Meta spende 14 miliardi per l'AGI mentre l'AI diventa troppo economica
Riassunto
Meta spende 14 miliardi per Scale AI nella corsa disperata all'AGI dopo il flop di Llama 4, mentre l'app Meta AI espone dati privati degli utenti. Apple trasforma finalmente l'iPad in un computer ma rimanda Siri AI al 2026, copiando funzioni Android. Google DeepMind rivoluziona le previsioni degli uragani con AI che batte i modelli tradizionali. Gli strumenti AI per il coding diventano così economici da minacciare i lavori entry-level, creando potenziali carenze di competenze future.
Meta paga 14 miliardi per Scale AI nella corsa all'AGI
Meta ha appena speso 14,3 miliardi di dollari per acquisire il 49% di Scale AI e assumere il suo CEO Alexandr Wang per guidare un nuovo laboratorio dedicato alla "superintelligenza". È la mossa più costosa di Zuckerberg per recuperare terreno dopo il flop di Llama 4.
Ecco la verità: Meta è in panico. Llama 4 è stato un disastro, con ritardi multipli e il tentativo patetico di manipolare le classifiche pubbliche per farlo sembrare migliore. Ora Zuckerberg sta reclutando direttamente via WhatsApp con pacchetti da otto cifre, disperato di assemblare un team che possa competere con OpenAI e Google.
Scale AI processa i dati che alimentano tutti i principali modelli AI attraverso lavoro a basso costo fuori dagli Stati Uniti. Con Wang che si unisce a Meta mantenendo il posto nel board di Scale, questa acquisizione parziale segue il playbook consolidato del Big Tech: assumere talenti chiave investendo nelle loro startup per evitare controlli antitrust.
Il tempismo è tutto: Meta è appena andata a processo per difendersi dallo smantellamento governativo, mentre Scale ha appena firmato contratti militari con il Pentagono e accordi quinquennali con il Qatar. La domanda scomoda che nessuno sta facendo: quanto controllo avrà davvero Meta su una società che lavora con governi stranieri?
Meta sotto attacco per app nudify e disastro privacy AI
Meta sta facendo causa a Joy Timeline per le app "nudify" che hanno pubblicato oltre 8.000 annunci sulle sue piattaforme nelle prime due settimane del 2025. Ma questa è solo la punta dell'iceberg di un problema molto più grande: l'app Meta AI è un disastro per la privacy.
Gli utenti stanno condividendo pubblicamente conversazioni che credono private, esponendo indirizzi di casa, informazioni mediche, dettagli di casi giudiziari e persino domande su evasione fiscale. Il problema? Meta non indica chiaramente agli utenti le loro impostazioni di privacy o dove stanno postando.
Dimentichiamo l'hype e parliamo di fatti: se accedi a Meta AI con Instagram pubblico, anche le tue ricerche su "donne con grandi sederi" diventano pubbliche. È come se AOL avesse pubblicato le ricerche degli utenti nel 2006, ma peggio perché coinvolge conversazioni che sembrano private.
Meta sostiene che gli utenti devono attraversare un processo multi-step per condividere, ma chiaramente qualcosa non funziona. Con 1 miliardo di utenti dichiarati per Meta AI, questo non è un problema marginale. È una bomba a orologeria per la privacy che sta già esplodendo, mentre Zuckerberg continua a spingere l'AI senza considerare le conseguenze.
Apple WWDC: iPad diventa computer, Siri rimandata al 2026
Apple ha finalmente trasformato l'iPad in un vero computer con iPadOS 26, introducendo multitasking reale, controlli finestra e una barra menu. Dopo 15 anni di iPad che sembrava un iPhone gigante, ora puoi avere più finestre aperte contemporaneamente senza impazzire.
Ma c'è una notizia che Apple preferisce non evidenziare: Siri potenziata con AI è rimandata alla primavera 2026 con iOS 26.4. Tutte quelle promesse di comprensione contestuale e azioni basate su schermo? Rimandate di oltre un anno rispetto ai piani originali.
