La Grande Menzogna dell'AI: Quando l'Innovazione Diventa Distruzione
Riassunto
L'AI sta distruggendo i lavori intellettuali mentre le Big Tech ammettono di basarsi su contenuti rubati. L'Australia punisce i deepfake con $450K di multa, le startup AI raccolgono milioni con demo vaghe, e l'industria tech scommette sul nucleare per alimentare la fame energetica dell'intelligenza artificiale.
L'AI Sta Distruggendo i Lavori Intellettuali (E Nessuno Vuole Dirlo)
Ecco la verità che l'industria tech non vuole ammettere: l'intelligenza artificiale non sta solo "trasformando" il lavoro intellettuale, lo sta annientando. Un ingegnere software di 42 anni con laurea in informatica e stipendio a sei cifre ora consegna cibo per DoorDash e vive in un trailer. Ha mandato oltre 800 candidature senza successo. La sua colpa? Aver creduto che il suo lavoro fosse "a prova di futuro".
Ma il vero problema non è economico, è esistenziale. Per decenni, il lavoro intellettuale è stato il motore dell'autostima e della mobilità sociale. Perdere quello, specialmente contro una macchina, non significa solo perdere un lavoro. Significa perdere un modo di esistere nel mondo.
Telstra ha appena annunciato che si aspetta una forza lavoro più piccola entro il 2030 grazie alle "efficienze AI". LinkedIn avverte che il "gradino più basso della scala professionale si sta rompendo". Le assunzioni di neolaureati nelle 15 maggiori aziende tech sono crollate del 50% dal 2019. Quello che una volta era il 15% delle assunzioni Big Tech ora è solo il 7%.
Non stiamo vivendo una semplice transizione tecnologica. Stiamo assistendo al Grande Sradicamento della classe cognitiva, e fingere che sia solo "disruption" è pura ipocrisia.
Nick Clegg: "Chiedere Consenso agli Artisti Ucciderebbe l'AI"
Nick Clegg ha detto la parte silenziosa ad alta voce: chiedere il consenso agli artisti prima di usare le loro opere per addestrare l'AI "ucciderebbe fondamentalmente l'industria AI in questo paese durante la notte". L'ex vice primo ministro britannico e dirigente Meta ha ammesso quello che tutti sapevamo: l'AI si basa sul furto legalizzato.
"Non so proprio come si possa andare in giro a chiedere prima a tutti", ha dichiarato Clegg, come se fosse tecnicamente impossibile implementare sistemi di consenso. La realtà? È economicamente sconveniente, non tecnicamente impossibile.
Mentre Paul McCartney, Dua Lipa ed Elton John firmano lettere aperte per la trasparenza, il Parlamento britannico ha respinto un emendamento che avrebbe richiesto alle aziende AI di rivelare quali opere protette da copyright hanno utilizzato. Il messaggio è chiaro: i profitti dell'AI valgono più dei diritti degli artisti.
Parallellamente, accademici chiedono modelli linguistici di proprietà pubblica per le discipline umanistiche, finanziati pubblicamente e trasparenti. Ma perché dovremmo aspettarci che le Big Tech rinuncino volontariamente al loro vantaggio competitivo costruito su contenuti "presi in prestito"?
Deepfake: La Prima Condanna da $450.000 Manda un Messaggio
L'Australia sta facendo quello che altri paesi non hanno il coraggio di fare: punire duramente chi crea deepfake non consensuali. Anthony Rotondo rischia una multa di $450.000 per aver pubblicato immagini deepfake di donne australiane prominenti su un sito pornografico.
I numeri sono agghiaccianti: i deepfake sono aumentati del 550% dal 2019, il 99% del materiale deepfake online è pornografico, e il 99% di quello ritrae donne e ragazze. "Migliaia di app AI open-source hanno proliferato online e sono spesso gratuite e facili da usare da chiunque abbia uno smartphone", ha dichiarato la commissaria eSafety Julie Inman Grant.
Questo è il primo caso del genere sentito in un tribunale australiano, e la pena riflette "la serietà delle violazioni e gli impatti significativi sulle donne prese di mira". Costo zero per il perpetratore, devastazione incalcolabile per la vittima.
Mentre l'industria tech continua a spingere strumenti AI sempre più potenti senza salvaguardie adeguate, l'Australia sta dimostrando che le conseguenze legali possono essere tanto severe quanto il danno psicologico inflitto.
Startup AI: $18.4M per Promesse Vaghe e Demo Impressionanti
Il circo dei finanziamenti AI continua: due startup hanno raccolto $18.4 milioni combinati con poco più di video teaser e promesse grandiose. Acurast ha ottenuto $5.4M per trasformare smartphone in "nodi di calcolo decentralizzati", mentre SpAItial ha chiuso un round seed da $13M per creare "il Santo Graal" dei modelli 3D.
SpAItial è particolarmente interessante: non ha quasi nulla da mostrare oltre a un video teaser di una stanza 3D generata da testo. Ma ha Matthias Niessner, ex-cofondatore di Synthesia (valutata $2.1 miliardi), e questo basta per convincere Earlybird Venture Capital a guidare il round.
La promessa? Che "un bambino di 10 anni possa digitare del testo e creare il proprio videogioco in 10 minuti". Ambizioso? Sì. Realistico? Da vedere. Intanto competono con World Labs di Fei-Fei Li, già valutata oltre $1 miliardo.
Acurast almeno ha numeri concreti: 72.000 smartphone onboarded e 256 milioni di transazioni. Ma trasformare telefoni in data center decentralizzati? Suona più come una soluzione in cerca di un problema che un problema in cerca di una soluzione.
Big Tech Scommette sul Nucleare: La Corsa all'Energia per l'AI
L'AI ha un problema energetico, e Big Tech sta puntando tutto sul nucleare per risolverlo. Amazon, Google, Meta e Microsoft stanno investendo massicciamente in startup di fissione nucleare, dai piccoli reattori modulari (SMR) alle centrali galleggianti.
Google ha promesso di acquistare 500 megawatt da Kairos Power entro il 2035. Amazon ha guidato un round da $700M per X-Energy. Il motivo è semplice: l'AI ha fatto schizzare la domanda di elettricità dopo anni di crescita praticamente zero.
Ma ecco il problema: nessuno ha ancora costruito un SMR negli Stati Uniti. Kairos ha ricevuto l'approvazione per due reattori di prova da 35 megawatt in Tennessee, ma i reattori commerciali da 75 megawatt sono ancora sulla carta. Oklo ha visto la sua prima richiesta di licenza respinta nel 2022.
TerraPower di Bill Gates sta costruendo il primo impianto Natrium nel Wyoming, ma non sarà operativo prima di anni. Nel frattempo, i data center AI continuano a consumare energia come se non ci fosse un domani, alimentati principalmente da fonti fossili.
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