AI Bubble o Rivoluzione? Ecco la Verità sui Miliardi che Stanno Ridisegnando il Potere

Google ha appena lanciato Gemini 3, e questa volta non sta scherzando. Dopo soli sette mesi da Gemini 2.5, Big G rilascia il suo modello più potente di sempre, con un tempismo che non è casuale: arriva una settimana dopo GPT 5.1 di OpenAI.

I numeri parlano chiaro: Gemini 3 ha ottenuto 37.4 punti sul benchmark "Humanity's Last Exam", polverizzando il precedente record di GPT-5 Pro fermo a 31.64. Non solo, domina anche LMArena, la classifica basata sulla soddisfazione degli utenti reali.

Ma il vero colpo di scena è la strategia di distribuzione. Per la prima volta, Google rende disponibile gratuitamente il suo modello flagship a tutti gli utenti dell'app Gemini dal primo giorno. Una mossa che mette pressione su OpenAI e i suoi 20 dollari al mese per ChatGPT Plus.

Google non si limita ai modelli: lancia anche Antigravity, un ambiente di coding che combina chat, terminale e browser per competere direttamente con Cursor e altri IDE agentici. Con 650 milioni di utenti mensili attivi su Gemini e 13 milioni di sviluppatori che usano i suoi modelli, Google ha la base utenti per fare la differenza.

La domanda ora è: riuscirà questa accelerazione a recuperare il terreno perso dopo il lancio di ChatGPT nel 2022?

Il 2025 sarà l'anno dei robotaxi. Mentre Waymo macina un milione di corse a settimana e si espande in 15 città, Amazon-owned Zoox finalmente apre al pubblico di San Francisco con i suoi veicoli senza volante né pedali.

Zoox rappresenta un approccio radicalmente diverso: invece di modificare auto tradizionali, ha costruito da zero veicoli completamente autonomi che sembrano "tostapane a quattro posti". Con circa 50 robotaxi tra San Francisco e Las Vegas, l'azienda punta a eliminare completamente la lista d'attesa entro il 2026.

Intanto Waymo rimuove i safety driver da Miami in preparazione del lancio commerciale 2026, mentre Tesla ottiene finalmente il permesso per operare robotaxi in Arizona dopo mesi di test con operatori umani.

Ma la strada non è senza ostacoli. Un robotaxi Waymo ha recentemente investito e ucciso un gatto a San Francisco, riaccendendo il dibattito sulla responsabilità: "Un essere umano può essere ritenuto responsabile, può scendere dall'auto, chiedere scusa. Qui invece non c'è nessuno a cui chieder conto", lamenta un supervisor locale.

Nonostante le controversie, il mercato sta accelerando. Waymo punta a servire 1 milione di corse settimanali entro fine 2026, mentre la competizione si intensifica con nuovi player che entrano nella partita.

Microsoft sta trasformando Windows in un "sistema operativo agentivo" e Agent 365 è solo l'inizio. La nuova piattaforma permette alle aziende di gestire gli agenti AI esattamente come fanno con i dipendenti umani: identità, permessi, monitoraggio e sicurezza.

"Entro il 2028 ci saranno 1.3 miliardi di agenti", prevede Microsoft, e Agent 365 sarà il "piano di controllo" per orchestrarli tutti. Gli agenti avranno il proprio workspace separato, account Windows dedicati e opereranno in un ambiente sandbox per motivi di sicurezza.

La vera rivoluzione è nell'integrazione: gli agenti appariranno direttamente nella taskbar di Windows 11, potranno accedere a file e cartelle, automatizzare task noiosi e lavorare in background mentre tu fai altro. Un badge colorato ti mostrerà lo stato: giallo se hanno bisogno di aiuto, verde quando completano un task.

Microsoft non si ferma qui. Copilot arriva in File Explorer, Click to Do si potenzia per convertire tabelle web in Excel, e una nuova funzione di scrittura assistita funzionerà offline sui PC Copilot Plus.

Charles Lamanna di Microsoft è chiaro: "Se un'azienda ha 100.000 dipendenti, vedo loro usare da mezzo milione a un milione di agenti". Il futuro del lavoro non è più una questione di "se", ma di "quando".

I soldi continuano a piovere sull'AI, ma i segnali di bolla si moltiplicano. Lambda, provider di data center AI, ha appena raccolto 1.5 miliardi di dollari dopo un mega-deal con Microsoft, mentre Databricks è in trattative per una valutazione di 130+ miliardi.

Il mercato delle startup AI è in ebollizione: Peec AI (21M per l'ottimizzazione nei motori AI), Agentio (40M per creator marketplace), Sphere (21M per compliance fiscale AI-native). Tutti settori che un anno fa nemmeno esistevano.

Ma dietro i numeri scintillanti si nasconde una realtà più complessa. "Nel primo semestre 2025, Founders Fund ha raccolto 1.7 volte l'ammontare di tutti gli emerging manager messi insieme", rivela un panel di Limited Partner. La concentrazione di capitale verso i fondi più grandi sta soffocando i nuovi manager.

Il problema della liquidità è reale: fondi che dovevano durare 13 anni ora ne durano 18-20, con asset "marquee" intrappolati in valutazioni 2021 che il mercato secondario sconta dell'80-90%. Un GP ha raccontato di una portfolio company valutata 20x revenue che sul secondario vale solo 2x.

Eppure gli investitori restano ottimisti: "2025 è l'anno degli agenti, 2026 sarà ancora più agenti", dice un dirigente Microsoft. La scommessa è che l'AI trasformerà davvero il modo di lavorare, giustificando le valutazioni stratosferiche.

"Non fidatevi ciecamente di tutto quello che vi dicono gli strumenti AI", avverte Sundar Pichai di Google. E ha ragione: una ricerca di Which? ha testato i chatbot più popolari con 40 domande finanziarie, scoprendo errori allarmanti.

I risultati sono preoccupanti: ChatGPT e Copilot hanno consigliato di violare i limiti HMRC per gli ISA, ChatGPT ha detto erroneamente che l'assicurazione viaggio è obbligatoria per l'UE, Meta AI ha dato informazioni sbagliate sui rimborsi per voli in ritardo.

Il problema va oltre gli errori tecnici. I modelli AI tendono ad amplificare le idee più statisticamente prevalenti, creando un feedback loop che restringe la conoscenza accessibile. Quando ChatGPT risponde "pizza" come cibo preferito più spesso di quanto appaia nei dati di training, sta distorcendo la realtà.

La situazione peggiora con l'integrazione commerciale. I chatbot più redditizi sono ottimizzati per utenti anglofoni disposti a pagare 20-200 dollari al mese, mentre lingue come l'Hindi (7.5% della popolazione mondiale) rappresentano solo lo 0.2% dei dati di training.

Anche l'infrastruttura vacilla: Cloudflare ha subito il "peggior outage dal 2019" a causa di un problema nel sistema Bot Management, mandando offline ChatGPT, X e molti altri servizi per ore. La centralizzazione dei servizi internet rende questi blackout inevitabili.