sarebbe uno scudetto vinto punto su punto, soffrendo fino all'ultimo. Forse per questo ancora più bello.
VERSO LA FINALE DI CHAMPIONS: INTER-PSG, CRESCE L'ATTESA
VERSO LA FINALE DI CHAMPIONS: INTER-PSG, CRESCE L'ATTESA
Mentre la Serie A si avvia alla conclusione, all'orizzonte si staglia un appuntamento che potrebbe entrare nella storia: la finale di Champions League tra Inter e PSG, in programma il 31 maggio a Monaco di Baviera.
Ieri, nel paddock del Gran Premio dell'Emilia-Romagna di Formula 1, il Fenomeno Ronaldo ha parlato proprio della sfida europea che attende i nerazzurri: "Vedo un'Inter che ha grandi possibilità perché sta giocando benissimo. La semifinale contro il Barcellona è stata da infarto, ma ce l'abbiamo fatta. Sarà una finale durissima contro un PSG che sta giocando benissimo, allenato da un tecnico come Luis Enrique che è fortissimo. L'Inter ha tradizione, speriamo di vincere".
Parole che fanno eco a quelle dello stesso Luis Enrique, che non ha nascosto le ambizioni del club parigino: "Per questa Champions League siamo molto motivati, in questa stagione non ci siamo mai nascosti: anche quando eravamo 25esimi, abbiamo sempre detto che volevamo vincerla. Per segnare la storia, bisogna sopportare la pressione. Vogliamo scrivere la storia e dare gioia ai nostri sostenitori".
Intanto, dal PSG arrivano segnali di grande fiducia. Dopo la vittoria per 3-1 contro l'Auxerre nell'ultima partita casalinga della stagione, il giovane centrocampista Senny Mayulu ha mandato un messaggio chiaro all'Inter: "È sempre importante vincere quando si gioca al Paris Saint-Germain. Giochiamo ogni partita allo stesso modo, vogliamo vincerle tutte. Questo ci permette di prepararci al meglio per quello che verrà".
E a proposito di preparativi, il PSG sta già pensando alla festa in caso di vittoria: secondo quanto rivelato dal quotidiano francese Le Parisien, il club transalpino vuole organizzare una maxisfilata di un autobus a due piani lungo gli Champs Elysées. Una scelta che però non sembra incontrare il favore delle autorità parigine, preoccupate per l'ordine pubblico.
Insomma, la tensione sale e l'attesa cresce. Per l'Inter, dopo la delusione in campionato, la Champions League rappresenta l'occasione per rendere comunque memorabile questa stagione. E chissà che non possa essere proprio la coppa dalle grandi orecchie a consolare i tifosi nerazzurri per uno scudetto che sembra ormai sfumato.
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Silenzio stampa: L'Inter non ha rilasciato dichiarazioni dopo il pareggio con la Lazio. Inzaghi è rimasto chiuso nello spogliatoio per oltre un'ora con dirigenti e squadra.
Pagelle: Dumfries il migliore (7,5), male Arnautovic (4,5) che ha sprecato un'occasione clamorosa nel finale.
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