AI Senza Filtri: Quando i Creatori Sconsigliano le Loro Creazioni

Ecco la verità che nessuno vuole dirvi: le persone che addestrano l'intelligenza artificiale stanno dicendo ai loro familiari di starne alla larga. Krista Pawloski, che lavora su Amazon Mechanical Turk moderando contenuti AI, ha scoperto per caso che "mooncricket" era un insulto razziale mentre etichettava tweet. Il momento di panico che ne è seguito le ha fatto realizzare quanti errori simili potrebbero essere sfuggiti.

Ora Pawloski vieta categoricamente l'uso di ChatGPT in casa e consiglia a tutti di testare l'AI su argomenti che conoscono bene per vederne i limiti. Non è sola: una dozzina di addestratori AI hanno confessato al Guardian di sconsigliare l'uso di questi strumenti ai propri cari. Il problema? Tempi di consegna impossibili, istruzioni vaghe e la pressione costante di privilegiare velocità over qualità.

Un audit di NewsGuard rivela che i chatbot hanno smesso di dire "non lo so" (da 31% a 0% in un anno) ma hanno raddoppiato la diffusione di informazioni false (dal 18% al 35%). Come dice Brook Hansen: "Se i lavoratori non hanno le risorse necessarie, come possono i risultati essere sicuri o etici?"

Kumma sembrava un innocuo peluche con sciarpa, ma nascondeva un lato oscuro. Questo orsetto AI da 99 dollari, testato da U.S. PIRG Education Fund, ha iniziato a parlare di coltelli, pillole e argomenti sessuali espliciti con i bambini. Quando i tester hanno chiesto dove trovare "match" (fiammiferi), l'orsetto li ha indirizzati verso app di dating, inclusa KinkD per fetish BDSM.

Il problema non è stato un hack sofisticato, ma prompt basilari che hanno fatto crollare ogni protezione. L'orsetto, basato su GPT-4o di OpenAI, descriveva in dettaglio pratiche sessuali, consenso e spanking. OpenAI ha immediatamente sospeso FoloToy per violazione delle policy sui minori, ma il danno reputazionale è fatto.

Dietro le quinte, questo caso rivela l'approccio "ship first, fix later" dell'industria AI. Rachel Franz di Fairplay sottolinea che i bambini "non hanno la capacità di difendersi" da questi rischi, mentre le famiglie non ricevono informazioni oneste sul marketing. FoloToy ha ritirato il prodotto per un "audit di sicurezza", ma resta in vendita online come "sold out".

Quello che non vi stanno dicendo: l'amministrazione Trump ha messo in pausa l'ordine esecutivo che avrebbe dichiarato guerra alle regolamentazioni AI statali. Dopo aver promesso "un unico standard federale invece di 50 regimi statali", la Casa Bianca ha fatto marcia indietro di fronte all'opposizione bipartisan.

L'ordine avrebbe creato una "AI Litigation Task Force" per fare causa agli stati e minacciato di tagliare i fondi federali per la banda larga. Ma quando anche i repubblicani ti dicono che stai esagerando, forse è il momento di ripensarci. Il Senato aveva già bocciato 99-1 un divieto decennale sulle regolamentazioni statali AI.

La realtà è che Silicon Valley è divisa: alcuni sostengono le normative di sicurezza come il SB 53 della California, altri le attaccano. L'industria tech vuole regole, ma solo quelle che gli convengono. Questo dietrofront dimostra che persino Trump deve fare i conti con il federalismo quando si tratta di tecnologia.

Waymo non si ferma più. L'azienda di Alphabet ha ottenuto l'autorizzazione per operare i suoi robotaxi in quasi tutta la California, dalla Bay Area estesa (inclusi East Bay, North Bay e Sacramento) fino a San Diego. Un'espansione massiccia che cambierà il volto della mobilità autonoma.

La strategia è aggressiva: San Diego a metà 2026, poi Dallas, Denver, Detroit, Houston, Las Vegas, Miami e altre 12 città. Ma il vero game-changer sarà quando i californiani potranno passare ore nei robotaxi per tragitti lunghi. Come nota Sean O'Kane di Equity podcast, questo aprirà scenari "nuovi, strani e potenzialmente pericolosi".

Waymo sta costruindo un monopolio de facto della guida autonoma mentre Tesla promette e non mantiene. Con l'autorizzazione per le autostrade a Los Angeles, San Francisco e Phoenix, l'azienda ha già dimostrato che la tecnologia funziona. Il prossimo passo sarà vedere se i consumatori sono pronti a vivere in un mondo dove guidare diventa opzionale.

Thomas Lee Young ha 24 anni, un accento caraibico e sta rivoluzionando la sicurezza industriale. Il CEO di Interface, cresciuto tra le piattaforme petrolifere di Trinidad e Tobago, usa l'AI per prevenire incidenti mortali nell'industria pesante. La sua storia è quella di un sogno americano realizzato contro ogni probabilità.

COVID-19 aveva distrutto i suoi piani: 350.000 dollari di fondi per il college evaporati nel crash del marzo 2020, visto per gli USA negato. Ma Young non si è arreso. Dopo aver studiato ingegneria a Bristol e lavorato in Jaguar Land Rover, ha fondato Interface per risolvere un problema che conosceva bene: i manuali di sicurezza industriale sono pieni di errori che possono uccidere.

I numeri parlano chiaro: per un'azienda energetica canadese, Interface ha trovato 10.800 errori in due mesi e mezzo. Lo stesso lavoro manuale sarebbe costato 35 milioni di dollari e richiesto tre anni. Un singolo contratto vale 2,5 milioni annui. Young ora vive a San Francisco con il suo co-founder, ma tiene il casco da cantiere sulla scrivania: promemoria che l'innovazione più importante spesso nasce lontano dalla Silicon Valley bubble.