Il vero problema è che molte delle "nuove" funzionalità di Apple sono già disponibili su Android da anni. Screening delle chiamate, traduzione dal vivo, ricerca di ciò che è sullo schermo: Google le ha lanciate tra il 2020 e il 2022. Apple le sta spacciando come innovazioni rivoluzionarie.
L'ironia è palpabile: mentre Apple introduce il design "Liquid Glass" e riorganizza l'interfaccia della fotocamera per assomigliare ai Pixel, Siri - il loro assistente AI tanto pubblicizzato - non sarà pronta fino al 2026. Nel frattempo, ChatGPT alimenta Image Playground perché la loro AI interna non è all'altezza.
Google DeepMind rivoluziona previsioni uragani con AI
Google DeepMind ha appena cambiato per sempre le previsioni degli uragani con un modello AI che predice sia il percorso che l'intensità dei cicloni tropicali con precisione senza precedenti. Il National Hurricane Center sta già usando le previsioni in tempo reale - la prima volta che un'agenzia federale integra AI sperimentale nel workflow operativo.
Il modello genera 50 scenari possibili fino a 15 giorni in anticipo in circa un minuto, mentre i modelli tradizionali richiedono ore. Nessuno vuole dirlo, ma questo rappresenta un vantaggio competitivo enorme: previsioni a 5 giorni che sono 140 km più precise del modello europeo leader.
L'AI è stata addestrata su dati di rianalisi globale e informazioni dettagliate di quasi 5.000 cicloni osservati negli ultimi 45 anni. Per l'uragano Otis del 2023, che ha colto di sorpresa molti modelli tradizionali, il sistema DeepMind avrebbe fornito un segnale di allerta precoce.
Ma il vero game-changer è l'efficienza: un chip specializzato contro cluster di calcolo da milioni di dollari. Con i cambiamenti climatici che intensificano potenzialmente il comportamento dei cicloni tropicali, questa tecnologia potrebbe salvare migliaia di vite nelle regioni costiere vulnerabili.
AI sostituisce sviluppatori: troppo economica per il nostro bene
Gli strumenti AI per il coding costano 120 dollari all'anno contro i 63.000 dollari che guadagnava un junior developer nel 2007. Luke Arrigoni, imprenditore AI, pensa che questo pricing sia un disastro che eliminerà i ruoli entry-level prima che le carriere inizino.
Sam Altman di OpenAI paragona gli attuali strumenti AI agli stagisti, ma la prossima generazione sarà come lavoratori "esperti". Alcune aziende stanno già gestendo "un gruppo di agenti" come tradizionalmente gestivano "dipendenti relativamente junior".
Ecco il problema: il "vibe coding" - sviluppare software tramite prompt AI - può creare app intere, ma spesso produce codice buggy e vulnerabilità di sicurezza. Steve Yegge di Sourcegraph prevede che "tutta la programmazione sarà condotta così entro fine anno", ma molti sviluppatori esperti restano scettici.
Le startup AI mantengono prezzi bassi per adozione di massa, sovvenzionate da venture capital. GitHub Copilot a 21 dollari al mese vale 100 volte di più secondo alcuni, ma Microsoft preferisce perdere soldi per raccogliere dati. Il risultato? Una generazione di programmatori che potrebbe non imparare mai a gestire le vulnerabilità che l'AI sta creando.
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Altre notizie dal fronte dell'innovazione: AMD sfida Nvidia con i chip Instinct MI350 che promettono prestazioni 35x superiori nell'inferenza, mentre TensorWave li implementa già nel cloud. Nvidia risponde con partnership Schneider Electric per le AI factory del futuro. Sul fronte startup, Multiverse Computing raccoglie 215 milioni per tecnologia che riduce i modelli AI del 95%, mentre Landbase ottiene 30 milioni da Ashton Kutcher per l'AI sales automation. Microsoft lancia Copilot Vision che "vede" le tue app Windows, Tesla causa un ex-ingegnere per furto di segreti robotici, e un outage Google Cloud paralizza l'ecosistema AI globale. Infine, Waymo costa più di Uber ma la gente paga comunque, mentre OpenAI-Mattel portano l'AI generativa nel mondo dei giocattoli.
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