AI: Tra Hype Finanziario e Realtà Clinica - Il Punto della Situazione

Mentre tutti parlano di ChatGPT e pubblicità, a Palermo stanno usando l'AI per salvare vite umane. Il Policlinico Paolo Giaccone ha vinto il Merit Award al congresso ESMO per un sistema che analizza pazienti con tumore al fegato.

Ecco i fatti concreti: il sistema basato su LLM ha processato quasi 500 valutazioni per oltre 400 pazienti, mostrando un'affidabilità elevata nel prevedere le scelte terapeutiche. Non sostituisce il medico, ma gli dà strumenti per decisioni più precise e tempestive.

Il vero colpo di scena? Hanno collaborato con Yale, ottenuto finanziamenti Eurostart e stanno espandendo il sistema ad altre aree della gastroenterologia. Mentre le big tech cercano ancora il modo di monetizzare l'AI, questi ricercatori italiani stanno dimostrando che la tecnologia funziona quando risolve problemi reali.

L'Università di Palermo ha creato una Cabina di Regia per l'AI sanitaria. Dimentichiamo l'hype: questa è intelligenza artificiale che conta davvero.

Nessuno vuole dirlo, ma stiamo assistendo a una concentrazione di rischio senza precedenti. I Magnificent Seven (Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia, Tesla) rappresentano un terzo dell'S&P 500. Tutti puntano sull'AI.

Mai nella storia così tanta parte dell'economia è dipesa da una singola tecnologia. E qui arriva il problema: nonostante trilioni di dollari investiti, l'AI deve ancora dimostrare come generare profitti sostenibili.

La domanda scomoda che nessuno fa: cosa succede quando la fede vacilla? Quando gli investitori si rendono conto che i ritorni promessi non arrivano? Il Guardian solleva il punto giusto: abbiamo costruito un castello di carte finanziario su una tecnologia che non ha ancora trovato la sua strada verso la redditività.

Dietro le quinte, gli analisti iniziano a fare i conti. L'euforia può durare ancora, ma la matematica alla fine vince sempre.

OpenAI ha un problema di credibilità. Prima negano categoricamente la presenza di pubblicità in ChatGPT, poi ammettono di aver "fallito" con i messaggi promozionali per Peloton e Target che sembravano proprio... pubblicità.

Il capo della ricerca Mark Chen ha fatto marcia indietro: "Siamo venuti meno alle aspettative". Hanno spento le "suggerimenti" mentre migliorano la "precisione del modello". Traduzione: stavano testando ads e gli utenti paganti si sono incazzati.

Ma il vero problema è strategico. Sam Altman ha dichiarato "code red" per migliorare la qualità di ChatGPT, rimandando altri prodotti inclusa la pubblicità. Hanno assunto Fidji Sumo da Facebook proprio per costruire il business pubblicitario, ma ora devono fare i conti con una base utenti che non ci sta.

Quello che non vi stanno dicendo: quando devi negare così tanto, probabilmente stai nascondendo qualcosa. Gli utenti paganti non sono stupidi.

L'espansione dei robotaxi accelera, ma dovrebbe? Waymo testa a Philadelphia, Uber lancia ad Austin, la California apre alle self-driving trucks. Tutto sembra andare a gonfie vele.

Poi arrivano i fatti scomodi. La NHTSA indaga su Waymo per aver superato illegalmente 19 scuolabus ad Austin. C'è il caso di KitKat, il gatto del negozio ucciso da un robotaxi a San Francisco, con video che mostrano una donna che cercava di salvarlo prima che il veicolo ripartisse.

Nel frattempo, Lucid Motors perde dirigenti a raffica, inclusi CEO e CTO, mentre cerca di aumentare la produzione del SUV Gravity. Beta Technologies chiude deal da potenziali $1 miliardo con Eve Air Mobility, ma le perdite quintuplicano a $452 milioni.

La verità è che stiamo correndo verso un futuro autonomo senza aver risolto i problemi di base: sicurezza, responsabilità, e sostenibilità economica.

Un ricercatore di Melbourne sta insegnando la stand-up comedy ai robot. Dr. Robert Walton ha ottenuto $500,000 per addestrare uno sciame di robot nell'arte comica, partendo dalla comunicazione non verbale.

L'approccio è interessante: invece di affidarsi ai large language model che producono battute da Baci Perugina, Walton punta su timing, lettura della sala, connessione con il pubblico. I robot impareranno a "sentire" i movimenti, le inclinazioni della testa, le risate.

Ma c'è un paradox. Come dice Tim Minchin: "AI might come for the perfectible stuff but never for our flaws. Our flaws are our humanity." L'umorismo nasce dall'esperienza umana, dai fallimenti, dall'autenticità.

Il vero obiettivo non è sostituire i comici, ma capire come le macchine possano usare l'umorismo - per il bene o per manipolare. Perché un robot che sa quando farci ridere potrebbe anche sapere quando convincerci di qualcosa.