Innovazione & AI
2 dicembre 2025

AI Wars: DeepSeek sfida OpenAI mentre Apple cambia leadership

Riassunto

DeepSeek scuote il mercato AI con modelli gratuiti che rivalizzano con GPT-5, mentre Apple licenzia il capo AI dopo i fallimenti di Siri. I data center divorano energia (+300% entro 2035) e OpenAI moltiplica accordi circolari sospetti. Il boom degli unicorni AI continua con oltre 80 startup da $1B+ nel 2025, ma cresce il sospetto di bolla speculativa.

DeepSeek rilascia modelli gratuiti che sfidano GPT-5

Importanza: 9/10

Dimentichiamo l'hype e parliamo di fatti: DeepSeek ha appena lanciato due modelli AI che dichiarano di eguagliare GPT-5 e Gemini-3.0-Pro. E li ha resi completamente gratuiti.

La startup cinese ha rilasciato DeepSeek-V3.2 e V3.2-Speciale sotto licenza MIT open-source, con prestazioni da medaglia d'oro nelle Olimpiadi Matematiche Internazionali 2025. Il modello Speciale ha ottenuto 96% su AIME 2025, superando GPT-5-High al 94.6%.

Ma il vero problema è l'architettura rivoluzionaria: DeepSeek Sparse Attention riduce i costi di inferenza del 70% rispetto ai modelli precedenti. Processare 128.000 token costa ora $0.70 per milione, contro i $2.40 del modello precedente.

Mentre OpenAI e Anthropic proteggono gelosamente i loro modelli più potenti come asset proprietari, DeepSeek sta minando completamente il loro modello di business. Quello che non vi stanno dicendo è che questo dimostra come i controlli all'esportazione USA non possano fermare il progresso AI cinese - e che i modelli più potenti potrebbero presto essere disponibili gratuitamente a chiunque abbia una connessione internet.

Data center: domanda energetica verso il +300% entro 2035

Importanza: 8/10

Ecco la verità sui data center: la domanda elettrica triplicherà entro il 2035, passando da 40 a 106 gigawatt. E questo è solo l'inizio della follia energetica dell'AI.

I nuovi data center saranno mostri energetici: oggi solo il 10% consuma oltre 50 megawatt, ma la media dei nuovi impianti supererà i 100 megawatt. Quasi un quarto sarà oltre i 500 megawatt, alcuni supereranno 1 gigawatt.

Mentre le big tech corrono verso l'AI, i lavoratori edili stanno facendo soldi a palate: aumenti salariali del 25-30%, con supervisori che guadagnano oltre $100.000 e specialisti elettrici che toccano $225.000 annui. Le aziende offrono tende riscaldate, pranzi gratis e bonus giornalieri da $100.

Dietro le quinte, però, c'è una battaglia normativa. Il PJM Interconnection è sotto pressione per i prezzi elettrici alti causati dai data center, con richieste di creare code di attesa per le nuove connessioni. L'Australia considera di obbligare le aziende AI a investire in rinnovabili, prevedendo che l'AI potrebbe consumare il 12% dell'energia nazionale entro il 2050.

Apple licenzia il capo AI dopo i fallimenti di Siri

Importanza: 8/10

Nessuno vuole dirlo, ma John Giannandrea, capo AI di Apple dal 2018, è stato scaricato. Il motivo? Siri è un disastro e Tim Cook ha perso fiducia nella sua capacità di guidare l'AI aziendale.

Il sostituto è Amar Subramanya, ex Microsoft che ha passato 16 anni in Google guidando l'ingegneria per Gemini Assistant. Una mossa che sa di disperazione: assumere qualcuno che conosce intimamente la concorrenza.

La realtà è brutale: Apple Intelligence è stato un flop clamoroso dal lancio di ottobre 2024. Le notifiche riassuntive hanno generato titoli falsi imbarazzanti, incluso un report BBC completamente inventato su Luigi Mangione. Craig Federighi ha testato la nuova Siri settimane prima del lancio previsto ad aprile e "è rimasto sgomento" nel vedere che le funzioni pubblicizzate non funzionavano.

Cook aveva già rimosso Siri dal controllo di Giannandrea a marzo, affidandola a Mike Rockwell del Vision Pro. Ma il vero problema è che Apple ora si appoggia al Gemini di Google per alimentare la prossima versione di Siri - una svolta umiliante per un'azienda che compete ferocemente con Google da oltre 15 anni.

OpenAI moltiplica i deal circolari con Accenture e Thrive

Importanza: 7/10

OpenAI sta tessendo una ragnatela di accordi circolari che puzza di bolla speculativa. Prima Accenture: 10.000 professionisti equipaggiati con ChatGPT Enterprise, la più grande operazione di certificazione OpenAI mai vista.

Poi arriva il vero affare: OpenAI prende una partecipazione in Thrive Holdings, il cui parent Thrive Capital è uno dei maggiori investitori di OpenAI. Un classico deal circolare dove i soldi girano in tondo tra le stesse tasche.

Quello che non vi stanno dicendo è che OpenAI non ha speso denaro per la partecipazione, secondo fonti anonime. Invece fornirà dipendenti, modelli e servizi alle aziende di Thrive Holdings, concentrandosi su contabilità e servizi IT - settori "ad alto volume, guidati da regole" dove l'AI può dare "benefici immediati".

Il CEO di Thrive Joshua Kushner (fratello minore del genero di Trump) sostiene che l'AI trasformerà le industrie "dall'interno verso l'esterno". Ma la verità è che questi accordi circolari stanno diventando la norma in un'industria che gira su FOMO e si passa soldi avanti e indietro tra un piccolo gruppo di aziende. Gli analisti osservano attentamente se le aziende di Thrive costruiranno davvero business profittevoli a lungo termine o se il risultato saranno solo valutazioni gonfiate basate sul potenziale speculativo del mercato.

Boom unicorni AI: oltre 80 startup da $1B+ nel 2025

Importanza: 7/10

Il mercato degli unicorni AI è in piena ebollizione: oltre 80 startup hanno raggiunto valutazioni da $1 miliardo+ nel 2025, alimentate da una frenesia di investimenti che ha più che raddoppiato i finanziamenti VC nell'ultimo anno.

I numeri sono da capogiro: Black Forest Labs (modelli AI per immagini) vale $3.25 miliardi dopo aver raccolto $300 milioni. Harmonic, startup di "superintelligenza matematica", ha raggiunto $1.45 miliardi con il suo modello Aristotle che ha vinto medaglie d'oro alle Olimpiadi Matematiche.

Ma dietro le quinte c'è una realtà più complessa. L'età mediana degli imprenditori finanziati da Y Combinator è scesa da 30 a 24 anni. Startup come Thinking Machines (fondata dall'ex OpenAI Mira Murati) vale già $10 miliardi con solo un round seed da $2 miliardi.

Anche settori inaspettati cavalcano l'onda: Clipbook, piattaforma AI per monitoraggio media, ha ottenuto $3 milioni co-guidati da Mark Cuban dopo che il founder gli ha mandato una cold email. Cuban ammette di aver "investito decine di milioni di dollari da email, e molti sono diventati unicorni". La domanda è: quanto di questo valore è reale e quanto è solo hype speculativo in un mercato che brucia $2 miliardi a settimana in investimenti AI?

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