DeepSeek sfida OpenAI, Meta tocca il miliardo di utenti AI

Ecco la verità che nessuno vuole dirvi: mentre tutti guardano OpenAI, la startup cinese DeepSeek ha appena rilasciato R1-0528, un modello open source che raggiunge quasi la parità con o3 di OpenAI e Gemini 2.5 Pro di Google. Ma c'è un prezzo da pagare.

Il nuovo modello ha fatto un salto impressionante: dall'70% all'87.5% di accuratezza sui test AIME 2025, superando del 10% le performance di coding su LiveCodeBench. La parte interessante? È completamente gratuito e disponibile sotto licenza MIT, mentre i competitor richiedono abbonamenti costosi.

Ma dietro le quinte emerge un problema più grande. I test rivelano che R1-0528 è "sostanzialmente più censurato" delle versioni precedenti, specialmente su temi sensibili al governo cinese. Rifiuta di rispondere all'85% delle domande politicamente controverse secondo gli standard di Pechino.

DeepSeek ha anche rilasciato una versione "distillata" da 8 miliardi di parametri che gira su una singola GPU, democratizzando l'accesso all'AI avanzata. Il vero problema è: stiamo assistendo a una corsa tecnologica dove le prestazioni tecniche si scontrano con il controllo dell'informazione?

Google sta trasformando radicalmente l'esperienza utente integrando l'AI in ogni angolo dei suoi prodotti mainstream. La mossa più audace? Google Lens arriva su YouTube Shorts, permettendo di cercare qualsiasi oggetto visibile nei video.

Pausate un Short, toccate Lens, cerchiate quello che vi interessa e ottenete risultati sovrapposti al video. È un game-changer per la scoperta di contenuti che TikTok e Instagram Reels non possono ancora offrire.

Parallelamente, Gemini AI in Google Drive ora analizza e riassume video senza doverli guardare. Potete chiedere all'AI di estrarre action item da riunioni registrate o evidenziare aggiornamenti chiave da video aziendali.

La strategia è chiara: rendere l'AI invisibile ma indispensabile nell'esperienza quotidiana. Mentre i competitor si concentrano su chatbot standalone, Google sta embedding intelligence direttamente nei workflow esistenti. È un approccio più sottile ma potenzialmente più efficace per l'adozione di massa.

Un miliardo di utenti attivi mensili. Meta AI ha appena raddoppiato la sua base utenti in otto mesi, passando da 500 milioni a settembre 2024 al miliardo attuale. Nessuno ne parla, ma è il numero che conta davvero.

Zuckerberg ha rivelato la strategia: "Quest'anno ci concentriamo sull'approfondire l'esperienza e rendere Meta AI l'assistente personale leader con enfasi su personalizzazione, conversazioni vocali e intrattenimento." Traduzione: prima costruire l'abitudine, poi monetizzare.

Il piano include raccomandazioni a pagamento e un servizio in abbonamento per "più potenza di calcolo" - una sfida diretta a ChatGPT Plus. Ma il vero colpo di scena? Palmer Luckey è tornato a casa.

Anduril e Meta stanno collaborando su visori XR militari per l'esercito americano, un contratto da miliardi. Luckey, licenziato da Facebook nel 2017, ora fornisce la tecnologia che Meta non può ottenere direttamente. "È piuttosto bello avere tutto a portata di mano per questo sforzo congiunto," ha twittato. Il potere cambia tutto, anche i rancori del passato.

Black Forest Labs, la startup tedesca fondata dagli ex-creatori di Stable Diffusion, ha appena lanciato FLUX.1 Kontext - e sta ridefinendo cosa significa editing di immagini AI.

A differenza dei modelli tradizionali text-to-image, Kontext comprende sia testo che immagini come input, permettendo vera generazione e editing in-context. Potete modificare vestiti, ristilizzare scene, riscrivere testi - tutto con un semplice prompt.

La tecnologia si basa su "generative flow matching" invece della diffusion tradizionale, offrendo maggiore flessibilità e velocità fino a 8x superiore rispetto ai leader attuali. Due versioni disponibili: Pro per editing iterativo veloce e Max per performance massime.

Il timing è perfetto: mentre Google presenta Imagen 4 e OpenAI migliora i suoi generatori, Black Forest Labs punta tutto sull'editing avanzato. La startup, valutata $1 miliardo, sta democratizzando strumenti che prima richiedevano team di designer professionisti. L'editing AI non è più un lusso, è diventato una commodity.

L'AI sta entrando negli ospedali dalla porta principale. Due breakthrough medici dimostrano come l'intelligenza artificiale stia diventando indispensabile per diagnosi precise e trattamenti personalizzati.

Un team internazionale ha sviluppato un test AI che predice quali uomini beneficeranno dell'abiraterone, farmaco che dimezza il rischio di morte per cancro alla prostata. L'AI analizza immagini di tumori invisibili all'occhio umano, identificando il 25% dei pazienti che trarrà maggior beneficio.

Parallelamente, ricercatori giapponesi hanno creato un sistema che diagnostica l'eczema da foto smartphone con precisione del 98% nell'identificare parti del corpo e 100% nell'individuare lesioni eczematose. Accuratezza pari a dermatologi esperti.

Ma il vero problema è: questi strumenti funzionano magnificamente in laboratorio, ma quanto tempo servirà per superare le barriere regolatorie? L'AI medica ha il potenziale per salvare milioni di vite, ma la burocrazia sanitaria potrebbe rallentare l'adozione proprio quando ne abbiamo più bisogno.